Mentre la Ford si allea con la Renault per lanciare in Europa nuovi veicoli elettrici con prezzi accessibili (qui la notizia), il ceo Jim Farley (nella foto qui sopra) ha analizzato la situazione in cui si trova la sua azienda e più in generale le case automobilistiche occidentali, “in lotta per la vita” contro la concorrenza cinese. Secondo il manager americano, la rapida ascesa delle case automobilistiche cinesi sta esercitando una forte pressione sui costruttori europei e statunitensi, che si sono rivelati più lenti in particolare nello sviluppo di veicoli elettrici.
Di conseguenza produttori come la BYD e la Chery hanno guadagnato quote di mercato, grazie ad auto a batteria più economiche di quelle offerte dalle case occidentali. Queste ultime invece hanno avuto difficoltà a proporre vetture elettriche compatte e a basso costo, preferendo puntare su auto di dimensioni maggiori, più remunerative e con accumulatori più grandi.

Farley aveva già commentato positivamente la decisione di Trump rendere meno severo i limiti sui consumi di carburante negli Stati Uniti (qui la notizia) e in un editoriale sul Financial Times ha chiesto all’Europa di rivedere le prospettive sullo stop alla vendita di nuove auto a combustione dal 2035.
Secondo il ceo della Ford, quello della UE è un approccio basato su un’imposizione che dovrebbe cambiare le abitudini dei consumatori: si tratta quindi di “regolamentazioni irrealistiche”, destinate a essere cambiate di anno in anno, “la ricetta per il caos”. La conseguenza per l’industria automobilistica è l’aumento delle fabbriche che chiudono i battenti, che rimangono inattive o riducono i turni di lavoro.
La ricetta, per Farley, è consentire agli automobilisti la possibilità di utilizzare più a lungo le auto ibride. Anche la Ford sta seguendo questa direzione: per il mercato europeo è in arrivo una nuova suv, che si chiamerà Bronco (qui per saperne di più) e sostituirà dal 2027 la Focus, recentemente uscita di produzione, con motori ibridi plug-in in linea con l’evoluzione delle regole e della domanda.














































































