Le hypercar elettriche più potenti del mondo

Il manifesto sul futuro al 100% elettrico della Lotus è una hypercar modellata per tagliare il vento intorno a una leggerissima monoscocca in fibra di carbonio (realizzata dalla modenese CPC, pesa appena 129 kg). Presentata a luglio 2019, la Lotus Evija è mossa da quattro motori elettrici in grado di sprigionare una potenza complessiva di 2.011 CV. Secondo la casa, questa “belva” scatta da 0 a 100 km/h in meno di 3 secondi e ne impiega meno di nove per toccare i 300 all’ora con partenza da fermo.

Svelata nella sua versione definitiva nel 2021 e “tirata” in soli 150 esemplari al prezzo di 2,6 milioni di euro ciascuno, la Pininfarina Battista è una hypercar al 100% elettrica costruita tutta in fibra di carbonio. I quattro motori a corrente forniscono una potenza combinata di 1.900 CV. La casa torinese promette prestazioni da urlo: meno di due secondi per lo “0-100” e dieci in più, con partenza da farmo, per sfondare il muro dei 300 km/h. La velocità di punta è di 350 km/h.

Lanciata nel 2016, la NIO EP9 è una hypercar cinese omologata per il solo utilizzo in pista. A muoverla sono quattro motori elettrici, uno per ruota, dalla potenza di 335 CV ciascuno, per un valore complessivo di 1.341 CV. Rispetto alla maggior parte delle concorrenti, è dotata di un sistema che consente di rimuovere le batterie scariche e sostituirle con altre “piene” in circa otto minuti. Al “vecchio” Nürburgring ha girato in 6’45" (finora, ha fatto meglio solo la Volkswagen I.D. R.) e le prestazioni dichiarate sono davvero spaventose: da 0 a 100 km/h in 2″7, da 0 a 200 km/h in 7″1 e da 0 a 300 km/h in 15″9. La punta massima è autolimitata a 350 km/h.

Realizzata a Modena dalla Automobili Estrema, questa affascinante supercar, prevista in sole 61 unità, dovrebbe arrivare sul mercato nella seconda metà del 2023 a un prezzo di 1.961.000 euro (tasse escluse). Grazie ai 2.040 CV forniti dai suoi quattro propulsori elettrici, la Estrema Fulminea promette di passare da 0 a 320 km/h in meno di dieci secondi; per la cronaca, ne dovrebbero bastare un paio per bruciare lo “0-100”. 

Presentata lo scorso gennaio dal nuovo brand di veicoli elettrici di lusso del gruppo cinese BYD, la Yangwang U9 è una supercar al 100% elettrica mossa da quattro motori a corrente che erogano una potenza combinata di oltre 1.115 CV. Impressionanti l’accelerazione dichiarata dal costruttore, che promette uno scatto da 0 a 100 km/h in appena due secondi. In Cina sarà presto in vendita a un prezzo di oltre 1 milione di yuan, pari a circa 137.000 euro al cambio attuale.

Venduta a un prezzo vicino ai 3 milioni di euro dalla giapponese Aspark, questa super scenografica hypercar a corrente è costruita dal primo all’ultimo bullone in Italia. Confezionata con metodi artigianali dalla Manifattura Automobili Torino, la Aspark Owl è mossa da quattro motori elettrici e può contare su una potenza complessiva di 1.985 CV. Le performance dichiarate sono da brividi nella schiena: “0-100” in 1,72 secondi e 420 km/h di velocità massima.

Per portarla dal foglio bianco alla strada, l’austriaca Deus ha chiesto aiuto al reparto di ingegneria avanzata della Williams, che della Deus Vayanne ha progettato l’intero sistema propulsivo al 100% elettrico da ben 2.230 CV. Abbastanza da fare di questo “mostro” a corrente l’automobile stradale più potente al mondo. Lo stile firmato Italdesign, grintoso ed estremamente “pulito”, fa il paio con prestazioni da capogiro: la casa dichiara uno “0-100” in meno di 2 secondi e una velocità massima superiore ai 400 km/h.

Nata nel 2017 da una collaborazione tra la startup di supercar elettriche Vanda Electrics, che ha sede a Singapore, e il team Williams di Formula 1, la Dendrobium D1 ha linee pensate per fendere l’aria e stupire. Ma a lasciare a bocca aperta, oltre al look futuristico, sono anche le prestazioni assicurate dai quattro motori elettrici, che insieme forniscono 1.800 CV complessivi: la velocità massima annunciata dal costruttore è di 320 km/h, mentre per archiviare la pratica dello “0-100” sono sufficienti 2,7”.