5 MILIONI DI MINI - Correva infatti il 26 aprile 2001, quando il primo esemplare della nuova Mini uscì dalle linee di produzione di Oxford. Da allora il brand inglese di proprietà della BMW, ha costruito nel Regno Unito più di cinque milioni di unità. Nello stabilimento di Oxford vengono assemblate sulla stessa linea di produzione la Mini 3 porte, la Mini 5 porte, la Mini Clubman e l’elettrica Mini Cooper SE. Attualmente nello stabilimento di Oxford e in quello di Swindon, dove vengono prodotte alcune parti della carrozzeria, lavorano 4.500 persone; il volume è di circa mille unità al giorno. È inoltre presente l’impianto di Hams Hall dove dal 2006 vengono realizzati i motori, che insieme a Oxford e Swindon costituisce il “triangolo britannico” della produzione della Mini.
DAL 2030 SOLO ELETTRICHE - Alcune tappe fondamentali nella storia della Mini: nel 2001 esce dalle linee di Oxford la prima Mini moderna, dal nome in codice R50. Dal 2004 viene prodotta la Mini Cabrio, mentre il 2006 è l’anno della “pepata” Cooper S con il kit John Cooper Work GP. Nello stesso anno arriva la seconda generazione della Mini, nome in codice R56, e nel 2008 la sua versione station wagon, la Clubman. Nel 2010 la gamma si amplia con un modello più grande e adatto alle famiglie, la Countryman, disponibile anche con la trazione integrale (della quale nel 2017 viene annunciata la seconda generazione). Il 2011 è l’anno della Mini Coupé, nel 2012 esce la Mini Roadster, nel 2013 la Paceman (che deriva dalla Countryman ma ha tre porte). Il 2014 vede l’arrivo della terza generazione della Mini, la F56, disponibile anche in versione a 5 porte. Gennaio 2020 si apre un altro capitolo, la Mini Cooper SE, prima vettura elettrica del costruttore inglese il quale entro il 2030 vuole avere l’intera gamma dotata solo di questo tipo di propulsore.