NEWS

Stellantis: cosa ne sarà dei tanti marchi di FCA e PSA?

Pubblicato 05 gennaio 2021

Il nuovo gruppo nato dalla fusione di FCA e PSA ha un portafoglio di ben 13 marchi, che deve gestire al meglio. Ma, purtroppo, il futuro di alcuni è a rischio.

Stellantis: cosa ne sarà dei tanti marchi di FCA e PSA?

NASCE UN COLOSSO DELL’AUTOMOTIVE - Ormai è fatta: dopo gli azionisti di PSA anche quelli di FCA (qui e qui per saperne di più) hanno dato il loro assenso alla fusione. Il risultato è Stellantis, il quarto gruppo mondiale in termini di vendite (stando ai dati del 2019). Le dimensioni rilevanti, si parla di 8,4 milioni di auto vendute e poco meno di 190 miliardi di fatturato, consentiranno risparmi miliardari per le economie di scala ottenute dalla condivisione di piattaforme, tecnologie, componenti e fabbriche. Ma il management avrà non pochi grattacapi, come la gestione degli esuberi di forza lavoro, che accompagnano sempre le fusioni, e la programmazione di ben 13 marchi. Dunque qual è il futuro che attende queste case automobilistiche?

ABARTH - La produzione è di nicchia ma può contare su una base di appassionati che ha un valore più alto della sua consistenza numerica, come dichiarato da Luca Napolitano a settembre (qui per saperne di più). La carica passionale che porta questo marchio e il condividere le linee della Fiat 500 potrebbero giocare a suo favore.

ALFA ROMEO - È un marchio conosciuto in tutto il mondo, ma l’Alfa Romeo perde soldi da decenni. Il tentativo di rilancio operato dalla FCA sotto la gestione di Sergio Marchionne a partire dal 2012 non ha portato i risultati annunciati inizialmente: gli unici due modelli realizzati sono la Giulia e la Stelvio, largamente insufficienti per sperare di fare numeri di vendita consistenti. Gli ulteriori investimenti necessari per realizzare una gamma completa sono stati cancellati. Quest’anno esordirà un nuovo modello, il primo a cinque anni dalla Stelvio: si tratta della suv di medie dimensioni Tonale (qui per saperne di più) seguita nel 2022 da una suv ancora più piccola che verrà costruita in Polonia (qui per saperne di più). Ma la Stellantis dovrà investire parecchio per dare all’Alfa Romeo una gamma all’altezza della sua tradizione. La domanda è: vorrà farlo? Probabilmente sì, non sfruttare a dovere un brand di questo calibro sarebbe certamente un errore imperdonabile.

CHRYSLER - Lo storico marchio americano non sembra avere buone prospettive di sopravvivere. La sua attuale gamma è composta da soli tre modelli: la berlina 300 e le monovolume Pacifica e Voyager. Si tratta di tipologie di veicoli sempre meno apprezzate dal pubblico americano, che si orienta ormai in prevalenza verso le suv. Inoltre non ci sono in programma nuove uscite, stando all’ultimo piano industriale della FCA.

CITROЁN - È certamente uno dei marchi più importanti della nuova Stellantis, quindi non dovrebbe subire tagli. La storica casa francese ha trasformato e arricchito la sua gamma negli ultimi anni con modelli di discreto successo, puntando su un design giovanile e distintivo. Inoltre, grazie agli investimenti del gruppo PSA, può contare già oggi su diverse versioni elettriche e ibride plug-in.

DODGE - La Dodge non parte da una posizione favorevole. È presente praticamente solo negli Usa e produce solo tre modelli (Charger, Challenger e Durango) tutti spinti da motori V8 ad alte prestazioni, poco adatti a un mondo che va verso auto ibride ed elettriche. Nuovi limiti in questo senso, imposti dall’entrante amministrazione Biden, potrebbero mettere in seria difficoltà la Dodge.

DS - È un marchio sul quale la PSA ha investito tanto. Nasce nel 2014 per contrassegnare alcune Citroën, per poi diventare marca a se stante destinata ai modelli premium del gruppo francese. Nel 2018 la svolta con la DS7 Crossback, seguita da DS3 Crossback e DS9. I manager della PSA dicono che la marca è profittevole nonostante le vendite ridotte, ma c’è un futuro per lei nel gruppo Stellantis? Come per l’Alfa Romeo dovranno decidere se gli investimenti considerevoli necessari per sviluppare una gamma completa, e promuoverla presso il pubblico, varranno la pena.

FIAT - Lo storico marchio italiano sarà uno dei tanti grattacapi dei dirigenti Stellantis e avrà bisogno di interventi decisi. In Sud America va bene in Europa meno, con una gamma relativamente povera e obsoleta. I pianali, la tecnologia ibrida ed elettrica portata in dote dalla PSA potrebbero, però, dare l’occasione di realizzare nuovi modelli con investimenti relativamente contenuti, colmando così le lacune, come un'utilitaria sostituta della Punto, che la Fiat non ha rimpiazzato. Dalla sua la Fiat ha la forza nel segmento delle citycar dove, con Panda e 500, è leader e, grazie alla Nuova 500 elettrica, potrebbe esserlo anche in futuro. Inoltre la nuova piattaforma di quest'ultima potrebbe essere utilizzata come base per utilitarie a marchio Peugeot o Citroën.

JEEP - È la marca di punta del gruppo Stellantis, presente in tutto il mondo, con il numero più alto di consegne annuali e capace di generare profitti lucrosi, spinta dal sempre crescente interesse per le suv. La sua sorte appare quindi al sicuro, anche perché ha già programmi di espansione ulteriore della gamma grazie alla suv di lusso Wagoneer e la piccola suv che sarà costruita in Polonia. Senza dimenticare la nuova Grand Cherokee, basata sul pianale Giorgio dell’Alfa Romeo Stelvio (qui per saperne di più).

LANCIA - Il futuro della marca italiana appare in forse. Fortemente ridimensionata dalla FCA negli ultimi anni, la Lancia dispone di un solo modello, la Ypsilon, presente unicamente sul mercato italiano (dove peraltro vende ancora bene) ma, purtroppo per i tanti appassionati che ne apprezzano la storia ricca di innovazioni e modelli iconici, sembra destinata all'estinzione.

MASERATI - È il solo marchio di lusso nel paniere della neonata Stellantis ed è presente globalmente. Questi due fattori sono una sorta di assicurazione sulla vita anche perché la FCA ha già varato importanti investimenti per lo sviluppo di nuovi modelli dotati di sistemi ibridi ed elettrici, come la suv Grecale che vederemo già nel 2021. Una possibile criticità potrebbe essere la sinergia limitata con gli altri marchi, ma la Grecale sarà basata sul pianale dell’Alfa Romeo Stelvio e questo aiuta.

OPEL - Nell’orbita PSA dal 2017, la Opel (che nel Regno Unito si chiama Vauxhall) ha passato brutti momenti, ma il suo destino appare abbastanza roseo. L’integrazione dei pianali e delle tecnologie legate all’elettrificazione della PSA è a buon punto, infatti si attende a breve la nuova Astra basata sulla piattaforma EMP2 lasciando solo l’Insignia come unico retaggio della precedente gestione General Motors.

PEUGEOT - Dopo la Jeep è la marca che vende di più della Stellantis. Ha basi molto solide, una gamma moderna e variegata e motori ibridi ed elettrici che lasciano ben sperare per futuri sviluppi, come la nuova 308 attesa entro la fine del 2021. Nei piani della PSA c’era di riportare la Peugeot negli Stati Uniti, ma forse la cosa verrà rivista alla luce della presenza americana garantita dai marchi dalla FCA.

RAM - La RAM è la marca specializzata pick-up che si annuncia come uno dei pilastri del gruppo Stellantis, dato che negli Stati Uniti vende oltre mezzo milione di veicoli capaci di generare cospicui profitti. La sua esistenza non è quindi in discussione e ci saranno certamente ulteriori investimenti per sviluppare nuovi sistemi ibridi che rendano un po’ più “green” i pachidermici pick-up.



Aggiungi un commento
Ritratto di Giuliopedrali
7 gennaio 2021 - 09:06
Perchè l'attuale Ypsilon cos'è se non una auto che non è nè la Punto nè la 500...
Ritratto di alex_rm
6 gennaio 2021 - 23:25
Forse in Italia si può rilanciare il marchio Lancia con due macchinette ma non basta vendere solo sul mercato italiano per rientrare dagli investimenti e all estero il marchio Lancia e già scomparsi da molti anni(addirittura in Gran Bretagna vendevano l’ultima Delta con il marchio crysler)
Ritratto di Giuliopedrali
7 gennaio 2021 - 09:06
Invece Lancia è l'unico fattibile.
Ritratto di Fonzie10
6 gennaio 2021 - 13:23
Alcuni marchi vanno accorpati, è inevitabile
Ritratto di Lorenz99
6 gennaio 2021 - 13:35
15 MARCHI SONO TANTI O POCHI, DIPENDE COSA INTENDIAMO. PERCHÈ VAUXHALL SONO SOLO LE OPEL CON GUIDA A DESTRA CON LOGHI DIVERSI, LANCIA VENDE SOLO UN MODELLO E SOLO IN UN PICCOLO MERCATO EUROPEO, ABARTH È GIUSTO UN ALLESTIMENTO SPORTIVO DI FIAT, COME DS FINO A POCO FA ERA UN ALLESTIMENTO RICERCATO DI CITROEN. DIREI CHE SONO UNA DECINA VERI, MA NON CREDO RIUSCIRANNO A TENERNE IN VITA COSI TANTI, MOLTI DIVERRANO SOLO CLONI CON BADGE DIVERSI. COSA CHE COMUNQUE HA COSTI ELEVATI, IL VERO LIMITE È LA DEBOLEZZA NEL MERCATO ASIATICO (PIU POPOLOSO AL MONDO). IN INDIA E CINA NON SANNO NULLA DELLE LANCIA RALLY,ABARTH, DELLA MITICA DS, È GENTE CHE PASSA DALLA BICICLETTA ALL'AUTO ELETTRICA, POI L'ELETTRICO STESSO BANALIZZA LE AUTO, ANNULLANDO PECULIARITÀ, COME ROMBO , FRAZIONAMENTO MOTORE, TIPO DI TRAZIONE ECC. QUINDI IL GROSSO DEL LAVORO DOVRÀ ESSERE DI MARKETING E RETE COMMERCIALE. È OVVIO CHE ERA UN PIANO B PER ENTRAMBI MEGLIO SAREBBE STATO CON RENAULT, O IN ALTERNATIVA CON TATA O SUZUKI FORTISSIME IN ASIA. IL VANTAGGIO DI PSA È CHE SULL' ELETTRICO È PIÙ PRONTA, E HA TAVARES CHE INSIEME A GHOSN E MARCHIONNE RESTA TRA I MIGLIORI MANAGERS.
Ritratto di Giuliopedrali
6 gennaio 2021 - 16:17
Lorenz99 : perchè noi che sappiamo tutto di rallye, di Deltone Integrali Martini, di Biasion, di transaxle, De Dion e boxer o delle sospensioni idropneumatiche, ce le filiamo le Alfa, le Lancia, le Citroen o le DS.......
Ritratto di ziobell0
6 gennaio 2021 - 13:39
Più che un gruppo sembra un circo.
Ritratto di Giuliopedrali
6 gennaio 2021 - 16:18
ziobell0 : forse la battuta più bella, sembra un circo di matti, o con cavalli di razza azzoppati passati sottobanco da un altro circo.
Ritratto di alphia
6 gennaio 2021 - 16:50
1 gruppo 1000 misteri, sembra inguaiato peggio di tutti ma con 8 milioni di macchine sono 4 al mondo, se mettono in fila 2 cose giuste a quanto arrivano a 15 milioni ?
Ritratto di Geffri
6 gennaio 2021 - 17:12
Purtroppo in Italia si è visto lo sparire di Lancia, grande marchio di auto di lusso e ora ridotta a fare una Ypslin che è un'auto (secondo me ) ormai vecchia e una delle meno sicure in vendita. Alfa Romeo che pensa di rimanere in piedi solo con la Stelvio..sognano. FIAT...Panda e 500 all'estero chi le conosce? Poi FCA che di Italiano non paga neanche le tasse. La Ferrari? Non è mica Fca? La Lamborghini Teddesca di Germania. La Maserati ormai fantasma. La Ducati Teddesca di Germania. Insomma di macchine in Italia non se ne fanno più e ora han calato le braghe ai francesi..bell'affare. Forse mi sbaglio ma è l'Europa che è entrata in Italia non noi Italiani in Europa!
Ritratto di mariofiore
6 gennaio 2021 - 18:26
Si la Ducati che è in vendita.
Ritratto di Oxygenerator
6 gennaio 2021 - 17:25
Tutte le considerazioni lette fino ad ora, sul blog, potrebbero essere anche valide, e su alcune concordo. Mi sembra però che ci siamo dimenticati alcuni particolari. Mi sembra di aver capito che i marchi di fca, tranne jeep, siano quelli che vendono meno ed hanno meno prodotti. Il probabile arrivo dei china, qualcuno l’ha detto, ma pochi. Che sia psa ad aver scalato fca, sembra chiaro a pochissimi. Il fatto che il mondo auto, vada verso l’elettrificazione, forzatamente, e per volontá dei governanti, non più a piccoli passi. I parametri saranno sempre più stringenti. Siamo sicuri che tutti sti marchi sopravvivano ? Io credo rimarranno jeep, 500, Peugeot, ds, Maserati , Opel. In Sud America Fiat, e in America non so, che se la vedano loro. Di certo Biden non è Trump, come atteggiamento verso il fattore ambientale. La sopravvivenza di Maserati, è solo una mia speranza.........
Ritratto di alex_rm
6 gennaio 2021 - 23:26
E FCA é in trattativa con i cinesi della faw per vendere Iveco
Ritratto di littlesea
6 gennaio 2021 - 18:17
1
A mio modesto parere dovrebbero sopprimere DODGE, incorporare DS (che non ha alcuna storia, alcun appeal) nel marchio Lancia e riposizionare Peugeot, Citroen, Opel e Fiat alla stessa stregua di come VW ha fatto con Audi, Seat e Skoda. Rimangono fuori Alfa e Maserati e allora, a sto punto, o cedi una delle due oppure investi a man bassa per portarle a concorrere in ambito premium. Ma potrebbe essere una carneficina se non ci si muove con oculatezza...
Ritratto di Challenger RT
6 gennaio 2021 - 20:11
Dodge da sola ha venduto 422.886 auto nel 2019 e quasi 270.000 nel difficile 2020. DS e Lancia insieme sono arrivate ad appena 80.000 pezzi, senza contare che le Dodge hanno prezzi più alti e profittevoli e un notevole appeal a livello mondiale. Quindi andranno chiuse Lancia e DS. Citroen e Peugeot condividono già meccanicamente quasi tutto. La stessa cosa farei/faranno con Fiat. Cioè rimarchiare le stesse auto con tre nomi diversi ma senza che l'utente medio se ne accorga come fa Volkswagen. Opel la rivenderei al più presto. Alfa, Maserati e Dodge dovranno condividere pianali, meccanica (e anche motori) il più possibile, come in parte già fanno. Insomma eliminati marchi inutili come DS, Lancia, Opel si avrebbe una struttura più snella e profittevole.
Ritratto di littlesea
6 gennaio 2021 - 21:53
1
Dodge si sovrappone ad Alta come marchio con impronta sportiva. Ergo, andrebbe eliminata una delle due. E non può certo essere Alfa. Tra Lancia e DS, quest'ultima non può neanche allacciare le scarpe alla prima. E Opel non può essere chiusa. Si rischierebbe l'incidente diplomatico con i crucchi. Non so se rendo l'idea...
Ritratto di Challenger RT
6 gennaio 2021 - 23:10
Il problema è che nella realtà Alfa vende un decimo di Dodge, DS e Lancia insieme vendono pochissimo e Opel anche i tedeschi hanno pensato che forse non era il caso di tenersela...
Ritratto di littlesea
6 gennaio 2021 - 23:13
1
Vende un decimo perché Dodge è un mito USA, dove acquistano auto con il cuore e con la coscienza, non buttano via i soldi solo per avere 4 anelli o una stella a tre punte sul cofano...Ma se devi rifondare da zero un gruppo e hai delle sovrapposizioni su marchi sportivi, butti giù dalla torre Alfa o Dodge? Dai, siamo seri...
Ritratto di Oxygenerator
6 gennaio 2021 - 23:58
@ littlesea Non puó essere eliminata alfa ? Perchè ? Tra lancia e ds, buttiamo ds ? Alfa non vende. Dodge vende più del quadruplo. Un manager, terrebbe Dodge e butterebbe Alfa. Ds è l’unico marchio premium della Stellantis, ed è in attivo. E terrebbe lancia che vende poco e solo in italia un modello obsoleto da anni, e che in pratica è già stara abbandonata da fca ?? Bisogna vedere il futuro con l’elettrificazione dei modelli, cosa proporrà, ma la vedo dura per i marchi lancia e alfa. È con l’elettrico, che marchi morti di fatto, possono risorgere. Vedremo come verrà sfruttata, questa occasione.
Ritratto di littlesea
7 gennaio 2021 - 00:13
1
Ma sei serio? Tu manager con palle cubiche davvero butteresti nel cesso Alfa e la sua competenza motoristica e telaistica, la sua storia a favore di Dodge che a parte la Viper non ha costruito altro che la mitica Generale Lee e alcune muscle buone solo per ciucciare litri di benzina e partecipare alle gare di accelerazione? E tra Lancia e DS? Cosa ha proposto DS in questi 5 scarsi anni di vita? Un SUV, un mezzo berlinone crossover di dubbi pregi e una berlinetta rialzata...E con questo vorresti dire che può permettersi il lusso di sotterrare un marchio storico come Lancia? Parli delle nuove proposte, di nuovi marchi...ma ancora con sta storia? Ma davvero state bruciando il vostro e quelli dei vostri figli cervello per vetture come Nio, Xpeng, Tesla, Rimac e ciarpame simile? Ma di cosa stiamo parlando? Ma davvero credete che sia possibile costruire auto montando 4 ruote e 4 batterie su un telaio? Pedrali deve avervi avvelenato, non ci sono alternative...
Ritratto di Oxygenerator
7 gennaio 2021 - 02:10
@ littlesea. Sì certamente. Perchè la competenza motoristica con i motori elettrici imposti dalla governance europea non servirá ancora a molto. Giá fra 5 anni le emissioni di co2 dovranno essere la metá delle attuali. Cosa assolutamente non facile per un motore termico. Dal 2035, l’Europa, non permetterá più la vendita dei motori termici. Quindi, io manager, cosa me ne faccio della competenza motoristica di una tipologia di motore, che non si venderá più ? Ed anche la storia, di alfa, non certo tra le più gloriose, visti i suoi vari fallimenti, a che mi serve ? Io devo rendere profittevole un’azienda e per farlo, devo costruire prodotti adatti e vendibili nel presente e sopratutto nel futuro. Ma le basi si mettono oggi. Non allestisco un museo, dove la storia di un modello è importante o racconto la storia di un marchio. Io manager devo vendere vetture. Per quel che riguarda Lancia il discorso è lo stesso. Alfa e Lancia , negli ultimi 30 anni han presentato, poco e niente. Venduto pochissimo. L’unico pregio ( per noi ) è che sono marchi storici ex italiani. Vendono poco in Italia è niente all’estero, perchè dovrei tenerli e pomparci dentro soldi, per vedere se riesco a renderli profittevoli, quando, giá ad esempio Ds è un nuovo marchio premium e sopratutto giá profittevole ? Non è pedrali che ci avvelena, è forse lei che non si rende conto che determinate decisioni sono giá state prese. I motori termici verranno dismessi. Punto. Bruciano all’aria, idrocarburi fossili, preziosi per noi e per tante altre tecnologie e attivitá umane, molto più importanti che spostare un tizio da A a B, e non sono rinnovabili, mai. Si brucia tutto. Ma lei, mi scusi, dov’è vive ? La comunitá europea, queste decisione le ha giá diramate da tempo, molto tempo. È dal 2000, che chiede ai costruttori, di concentrare l’attenzione su modalitá alternative per lo spostamento delle persone. Lei parla della storia. La storia, come dimostrato negli ultimi 30 anni, non fa vendere le auto. Io invece le devo vendere. Certo io personalmente alfa è Lancia le farei con due modelli a testa, solo elettrici, per vedere se si riesce a rilanciarle e a portarle nel 2020, visto che sono rimaste agli anni 80/90.
Ritratto di Flynn
7 gennaio 2021 - 07:55
2
@Oxigenerator: Ottima analisi, Rilanciare significa investire ma PSA non è la gallinella dalle uova d’oro e Tavares non è Re Mida. Vale la pena spendere per Maserati che ha già presentato un piano concreto di elettrificazione, il resto può essere venduto/chiuso/congelato. Tanti non si rendono conto che il processo di elettrificazione è, forse, modificabile nei tempi ma è comunque irreversibile nel modo, indipendentemente dal fatto che possa caricare a casa o voglia farsi 600 km per andare al mare. E poi, in fondo , se nemmeno chi sostiene Alfa se la compra, di che parliamo?
Ritratto di mariofiore
7 gennaio 2021 - 08:41
Anche la Lancia è molto profittevole attualmente. Unico problema e che non ha una gamma completa. Sfruttando però le sinergie con la Psa potrebbe venir fuori un gioiello. Ad esempio la nuova Y si prevede nasca dalla base 208, una nuova Delta potrebbe essere un Suv base Stelvio (piattaforma Giorgio), una nuova Thema dalla base 508. I soldi ci stanno, se pensano di venderle lo faranno. Riguardo la morte dei motori termici decisa dall'Ue, il presidente della Toyota, ha detto che è un grosso errore puntare tutto sull'elettrico in quanto la tecnologia non è matura. Non matura significa non realmente ecologica, sia perché la maggior parte dell'energia elettrica nel mondo è prodotta da carbone e petrolio e sia per lo smaltimento delle batterie. Per cui iniziamo a risolvere il problema della produzione dell'energia elettrica e poi si pensa a finanziare le macchine elettriche. Stanno facendo il contrario in Italia e nessuno mi toglie dalla testa che, lo fanno solo perché hanno avuto tangenti da determinate case automobilistiche, già pronte in questo campo. A pensare a male spesso ci si azzecca.
Ritratto di littlesea
7 gennaio 2021 - 08:49
1
Quindi, secondo voi, il traguardo del 2035 sarebbe così alle porte e metterebbe così tanta ansia? Talmente tanta che in 4+4 anche i cinesi, che di auto non ci capiscono una beata mazza, si son messi a costruire vetture elettriche. E Tesla ha sì tecnologia da altro pianeta ma produce vetture che si smontano in marcia...Fiat era indietro anni luce eppure ha prodotto (con ottima accoglienza dell'utenza europea a quanto pare) la 500 in pochissimo tempo. Potere e volere, cari Nostradamus, e se alla tecnologia ed innovazione associ per bene il fascino del marchio vai alla grande! Ed io, sinceramente, tra una scialba DS o una tamarra Dodge, a parità di tecnologia, scelgo Lancia o Alfa tutta la vita!
Ritratto di mariofiore
7 gennaio 2021 - 08:56
Littlesea. Concordo pienamente con lei. Molti non vogliono capire che la Stellantis ha una tecnologia molto avanzata sulle auto elettriche, se sono richieste, le produrranno.
Ritratto di Giuliopedrali
7 gennaio 2021 - 09:10
In mezzo a tutte ste ciance, l'unica da salvare davvero sarebbe Lancia invece che fa rima con: profitti, donne, ecologia ed eleganza, le altre (Alfa e Dodge) hanno un pubblico di maschi alfa che tra poco avranno 100 anni, non hanno un vero futuro, Lancia ne può avere all'infinito.
Ritratto di littlesea
7 gennaio 2021 - 09:16
1
Pedrali, stanotte devi avere avuto incubi pesanti...Ogni tanto scendi dal letto dal lato giusto e , soprattutto, la sera prenditi 6/7 gocce di Rivotril. Stai pur certo che anche i miei figli, e non solo i miei, amano le belle auto, quelle con le "palle", non di certo le cag*te di cui solo tu e qualche altro sfigato tiene appesi poster in stanzetta...Dormi sereno...
Ritratto di Oxygenerator
7 gennaio 2021 - 13:09
@ littlesea. Esistono auto con le palle ? Caspita. Non sapevo. Io le ho sempre viste con le ruote......
Ritratto di Giuliopedrali
7 gennaio 2021 - 18:56
Littlesea : lei parla con l'alfista più alfista mai esistito, proprio per quello dico che sarebbe infinitamente più facile rilanciare Lancia, di Alfa quante ne hanno vendute: zero, di Lancia Ypsilon ed è un'auto mediocre, eepure Lancia tra donne ed ecologismo sarebbe molto più facile, con Alfa e Maserati auto con le pallle ci ritroveremo a fare gli stessi discorsi tra 10 anni.
Ritratto di zioesse
7 gennaio 2021 - 09:15
Psa la ha sicuramente e possono condividere
Ritratto di Oxygenerator
7 gennaio 2021 - 12:32
@ littlesea Ma lei giustamente ha diritto di scegliere quel che preferisce. Ma stiamo parlando di un gruppo che dovrá vendere a livello mondiale. Ora lei preferisce Lancia o alfa perchè lei è abituato a questi marchi. Ma il resto del mondo, di alfa e di Lancia, se ne sbatte altamente come dimostrano le storie delle due aziende, fin dalla loro nascita. Alfa e Lancia, vendono qualcosa qui, in Italia. All’estero, qualsiasi tentativo fatto di venderle è naufragato miseramente. Quindi fossi il manager, 2 marchi in queste condizioni, senza appeal internazionale, senza gamma, che vendono poco anche in patria, sarebbero i primi a chiudere o li lascio morire dove sono nati, senza cambiare i prodotti. Oppure certo si possono rilanciare, con grandi iniezioni di denaro in versione elettrica.
Ritratto di Oxygenerator
7 gennaio 2021 - 12:38
@ littlesea. Non è che l’avvento dell’elettrico mette ansia. Il problema è delle multinazionali, che preferirebbero continuare ad andare avanti col termico, perchè giá in uso. Cambiare costa. Anche per loro.
Ritratto di littlesea
7 gennaio 2021 - 19:02
1
Eh già...Perchè ora nel resto del mondo conoscono o apprezzano DS...Ma va là...E comunque parlavo di manager con le palle, non auto (che comunque esistono, eccome se esistono...). Saluti!
Ritratto di Oxygenerator
7 gennaio 2021 - 21:01
@ littlesea Ds vende poco più di marchi consolidati come alfa e lancia. Non lo dico io. Lo dicono le vendite. Il manager di psa, dovrebbe essere uno come dice lei, con le palle cubiche, no ? Bè è lui che a detto che Ds non la dismette perchè è l’unico marchio premium ed è in attivo, mica io. Cosa vuole che ne sappia io ?? Mi limito ad osservare e leggere le notizie che leggiamo tutti. Devo dire che mi sono indifferenti i destini delle marche automobilistiche. Io sono un acquirente di un mezzo. Non un fan o un lavoratore del settore. I numeri dicono che psa ha scalato fca. Le vendite dicono che i marchi di fca vanno male se non malissimo. Le gamme incomplete sono quelle di fca, non di psa. Se considera che ds è un marchio nato 5 anni fa, possiede 3 modelli e quest’anno, ne escono altri 2. Alfa e lancia, han 3 modelli e la Tonale uscirà “ probabilmente “ nel 2022. Poi puó benissimo essere che il manager cubico salvi tutti e 15 i marchi, iniettando soldi a mani basse. Non lo so. Da estraneo e conoscendo i meccanismi dirigenziali, tutto puó essere, ma la vedo dura, molto dura. Ma tantè. Saluti a lei.
Ritratto di mariofiore
7 gennaio 2021 - 22:41
Sig. Oxygenerator. Le vendite di Fca vanno malissimo? Davvero? Eppure è strano perché è una fra quelle che decresce meno in Europa. Allora figuriamoci le altre come stanno messe.
Ritratto di Oxygenerator
7 gennaio 2021 - 13:01
@ mariofiore. Lancia non è che non ha una gamma completa. Non ha una gamma. È profittevole solo perchè non ha bisogno d’investimenti, è la stessa auto da anni. Quando cambiano qualcosa, è il colore. Assolutamente impossibile proporla all’estero in queste condizioni. Certo sfruttando le sinergie con psa può venir fuori di tutto, ma bisogna anche capire quanto, a livello internazionale, ciò possa essere accolto dal mercato e trasformare poi tutto questo, in auto vendute. Per ciò che riguarda Toyoda, lui ha solo detto che il Giappone non è ancora pronto perchè, in quel paese il 40% dell’energia prodotta deriva dal carbone, ( non che la tecnologia elettrica non è matura, e come afferma lei, non ecologica ) Il che però, non inficia la posizione di altre nazioni, che invece hanno un’alta percentuale di energia elettrica rinnovabile, ad esempio l’Europa. Per il politichese ognuno la pensa come vuole. Io credo che in realtá, come gli scienziati del mondo ci dicono fin dagli anni 80 ( l’Europa lo impone dal 2000 ) gli idrocarburi fossili sono risorse importanti e non rinnovabili, da destinare a ben altre funzioni, molto più importanti del trasporto delle persone. Poi se si vuol fare dietrologia e complottismo........
Ritratto di mariofiore
7 gennaio 2021 - 22:49
Scusi sig. Oxygenerator ma le macchine elettriche consumano energia elettrica. Se tutto il parco auto italiano fosse composto da auto elettriche è stato stimato un aumento dei consumi elettrici pari a un minimo 70%. Per cui le macchine elettriche oggi in Italia non servono. Serve un governo non composto da sciocchi, che costruisca pale eoliche o comunque incrementi la produzione di energia fatta da fonti rinnovabili.
Ritratto di Oxygenerator
8 gennaio 2021 - 00:58
@ mariofiore Certamente il processo di elettrificazione non puó essere messo in atto dall’oggi al domani. È per questo che ci sono gli incentivi. Per iniziare il processo. Il termine di tutti i motori a scoppio è il 2035. Quindi ci saranno 15 anni d’evoluzione. Non è che le macchine elettriche oggi non servono. Servono se vogliamo arrivare al 2035 cambiando tutto il comparto automobilistico, da termico ad elettrico. Oggi il 40 % dell’emergia prodotta in italia, è da fonti rinnovabili. Le stime dicono che attualmente (fonte eMob) la rete elettrica italiana, puó ricaricare 10 milioni di veicoli, ( 1/4 dei veicoli attuali ) senza nessun tipo di problema. Credo che entro il 2035 si potranno ricaricare tranquillamente, le rimanenti. Un governo non puó improvvisare, quindi pianifica le azioni da intraprendere per arrivare ad uno scopo preciso. Ecco perchè s’inizia ora. Ció che invece m’inquieta è che le multinazionali, fino ad ora, abbiano fatto orecchie di mercante sulle decisioni prese nel 2000 dallo stato europeo. Gli stati son dovuti arrivare alle multe, per fargli muovere il kulo, ai costruttori. Quindi mi domando, se l’inerzia italiana non sia più imprenditoriale che politica. In 75 anni di democrazia, abbiamo avuto 68 governi. Tutti sbagliati ? Tutti ladri ? Tutti stupidi ? Mhà, Io non credo.
Ritratto di zioesse
7 gennaio 2021 - 09:06
Nel peggior caso domani prendono da psa la tecnologia elettrica che ci abbonda infatti con renault è quello che offre più auto ev. Altrimenti che si sono uniti va fare coi francesi
Ritratto di Mbutu
7 gennaio 2021 - 11:02
Ma poi, scusate, in che mondo Alfa e Dodge sarebbero sovrapponibili? Alfa è un contenitore vuoto che in usa non si fila nessuno. Che senso avrebbe prendere una Dodge e ricarrozzarla col biscione? Quale americano preferirebbe la seconda? Per il mercato europeo invece Dodge non ha alcun motore (e come dice l'articolo potrebbe avere qualche problema anche in usa appena stapperanno dalla casa Bianca il donaldo furioso). Ed Alfa continua ad essere un contenitore vuoto che nessuno si fila.
Ritratto di littlesea
8 gennaio 2021 - 06:46
1
Minuti forse sottovaluti l'immagine USA dell'Alfa. Saluti.
Ritratto di 19andrea81
6 gennaio 2021 - 18:48
Nei ultimi 10 anni la Alfa Romeo ha fatto 3 modelli : la 4C - una due posti in carbonio carissima senza servosterzo con un motore non al altezza - la Giulia,una berlina 3 volumi che praticamente non compra più nessuno - la Stelvio,un SUV con motori solo diesel e benzina quando tutti vanno verso ibrido e elettrico Dove stanno la nuova Giulietta, Giulietta SW, Giulia sw e la tonale? Per non parlare di motorizzazioni ibride? Hanno sbagliato tutto e ora se sono fortunati tutte le Alfa Romeo non saranno altro che Peugeot col marchio AR sopra
Ritratto di FRANCESCO31
6 gennaio 2021 - 21:04
NAZIONALIZZAZIONE x Fiat Alfa-Romeo Maserati e anche Ferrari (il resto se lo possono tenere i francesi)
Ritratto di Oxygenerator
7 gennaio 2021 - 00:07
@ Francesco31 Questa strada è già stata tentata, e i risultati sono stati pessimi. La verità è che alfa e maserati sono fallite più volte nel corso della loro esistenza. Fiat, di fatto costruisce panda, 500 e tipo. In sudamerica fa i numeri di vendita, con auto tecnologicamente obsolete. Non in italia. Ferrari non è di fca. Per nazionalizzarla, devi portarla via agli elkann. Storicamente, comunque, le nazionalizzazioni, non ha mai portato benefici. Comanda il mercato e chi lo sa interpretare o dirigere.
Ritratto di zioesse
7 gennaio 2021 - 09:13
In tante parte del mondo la tecnologia dell'ultimo grido non importa e spesso è delicata. Ogni nazione vuole certe auto. non è jna scusa per il livello delle fiat ma quando fanno i complimenti a dacia che vende tanto nessuno gli accusa che sono tecnologicamente obsolete, capiscono che hanno scelto quelle per venderle non vogliono fare concorrenza a tesla
Ritratto di Oxygenerator
7 gennaio 2021 - 13:14
@ zioesse. Perfetto. Basta dirlo. Fiat costruisce auto low cost. Vedrá i fiattari, che putiferio tireranno in piedi se scoprono, quanto detto, paragonandola a dacia poi......
Ritratto di ceccorapo
6 gennaio 2021 - 23:23
E' veramente incredibile che questa banda di affaristi abbia le mani libere per promuovere "costole" di marchi in voga o ormai secolari e voglia affossare il marchio LANCIA!!! E' un sacrilegio alla storia dell'automobile! I vertici stellantis, si imettano per incompetenza affaristica!!!
Ritratto di lybram
6 gennaio 2021 - 23:28
mah.. ne ho letto di scemenze.. i marchi italiani sono ormai azzoppati e praticamente senza futuro perché FIAT GROUP prima, ed FCA poi, escluso Jeep non hanno mai portato avanti una seria politica di gestione del prodotto...CON NESSUN MARCHIO. i risultati si ottengono con gli anni, facendosi e consolidando un nome, una reputazione. FCA ha calpestato tutto il calpestabile.. Ha indebolito e cancellato i brand Fiat e Lancia. Ha acceso alcuni cerini (con ritardi assurdi) con Alfa e Maserati e poi silenzio. Anni di annunci e di attesa. Son riusciti ad allontanare anche i clienti più affezionati. Sono stati i primi a non credere in se stessi. Mi dispiace tanto. Avrebbero potuto fare addirittura da soli se avessero gestito Lancia e Fiat diversamente.
Ritratto di Paoletto8
7 gennaio 2021 - 06:30
Tristezza
Ritratto di Horizon2020
7 gennaio 2021 - 07:15
@mariofiore... A parte che mi sembra troppo sinile a Mirafiori.... Si ostina a credere nelle favole ma mi sa tanto di un dipendente che non vuole credere alla realtà di rimanere senza stipendio. Apra gli occhi, in Italia le cose andranno solo a peggiorare per l'occupazione
Ritratto di mariofiore
7 gennaio 2021 - 08:52
Sig. Horizon non lavoro come dipendente di Fca. Concordo con lei che le cose andranno peggio come occupazione, in quanto abbiamo un governo di incapaci, che invece di rilanciare l'industria, la distrugge. Vuole un esempio? 4 miliardi di euro per il reddito di cittadinanza, 4 miliardi per premiare le carte di credito con il cashback, centinaia di milioni di incentivi per auto elettriche e monopattini. 0 incentivi per abbassare il costo dell'energia elettrica in Italia, eppure bastava costruire con le.stesse cifre, anche con meno, pale eoliche e far pagare meno l'energia elettrica e renderla pure ecologica. Secondo lei il nostro governo, è fatto di ecologisti o di ladri, che hanno dato incentivi solo per favorire industrie a loro in qualche modo collegate e a comprarsi con eleganza i voti dai disoccupati e dai pregiudicati che ottengono questi benefici?
Ritratto di Oxygenerator
7 gennaio 2021 - 13:26
@ mariofiore. Lei è disinformato. In Italia, quasi 40 % di energia prodotta è da fonti rinnovabili. Per una volta che facciamo bene le cose, non diamoci la zappa sui piedi. La politica questa volta, si è mossa bene. Aiutare le aziende italiane è possibile e anche giusto in parte se queste aziende producono ricchezza, per il paese. Ma aziende costruttrici italiane d’auto, non ne esistono più. Esistono le fabbriche delle multinazionali, posizionate nel mondo, sopratutto dove la manodopera costa meno, e che pagano le tasse dove gli conviene, ma che non devono nè possono ricattare uno stato attraverso la politica delle chiusure delle fabbriche e la perdita del posto di lavoro. Azioni di Agnellanea memoria.
Ritratto di mariofiore
7 gennaio 2021 - 19:38
Guardi che la.percentuale è inferiore al 40%, ma.fosse anche il 40%, già.adesso produciamo l'energia elettrica per la maggior parte da carbone e petrolio. Con le macchine elettriche aumenterebbe ancora di più il consumo di petrolio e carbone. Che la fabbrica che produce in Italia appartiene a una multinazionale a me.che mi importa? Basta che da lavoro qui in Italia.
Ritratto di Oxygenerator
7 gennaio 2021 - 21:33
@ mariofiore Il dato del 40 % è un dato certo, perchè dato dall’ente statale e riportato dagli organi ufficiali. Leggo e riporto, fidandomi. Lei dice che con l’aumento delle auto elettriche si consumerà più petrolio ? Non credo. Consideri che tutte le auto presenti adesso, ovunque, consumano derivati dal petrolio. Sia per estrarlo, che per raffinarlo, che per trasportarlo, ed infine per fare muovere le auto termiche, bruciando il tutto nell’aria. Una risorsa, le ricordo, il petrolio, assolutamente non rinnovabile in nessuna sua parte o lavorazione. Lo estraiamo e lo buttiamo. Tutto. Consideri che da 160 litri di petrolio, si ottengono 70 litri di benzina e 35 litri di gasolio più una piccola parte per altri prodotti petroliferi. Il resto è perso nella raffinazione delle benzine da trasporto. Quindi ci vogliono in totale 160 litri di petrolio per ottenere poco più di 110 litri di combustibile per automobili. È già qui, è un lavoro, totalmente in perdita. Con le auto elettriche, perlomeno, possiamo usare meglio le risorse che possediamo e bruciare meno petrolio per lo spostamento delle persone, perchè la ricarica delle batterie, per fare andare le auto è perlomeno in parte ( 40%) rinnovabile. Dove per rinnovabile s’intende un’energia che viene prodotta e consumata e successivamente riprodotta, senza usare materie prime.
Ritratto di mariofiore
7 gennaio 2021 - 22:38
Sig. Oxygenerator usando le sue splendide parole direi che lei è disinformato. Le allego quanto scrive Wikipedia: Il fabbisogno nazionale lordo di energia elettrica è stato coperto nel 2017 per il 62,8% attraverso centrali termoelettriche, che bruciano principalmente combustibili fossili in gran parte importati dall'estero (di tale percentuale, una piccola parte - inferiore al 5% - fa riferimento a biomassa, rifiuti industriali o civili e combustibile nazionale). Un altro 25,9% viene ottenuto da fonti rinnovabili (idroelettrica, geotermica, eolica e fotovoltaica) per un totale di energia elettrica di produzione nazionale lorda di circa 295830 GWh annui (2017). La rimanente parte per coprire il fabbisogno nazionale lordo (333591 GWh) è importata dall'estero nella percentuale già citata dell'11,4%[6]. Quindi come legge la percentuale è del 25.9% non 40%. Se oggi che non abbiamo praticamente auto elettriche abbiamo quasi tutta l'energia elettrica prodotta da carbone, gas e petrolio mi spiega che cosa finanziamo a fare le macchine elettriche. Ora pensi un po' a male. Secondo lei perché invece di spendere 4 miliardi di euro per aumentare la produzione di energia dalle fonti rinnovabili perché hanno finanziato il cashback delle carte di credito ? Altra domanda perché hanno finanziato e regalato soldi per l'acquisto di monopattini che l'Italia non produce?
Ritratto di Oxygenerator
8 gennaio 2021 - 00:19
@ mariofiore È vero, ció che afferma. Ma è un dato del 2017. Il 3 gennaio 2020 l’articolo di Rinnovabili e la fonte ufficiale Enea, riporta il dato del 40 %. Quindi nell’arco di 3 anni è salita dal 25 al 40 %. Dato importantissimo, che dimostra come in realtà ci stiamo muovendo molto meglio di quanto si creda. Se il dato resta esponenziale, si puó prevedere che, tra altri 3 anni, si potrebbe arrivare ad una quota del 50 %. Inoltre, deve valutare che la nostra vita, ad esempio domestica è estremamente meno energivora di anni fa. Televisori a luci a led, di tutta una casa, consumano come una lampadina da 40 w di anni fa. Elettrodomestici in classe A e oltre, consumano un’inezia, rispetto solo agli anni 90-2000. Consideri inoltre che tutta l’energia è prodotta 24 ore su 24, anche quando non la usiamo, come di notte, quindi se non abbiamo batterie d’accumulo, viene buttata via. Ovviamente non è pensabile che dall’oggi al domani si usi solo l’energia elettrica per le auto, ci vuole un po di tempo di adattamento, ma questa è la linea decisa, ma è percorribile. Come crede che si muovano i mezzi pubblici di una città ? Treni, metró, filobus, tram ? Son tutti elettrici. Ricaricare da casa da zero, una batteria di 50 kwh costa poco più di 3 € e si percorrono 350/390 km. Con 3 € di benzina, se va bene, percorro 40 km al massimo, se gasolio facciamo 60 ? Guardi che sono stime molto ottimistiche anche per una mild o full hybrid. Stiamo parlando di 6 volte meno, con la stessa spesa. Senza considerare che uno normalmente non fa 300 km al giorno per andare e tornare dal lavoro, quindi non tutte le volte l’auto va ricaricata da zero. Poi deve pensare ai vantaggi, oltre che personali, per la qualità della vita. Poco rumore, meno petrolio buttato via, niente puzze di scarico etc etc. Per ció che riguarda il monopattino elettrico, le devo dire che, ogni tanto l’affitto. È comodo per piccoli spostamenti e divertente. Il tutto va inoltre impletato nel corso degli anni a veniire. Sono tante le ragioni, per cui abbandonare il motore termico. È una tecnologia obsoleta e verrà molto penalizzata in futuro. Io non la vedo così nera, come la dipinge lei. Mi spiace.
Ritratto di mariofiore
8 gennaio 2021 - 12:17
Sig. Oxygenerator. Premesso che è vero che la produzione elettrica da fonti rinnovabili sta crescendo e leggevo che era arrivato al 37% secondo una fonte e 40 secondo un'altra, vero che il consumo e' diminuito del 20%. La cosa su cui non sono d'accordo è sul costo dei 3 euro per percorrere 400 km. Sapevo che tale costo è politicamente basso ma innl realtà se si applicasse il prezzo reale sarebbe il triplo. Mi può gentilmente verificare queste mie informazioni? Inoltre molti ricercatori hanno dichiarato che se tutti avessero l'auto elettrica dovrebbe aumentare la produzione del 70% di energia elettrica. Quindi spero che aumenti e di molto tale tipo di produzione con le fonti rinnovabili, che le rammento alcuni inseriscono ne biomasse, che sono rinnovabili ma non green quanti l'idroelettrico e l'eolico.
Ritratto di Oxygenerator
8 gennaio 2021 - 20:00
@ mariofiore Ma lei ha ragione quando afferma che sarebbe impossibile elettrificare tutto il parco auto attuale all’improvviso, ma nell’arco di 10/15 anni, si. Nel frattempo crescerà anche la percentuale dell’energia rinnovabile. Per quel che riguarda invece il costo della ricarica è relativa al fatto che è stata fatta con un contatore di 3,3 kw, in box, con costo calmierato notturno a Milano per una Nissan Leaf. Normalmente il costo con una ricarica da casa a milano con a2a si aggira sugli 8/9 € al pieno e a prezzo pieno dell’operatore, senza sconti. Ricaricarla alle colonnine, invece ha un costo superiore, perchè dipende da quali usa. Tendenzialmente parte dal doppio cioè 18 €. Certo quello che cambia è il tempo di ricarica. A casa ci vogliono 12 ore. Alle colonnine veloci solo 2 ore. Quello che non cambia è il kilometraggio che puó percorrere.
Ritratto di LanciaRules
7 gennaio 2021 - 08:57
Lancia l'hanno già uccisa romiti e cantarella, non vedo dove sia il problema. Il marchio privo di ogni ragion d'essere è DS: campato per aria e senza alcun appeal.
Ritratto di Blueyes
7 gennaio 2021 - 11:06
1
vallo a dire ai soliti noti del blog che dicono che invece DS vende tantissimo , è un marchio di prestigio e vale la pena essere salvata più che Lancia e Alfa...
Ritratto di Oxygenerator
7 gennaio 2021 - 13:35
@ Blueyes. È almeno andato a verificare i volumi di vendita dei marchi sopra citati ? Sono sicuro di no. Ds non vende tanto, ma sempre di più di alfa e di Lancia, pur essendo un marchio nato dal niente 5 anni fa, quindi senza “storia” automobilistica. In più non vende auto a 8000 €, ma nasce nelle intenzioni di psa, come brand premium. Psa le ricordo, è l’azienda che ha dato la scalata ad fca.
Ritratto di Giuliopedrali
7 gennaio 2021 - 09:17
Io mi sto sgolando dall'inizio per dire che invece il brand che avrebbe più futuro sarebbe proprio Lancia, cosa ci vuole a fare una nuova mediocre Ypsilon che poi va sempre in testa alla classifica e una nuova crossover derivata, magari farle vendere un pò anche all'estero, il pubblico femminile ed ecologista chic è ormai l'ago della bilancia appena al di sopra del low cost, basta guardare quanto vende 500 in Europa, ma questi sono talmente coxxoni che ho paura ci faranno vedere solo foto delle auto per anni come con la Tonale...
Ritratto di filgio49
7 gennaio 2021 - 18:54
Io sto aspettando la Ferrari elettrica....chissa' che motore montera', se un Broun Boveri, un Magneti Marelli o altro e quanti cilindri avra'?
Ritratto di Rav
7 gennaio 2021 - 19:12
4
A mio avviso tagliare Chrysler e Dodge non porterebbe da nessuna parte visto che tolte Jeep e Ram è il solo modo per rimanere sul mercato americano con qualcosa che non sia un mezzo professionale o un suv di alto livello. Il problema è che se fra 5/10anni un'inversione di tendenza riportasse in auge veicolo non suv (che non vuol dire comunque berline), Jeep e Ram non potrebbero permettersi di farli ma gli altri sì. Il problema di Chrysler e Dodge sono le gamme obsolete. Sempre aggiornate nel caso di Dodge, lasciate andare in casa Chrysler dove la Pacifica è un ottima monovolume ma la 300 ha fatto il suo tempo. Credo basterebbe ricarrozzare un 3008, uno Stelvio e un Levante, magari proponendo una nuova 300 su base Giulia allungata per avere una gamma Chrysler spendibile facendo diventare Dodge la versione sportiva. Per gli altri marchi, tolta Lancia che sarebbe ora di chiudere e lasciare alla memoria dei successi, non vedo troppi problemi visto che le vendite sono calate per mancanza di prodotti. Oggi tra PSA e FCA ci sono tutti i prodotti che possono essere scambiati e rimarchiati, cosa che fa VW con successo ma anche la stessa PSA che è stata capace di creare gamme articolate con poche sovrapposizioni e solo dove si vende bene. Staremo a vedere.
Ritratto di Rav
7 gennaio 2021 - 19:47
4
A mio avviso tagliare Chrysler e Dodge non porterebbe da nessuna parte visto che tolte Jeep e Ram è il solo modo per rimanere sul mercato americano con qualcosa che non sia un mezzo professionale o un suv di alto livello. Il problema è che se fra 5/10anni un'inversione di tendenza riportasse in auge veicolo non suv (che non vuol dire comunque berline), Jeep e Ram non potrebbero permettersi di farli ma gli altri sì. Il problema di Chrysler e Dodge sono le gamme obsolete. Sempre aggiornate nel caso di Dodge, lasciate andare in casa Chrysler dove la Pacifica è un ottima monovolume ma la 300 ha fatto il suo tempo. Credo basterebbe ricarrozzare un 3008, uno Stelvio e un Levante, magari proponendo una nuova 300 su base Giulia allungata per avere una gamma Chrysler spendibile facendo diventare Dodge la versione sportiva. Per gli altri marchi, tolta Lancia che sarebbe ora di chiudere e lasciare alla memoria dei successi, non vedo troppi problemi visto che le vendite sono calate per mancanza di prodotti. Oggi tra PSA e FCA ci sono tutti i prodotti che possono essere scambiati e rimarchiati, cosa che fa VW con successo ma anche la stessa PSA che è stata capace di creare gamme articolate con poche sovrapposizioni e solo dove si vende bene. Staremo a vedere.
Ritratto di Scatnpuz
8 gennaio 2021 - 06:56
I cancellerei tutti i marchi francesi.
Ritratto di MBR
8 gennaio 2021 - 14:34
Avete mai visto qualcuno che viene pagato per comprare? Già questo da la risposta che questa operazione è di fatto una acquisizione da parte di Psa di FCA che ovviamente è stata pagata in parte in contanti ed in parte in quote societarie. Il fatto che Exor sia in primo azionista non significa assolutamente che comanda perchè gli altri 3 azionisti ( PSA, Governo francese e Cinesi) hanno il 20% e sono tre soggetti solo formalmente separati. Ovvio che tutto questo interessa forse qualche tifoso incallito , non certo Agnelli & co che avevano come obiettivo proprio quello di togliersi le beghe della gestione , restando soci di capitale, con guadagni sicuri e senza dover fare il lavoro sporco. Se domani vogliono chiudere una fabbrica italiana voglio vedere Di Maio a discutere con Macron che vien già da ridere, fino ad oggi gli Agnelli, gli Elkan, i Marchionne dovevano rendere conto a sindacati, operi, etc.. domani se ne stanno in Svizzera a contarsi i soldi. E, a conferma di questo , già si parla di vendere anche Iveco. Se non conoscete le dinamiche finanziarie non fate ipotesi campate in aria, una cosa sono le quote di proprietà, altra cosa è la camera di regia dove vengono prese le decisioni strategiche di una azienda che in questo caso sono state completamente delegate ai francesi per espressa volontà dei Soci FCA. Questo non significa per forza che sia un male perchè magari la fine del monopolio della famiglia Agnelli in Italia potrebbe schiudere la porta ad investimenti nel nostro Paese da parte di altri Gruppi e come dicevano gli antichi romani ... Pecunia non nolet.
Ritratto di mariofiore
8 gennaio 2021 - 14:49
Sig. Mbr non concordo con lei. Se nessuno investe in Italia non dipende certo dagli Agnelli come certi folli vogliono far intendere. Nessuno investe in Italia in quanto: il costo dell'energia elettrica è fra i più alti del mondo La.tassazione indiretta e diretta è fra le prime 3 al mondo Le infrastrutture di tutti i tipi sono vecchie e obsolete, dalle autostrade alle linee telefoniche, etc se comparate con l'Ue. La giustizia civile e penale è la più lenta al mondo Le banche lavorano male e sono lente, pensate che i bonifici urgenti si usavano in Germania 20.anni fa e qui li fanno passare come novità. L'agenzia delle entrate emette dei verbali a volte osceni e giusto per far guadagnare premi a chi li emette. Gli italiani sono.in genere esterofili per cui meglio costruire in Francia e Germania che sono al contrario nazionalisti Lo stato italiano aiuta poco chi vuole impiantare fabbriche. La mentalità italiana considera l'imprenditore un delinquente mentre all'estero è osannato. Potrei continuare per ore a dirle i motivi per cui nessuno vuole venire a fare fabbriche in Italia.
Ritratto di MBR
8 gennaio 2021 - 18:09
Sig. Mariofiore, quello che lei scrive è ciò che ci dicono da anni per tenerci buoni, c'è del vero, certo, il problema è che non è che all'estero sia tutto rose e fiori e non lo dico perchè l'ho letto o perchè me lo hanno detto. Certo , noi abbiamo delle criticità che sono quelle che Lei ha evidenziato, ma non sono quelle che impediscono gli investimenti nel nostro Paese, basta guardarsi intorno , ormai gran parte della grande industria italiana ( chimica, siderurgia, alimentare, moda, etc..), Anche nel settore mezzi di trasporto qualcosa è in mano a capitale straniero e non credo che VW abbia investito per rimetterci o per fare un favore al popolo italiano. Fino a 20 anni fa Ford, VW ma anche altri avrebbero fatto carte false ma , a costo di lasciare i marchi lentamente sparire gli è stato risposto picche. Negli anno 80 Toyota, dovendo produrre in Europa le auto destinate ai mercati locali per questione di dazi, aveva come priorita di investire in Italia ma il cartello Agnelli & tramite le loro rapporti in politica li ha stoppati. Prodi , che non mi è mai stato simpatico ha candidamente ammesso che per lui l'offerta migliore per Alfa l'aveva fatta Ford ma lui fu costretto ( esatta parola) a vendere a Fiat. Questi sono solo alcuni esempi e potrei continuare. Non sono nato ieri purtroppo) , ho vissuto in prima persona certe vicissitudini e la cosa che mi rattrista di più è che oggi molti italiani credono a ciò che viene raccontato da chi ha molto da farsi perdonare e non lo dico come tanti per criticare gli Agnelli che sono imprenditori privati e fanno i loro interessi, non quelli degli italiani, ma perchè da italiano fiero di esserlo sono convinto che se non ci rendiamo conto che i nostri limiti attuali sono frutto degli errori del passato non ne usciremo mai. Infine mi faccia dire qualcosa su questo luogo comune che in Italia siamo esterofili in genere e in fatto di auto in particolare. In cima alle vendite nel nostro Paese ci sono da sempre almeno ai primi 4/5 posto auto del Gruppo FCA, la maggior parte delle quali, all'estero vendono poco o nulla, ovvio che se poi in un mercato che offre 1000 modelli solo 10 sono italiani e fra l'altro quasi tutti negli stessi segmenti e prodotti dallo stesso Gruppo,, nei grandi numeri i risultati sono quelli che sono. Noi Italiani magari abbiamo la tendenza a considerarci singolarmente più una Nazione ma siamo estremamente fieri del nostro Paese e di ciò che ha prodotto e produce , ovvio, dove il nostro Paese offre meno non siamo così limitati da farci imporre nulla da nessuno. Se in Germania esistesse solo il gruppo VW con il listino simile a quello attuale di FCA , avrebbe il solito 25 per cento ma forse anche meno. Non pretendo che Lei sia d'accordo con me ma mi piacerebbe vedere negli italiani meno accettazione e rassegnazione . I tedeschi non sono migliori di noi, tutt'altro, hanno solo gestito meglio i loro interessi nell'ultimo mezzo secolo.
Ritratto di mariofiore
8 gennaio 2021 - 21:25
Per Mbr la Volkswagen ha in Italia solo il finanziamento extra lusso con la .Lamborghini, che fra parentesi è stato ampiamente finanziato dalla Regione Emilia Romagna e dallo Stato Italiano. Per quanto riguarda la Ford avrebbe comprato il marchio Alfa, avrebbe pagato di più ma non avrebbe salvaguardato l'occupazione. Non fu scelta la Ford in quanto le Fiat troppo potente, ma fu scelta perché garanti l'esodo incentivato del personale e la sua conservazione in caso di mancata accettazione. Se fosse vero quello che ha detto Prodi dovrebbe essere arrestato? Non era lui il presidente dell'Iride? Come, l'offerta Ford era migliore ma non fu accettata per gli Agnelli? Frase inaccettabile. Sia moralmente che legalmente. Per la Toyota non apri in Italia in quanto come.dichiarato in vari sedi da loro dirigenti alla stampa giapponese, gli operai italiani erano troppo sindacalizzati e il.governo non offriva le stesse garanzia e incentivi di altre nazioni. Puo' vedere al riguardo la storia della fabbrica giapponese unica in Italia, trasferita in una notte all'estero per i continui scioperi degli operai.
Ritratto di MBR
9 gennaio 2021 - 09:54
Abbiamo due visioni antitetiche e non sarà certo questo blog a farcele cambiare. Teniamoci serenamente le nostre convinzioni. E' stato un piacere scambiarsi due opinioni.
Ritratto di MBR
9 gennaio 2021 - 10:21
Prodi non ha commesso alcun reato, si chiamano dinamiche politiche e in nome di un presunto "interesse nazionale" si fa di peggio tutti i giorni. Inoltre qualsiasi cosa abbia commesso ormai sarebbe penalmente prescritto e consegnato alla storia. Quella che Lei chiama situazione sindacale inaccettabile solo la conseguenza di un modo sbagliato di impostare le relazioni industriali, legate a un monopolio del settore inaccettabile in qualsiasi Paese civile. Certo che lo Stato non offriva garanzie e aiuti , e perchè doveva farlo se il suo interesse era tutelata Fiat? Ford avrebbe licenziato? Certo anche Fiat avrebbe licenziato se non avesse avuto accesso a ingenti aiuti pubblici erogati a costo zero . Si chieda perchè PSA Renault VW sono partecipate dallo Stato e Fiat è libera di fare quello che vuole in quanto il capitale è rimasto interamente privato? Non sono qui per criticare, se garantisci occupazione hai diritto a degli aiuti ma c'è modo e modo di gestirli da parte dello Stato. Un imprenditore che non guadagna fallisce e rischia di essere accusato di bancarotta , come ritengo normale che Fiat abbia ricevuto aiuti non mi scandalizzo se la Regione Emilia supporta VW con Lamborghini dato che i suoi soldi, dalla Germania li poteva portare in tutto il mondo e sta facendo un ottimo lavoro. Se domani la fabbrica di Sant'Agata fa la fine di Termini Imerese mi vedrà scrivere le stesse cose su VW. Io rispetto il suo pensiero ma mi sembra che prenda per buono senza approfondire quello che scrivono gli "avvocati difensori" di chi ha gestito la situazione nell'ultimo mezzo secolo. Io potrò anche scrivere una marea di sciocchezze ma vuoi per formazione professionale , vuoi per esperienza lavorativa vuoi per età cerco sempre di ragionare a fondo sulle cose e quello che scrivo lo scrivo non perchè l'ho letto da qualche parte ma anche per esperienza personale.
Ritratto di mariofiore
9 gennaio 2021 - 14:17
Sig. Mbr se la Renault o la Volkswagen investissero e costituissero in Italia diventerei anche loro tifoso. Come di qualsiasi altra azienda automobilistica. Per cui spero che altri vengano qui a creare fabbriche. Per il resto rispetto le sue idee e mi piace la sua maniera di esprimerle. Su Prodi non mi è mai piaciuto, però come dice lei giustamente, sono cose vecchie che all'epoca hanno portato a fare e dire delle cose la cui completa realtà forse non scopriremo mai.
Ritratto di mariofiore
8 gennaio 2021 - 14:52
Sig. Mbr concludo ricordandole che comanda chi ha i soldi, non chi sta al comando. Le aziende non sono navi, ma sono strutture fatte da chi ha soldi per fare altri soldi e sono i soldi che comandano. I cinesi hanno già comunicato che vendono a vanno via. Gli Agnelli hanno la presidenza del gruppo. Se vogliono comprarlo tutto, hanno i soldi per farlo.
Ritratto di MBR
8 gennaio 2021 - 19:09
Che abbiano i soldi non c'è dubbio, pensare che vogliano comprare è fantasia, loro investiranno in altri settori e soprattutto all'estero e non ci vedo nulla di male. A me da Italiano interessa l'Italia, non la ricchezza ed il potere di una famiglia. Ma poi anche se comprassero il 100% cosa cambia , a loro interessano gli utili e con la testa sono all'estero da un pezzo.
Ritratto di Alex1111
8 gennaio 2021 - 15:29
1
Spariscono quelli italiani è ovvio. Comunque macchine (italiane) diventate francesi io non le compro più. Sembra di essere diventati una colonia della g Francia
Ritratto di Giuliopedrali
8 gennaio 2021 - 16:11
Tutte ste ciance e intanto questi megaidiotoni di PSA - FCA sopprimono Lancia che secondo me è l'unico marchio tra quelli in pericolo che con un minimo di investimento potrebbe non dico far concorrenza ai tedeschi ma andare bene, cioè la Ypsilon vende tanto ma diventa vecchia, basterebbe creare il nuovo modello e affiancarle una crossover, il pubblico femminile e chic o semi ecologista è in stra crescita e l'unico altro marchio femminile al mondo è MINI, invece con Alfa, Maserati o DS ci ritroveremo tra 10 anni a fare gli stessi identici discorsi, cioè possono essere auto vere ma ormai pochissimi sempre meno penseranno di acquistarle, perchè sono troppi anni che uno magari acquista Audi o cosa, mentre con le donne...
Ritratto di Claudio Little White Fish
9 gennaio 2021 - 08:30
Se lasceranno morire del tutto la Lancia, io nel mio piccolo diverrò un oppositore del gruppo Stellantis. Non solo non comprerò mai più Fiat o Peugeot o Citroen, ma sconsiglierò chiunque conosco dal farlo (sono in pensione da poco, e avendo lavorato per più di 30 anni nell'automotive, spesso amici e conoscenti mi chiedono consigli...). È semplicemente demenziale aver ridotto l'Alfa a soli due modelli, e la Lancia a uno... Chiunque avrebbe saputo gestire meglio questi due marchi che tutto il mondo ci ha invidiato! Indignatevi, è una vergogna!
Ritratto di mariofiore
9 gennaio 2021 - 17:36
Anche per me il marchio Lancia è da rilanciare nella maniera più assoluta. È legata a tanti miei ricordi. Ho avuto la Lancia Y, la Delta, la K, la Thesis. Ognuna è stata un ottima auto per me. La chiusura di quel marchio sarebbe per me scandalosa.
Ritratto di Zucchini
9 gennaio 2021 - 11:46
Un gruppo veramente osceno... In tutto..
Ritratto di Gabriele 1989
9 gennaio 2021 - 17:17
Sono del parere che i modelli Abarth e Ds dovrebbero rientrare all'interno dei marchi Fiat e Citroen. Darei poi a Lancia la possibilità di non chiudere utilizzando le tecnologie e piattaforme degli altri marchi per rimpolpare la gamma. Non credo che Lancia abbia una storia meno gloriosa di Alfa Romeo, anzi. Per quanto riguarda Chrysler e Dodge sono d'accordo. Per quanto riguarda Opel farei dei tagli in quanto non mi sembra un marchio di particolare interesse.

PREZZI CARBURANTI

SCOPRI I PREZZI DEI DISTRIBUTORI VICINI A TE
Prezzi medi in Italia
Rilevazione di lunedì 05 maggio
Le notifiche push sono disabilitate in questo browser