TAVERES DICE NO - Non ci sarà alcuna fusione tra Stellantis e il gruppo Renault. A ribadirlo è il ceo del gruppo Carlos Tavares (nella foto qui sopra), che durante una conferenza stampa nello stabilimento di Peugeot a Sochaux ha definito “pure congetture” le notizie filtrate negli ultimi giorni secondo le quali le due aziende stavano lavorando per trovare un accordo (ne avevamo scritto qui). Sull’altro versante, quello di Renault, il ceo Luca de Meo ha rifiutato di commentare, bollando il tutto come semplici “voci”. I giornalisti hanno anche incalzato il manager portoghese riguardo un suo possibile addio nel 2026 (qui la notizia), quando scadrà il suo contratto: “Avrò 68 anni, un’età ragionevole per andare in pensione”, ha commentato Tavares.
MALE COMUNE - Le ipotesi su una fusione tra i due gruppi nascono dalle difficoltà che sta vivendo l’industria automobilistica e in particolare Stellantis, che da marzo ha visto crollare le sue azione di oltre il 55%, riducendo di 47 miliardi di euro il valore dell’azienda. A inizio settimana Stellantis ha rivisto al ribasso i suoi obiettivi per il 2024, stimando il margine operativo tra il 5,5 e il 7%, rispetto a un valore intorno al 10% previsto in precedenza. Nonostante tali difficoltà, il gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA non intende retrocedere riguardo al piano a lungo termine Dare Forward 2030. I motivi principali delle difficoltà attuali sono da ricercare nel mercato statunitense, dove il gruppo ha problemi a smaltire le scorte e si registra un netto calo delle vendite e dei profitti. “Stellantis non è l’unica a essere in difficoltà, non è isolata nell’industria automobilistica. Lo sono anche Volkswagen, BMW, Mercedes e probabilmente non è finita qui”, ha sottolineato Tavares.