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Tesla: consegne in aumento, ma investitori delusi

04 gennaio 2019

La Tesla nel 2018 ha consegnato 245.000 auto, ma il titolo in borsa scende. Perché?

Tesla: consegne in aumento, ma investitori delusi

245 MILA AUTO - L’ultimo trimestre 2018 della Tesla, l’azienda americana specializzata in auto elettriche, si chiude con un record di consegne. Stando ai dati diffusi dalla società americana guidata da Elon Musk, nel quarto trimestre sono state consegnate 90.700 auto, un dato superiore dell'8% rispetto all'ultimo trimestre del 2017 ma comunque inferiore rispetto a quanto ipotizzato dagli analisti che avevano previsto 92.000 auto. La Tesla ha consegnato 63.150 Model 3, 13.500 Model S e 14.050 Model X. Nel 2018 le consegne totali sono state di 245.240 unità (di cui 145.846 Model 3, e 99.394 Model S e Model X), contro le 101.312 del 2017, dunque un risultato notevole.

LA BORSA NON GRADISCE - Negli ultimi mesi la Tesla ha cercato di consegnare negli Usa più vetture possibile, invogliando così i clienti ad approfittare dei bonus statali. Da 1 gennaio 2019, infatti, gli incentivi scendono da 7.500 a 3.750 dollari. La Tesla, alla luce di queste nuove disposizioni governative, ha deciso di abbassare di 2.000 dollari il prezzo di listino di tutti e tre i suoi modelli. Un taglio che non deve essere piaciuto a Wall Street; il titolo del produttore di auto elettriche ha ceduto l’8,5% dall’inizio del 2019 ad oggi. Sul calo del valore in borsa pesano anche gli storici problemi della Tesla, l’indebitamento consistente e l'incapacità di generare utili. Su quest'ultimo fronte, nel terzo trimestre del 2018 la Tesla ha registrato un utile di 312 milioni di dollari, quindi dovrebbe essere sulla strada giusta, dopo 15 anni di bilanci in rosso.

LA MODEL 3 FUORI DAGLI USA - Le consegne in Europa e Cina della Model 3 inizieranno nel febbraio del 2019. Questo dovrebbe dare una forte spinta alle vendite per l’anno in corso, visto che il prezzo di questo modello è più contenuto rispetto alle sorelle maggiori Model S e X. Per esempio, in Italia i prezzi partono da 60.580 euro per la versione Long Range, fino ad arrivare a 71.680 euro per la Performance (qui per saperne di più).



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Ritratto di Zot27
4 gennaio 2019 - 15:14
Verso fine mese, quando ci sarà la trimestrale, e verranno diramati profitti maggiori rispetto alla precedente, il mercato risponderà diversamente. Vorrei segnalare che il Nasdaq in generale ha perso molto di più negli ultimi tempi, quindi la differenza relativa deve essere valutata in modo opportuno
Ritratto di Giuliopedrali
4 gennaio 2019 - 15:42
Primo: si parla più di Tesla nel bene e nel male che di chiunque altro. Cioè i giovani più attratti da smartphone e altro e poco dalle auto la Tesla la sentono e la conoscono delle altre sanno solo che una Mercedes costa più di una Fiat...
Ritratto di Giuliopedrali
4 gennaio 2019 - 15:44
Secondo avete sentito parlare del fenomeno del ICEing ? Cioè negli USA parcheggiare un pick-up obsoleto al posto di ricarica supercharger di una Tesla (anche perché non puoi permettertela) dice tutto sul futuro.
Ritratto di treassi
4 gennaio 2019 - 15:51
Piu semplicemente il titolo era gonfiato e visto che i mercati sono in calo, molti hanno preferito lucrare bene bene...
Ritratto di Woldemort
4 gennaio 2019 - 15:56
Vedrai qua in Italia,già parcheggiamo in doppia fila,sulle aiuole e nei posti per disabili,figurati se ci faremo scrupoli di parcheggiare sugli stalli per le elettriche,giá mi pregusto le succulente immagini di elettriche alla spasmodica ricerca di colonnine ma tutte occupate da smart,pande o furgoni di vario tipo con l’inevitabile arresto dell’auto senza più energia,che ridere,altro che iceing,americani dilettanti,venite qui ed imparate......
Ritratto di Giuliopedrali
4 gennaio 2019 - 16:14
Da noi ci vorranno i cavi delle ricariche lunghi almeno 15 metri...
Ritratto di zero
4 gennaio 2019 - 18:17
Giulio, scusami... Continui sempre a scrivere questa cosa secondo cui i giovani conoscerebbero e vorrebbero solo Tesla. Io non so se sia così o meno, ma so di che auto parlano tutti i quindici-sedicenni che sento discutere e chiaccherare: quando non parlano di sport, di ragazze, di informatica e tecnologia e parlano di auto, queste auto sono sempre le stesse e i loro sogni sono popolati sempre dei soliti marchi e modelli. Anzi, ultimamente se ne sono aggiunti pure alcuni altri, ma sono sempre macchine col tradizionalissimo motore a benzina che quelli come te danno già per estinto. Proprio oggi ho domandato a mio nipote ad un suo compagno di classe cosa sapessero della Tesla: uno non l'aveva mai sentita nominare, l'altro la conosceva ma mi ha saputo solo dirmi di "credere" che fosse un costruttore di auto elettriche. Insomma, tutti questi occhi lucidi e questa epifanica attesa per Tesla e le sue novità io continuo a non notarla se non nelle tue parole. Ovviamente, sarò stato sfortunato io:n io sono sempre sfortunato n queste cose.
Ritratto di Giuliopedrali
4 gennaio 2019 - 19:17
Mettiamola così, tra i giovani un 20%, per dire, se ne intende e parlano di Alfa, BMW anzi anche di auto d'epoca ecc, ma il restante 80% che non se ne intende, cioè sa molto di nuove tecnologie, molte donne anche, conoscono solo la Tesla o poco più, anche perché appare in qualunque sito a proposito di qualunque argomento, come mia nonna riconosceva solo la 500. Però alla fine l'auto la compreranno ben di più di quel 20%...
Ritratto di zero
5 gennaio 2019 - 08:12
Boh... Non lo so. Io non sono in grado di fornire percentuali così certe. Continuo a non credere nel prossimo boom dell'elettrico: crescerà, ma non fino al punto da potersi sostituire al termico. E tutte le principali previsioni vanno in questa direzione. Secondo gli analisti, ancora nel 2028 solo il 15% del prodotto sarà elettrico totale e, secondo le previsioni PIÙ OTTIMISTICHE, nel 2040 l'elettrico si attesterà ancora intorno al 50% dell'immatricolato, raggiungendo un punto di equilibrio abbastanza stabile con i motori a combustione interna. Tutto questo, tra laltro, sempre tenendo conto del futuro progresso dei pacchi batterie, con l'evoluzione delle batterie da quelle attuali con elettrolito liquido a quelle con elettrolito solido, evoluzione assolutamente necessaria per rendere l'elettrico minimamente fruibile senza doversi fermare a ricaricare ogni 150-300 km pacchi batterie che pesano 400-500 chili. Per non parlare della opinione personale di alcuni tecnici come quell'Achleitner che ha progettato tutte le ultime 911 e che ha gestito pure la sua ibridizzazione: per lui, i motori a combustione interna continueranno sempre ad avere il loro spazio. Opinione personale, la sua, ma che non è affatto isolata nell'industria dell'auto.
Ritratto di Giuliopedrali
5 gennaio 2019 - 12:36
Il punto è che tutte queste nuove generazioni vedono solo Tesla e nuova mobilità perché leggono di queste anche nei siti non automobilistici che guardano loro, poi ci sono anche gli appassionati, ma quanti sono...
Ritratto di v8sound
5 gennaio 2019 - 13:35
E quanti di loro si possono permettere un'auto da 40k euro in su? Anche tu sogni ma giri con ben altro, con tutto il rispetto parlando.
Ritratto di Giuliopedrali
5 gennaio 2019 - 14:52
Si ma questi come sono nativi digitali tra poco sono automobilisti che già hanno sentito parlare solo di new technologies, quindi l'auto a carbone la considerano solo finché non potranno prendersene una elettrica.
Ritratto di Zot27
5 gennaio 2019 - 13:07
Il fatto è anche che quali costruttori potranno permettersi di investire ancora sull'endotermico quando varie nazioni ne precluderanno le vendite già molto prima del 2040 ?
Ritratto di Gwent
4 gennaio 2019 - 16:55
2
Tesla è il futuro. Rappresenta lo stato dell'arte delle elettriche. Però devono migliorare parecchio su qualità e finiture e affidabilità perché ho letto da più parti che non è certo ben messa sotto quel punto di vista il che è anche strano visto che un powertrain elettrico dovrebbe godere di affidabilità totale vista la molto maggiore semplicità costruttiva. Un saluto. Gwent.
Ritratto di NeroneLanzi
4 gennaio 2019 - 17:27
Per quanto riguarda l’affidabilita Ci sono alcuni aspetti che sono purtroppo indipendenti dal tipo di powertrain. I metodi costruttivi ad esempio. Testa è ancora molto giovane da questo punto di vista ed è appena passata con la 3 da una produzione a bassa-media capacità ad una di volume. La cosa richiede un cambio di metodi. In una fase iniziale di questo tipo è abbastanza normale incontrare delle difficoltà che si ripercuotono sulla produzione. Un altro aspetto è l’elettronica. Puoi anche avere poco materiale d’usura e poche parti meccaniche in movimento, ma quando il software di bordo ti va in crash e di botto ti si spengono schermo centrale, cruscotto digitale, l’autopilot e ti cambiano i settaggi di sterzo e sospensioni, se sotto hai un motore elettrico o uno termico cambia poco.
Ritratto di Zot27
4 gennaio 2019 - 17:29
Le ricordo che Tesla soffre, a livello di statistiche affidabilità, di tante segnalazioni fakes per screditarla, complete di numero di telaio fasullo !! E` stato anche identificato un australiano colpevole di tante di esse
Ritratto di Giuliopedrali
4 gennaio 2019 - 19:20
La Tesla o concorrenti cinesi sono il futuro semplicemente non perché siano migliori ma perché da una BMW uno può passare ad una Tesla, ma l'inverso...
Ritratto di Zot27
4 gennaio 2019 - 19:39
Da statistiche risulta che un quinto dei nuovi acquirenti Tesla che fanno permuta lasciano una Bmw
Ritratto di zero
5 gennaio 2019 - 08:20
Beh... Non c'è nulka di strano né di così sensazionale: in entrambi i casi si parla di fasce di prezzo premium (anche se, in realtà, poi Tesla di premium ha solo il prezzo) e quindi è ovvio che se cinque sono gli acquirenti di Tesla, almeno 1 verrà da un marchio premium e che anche gli altri 4 verranno da altri marchi premium. Molto difficile che uno dia in permuta una Polo per comprarsi una Tesla...
Ritratto di Giuliopedrali
5 gennaio 2019 - 12:38
Ma dai è stra ovvio che anche a parità di livello di auto, si passerà dal termico all'elettrico, non viceversa, tutto là.
Ritratto di Zot27
5 gennaio 2019 - 13:10
Beh, ci sarà una % che proverrà da classi inferiori attirata dall'economicità e dall'affidabilità dell'ev
Ritratto di schizzo650
4 gennaio 2019 - 19:18
1
In norvegia patria del brent hanno migliorato l'aria grazie all'elettrico, noi l'abbiamo peggiorata grazie ai suv trattori nafta questa è la differenza tra un popolo intelligente ed uno che raglia, stessa cosa su queste chatt si sentono tanti ragli ma a me sembrano solo particolato e ossidi di azoto che si muovono tra un neurone e l'altro
Ritratto di zero
5 gennaio 2019 - 08:15
Sarà pure come dici, ma sta di fatto che proprio nei paesi in cui l'elettrico è cresciuto maggiormente, è aumentata in modo preoccupante pure la produzione di CO2. Qualcosa non è andato per il verso giusto, dunque.
Ritratto di v8sound
5 gennaio 2019 - 10:27
No, le cose sono proprio andate per il verso in cui dovevano andare, solo che i fan boy dell'EV non riescono a capirlo.
Ritratto di Zot27
5 gennaio 2019 - 13:14
I detrattori hanno i paraocchi allora
Ritratto di Zot27
5 gennaio 2019 - 13:13
La quantità di co2 non si misura a zone. La sua produzione è aumentata causa i paesi emergenti, tipo Cina e India, nei quali c'è stato un certo boom di vendite soprattutto un annetto fa
Ritratto di v8sound
5 gennaio 2019 - 13:24
Non ti rispondo neanche nel merito, tanto non capiresti. Piuttosto fai il taxista o il rappresentante delle batterie?
Ritratto di NeroneLanzi
6 gennaio 2019 - 11:03
Perdonami Schizzo, potresti ricordarmi quale è la percentuale di energia elettrica prodotta da rinnovabili, quale il debito pubblico e quale il reddito medio della Norvegia e quali gli stessi valori per l’Italia?
Ritratto di Zot27
6 gennaio 2019 - 22:18
Intanto mi permetto di scrivere io una cosa: la Norvegia ha un fondo sovrano (grazie al greggio) quasi quanto il debito italiano, e fra qualche anno gradualmente senza problemi azzereranno l'estrazione di fossile tanto stanno investendo nel rinnovabile forse solo solo con gli interessi del suddetto
Ritratto di NeroneLanzi
12 gennaio 2019 - 16:59
Appunto. Con queste premesse si capisce cosa è che gli ha consentito di diffondere in questo modo l'elettrico (ad avere fondi illimitati l'avremmo fatto anche noi senza problema). Ad ogni modo no, non stanno pianificando di ridurre la velocità di estrazione per sostituirla col rinnovabile. Proprio perchè la loro fonte di produzione energetica non è il fossile, da sempre. Il fossile è destinato quasi unicamente all'esportazione
Ritratto di Giuliopedrali
5 gennaio 2019 - 12:38
Prova a pensare alla moda...
Ritratto di v8sound
5 gennaio 2019 - 13:25
Quale moda, quella dei risvoltini sopra le caviglie? Ridicola come gran parte dei tuoi commenti.
Ritratto di Giuliopedrali
5 gennaio 2019 - 14:54
Be è un po' come amare la TV in bianco e nero quando esce quella a colori, cioè alla fine tutti si adeguano.
Ritratto di v8sound
5 gennaio 2019 - 15:13
Il paragone è del tutto strampalato.
Ritratto di v8sound
5 gennaio 2019 - 15:18
Uno corretto potrebbe essere: con l'uscita dell' i-watch sono spariti gli orologi meccanici? No, anzi.
Ritratto di Clementina Milingo
6 gennaio 2019 - 08:32
non sono spariti ma quasi. Attualmente l'Apple watch vende più di tutti i produttori di orologi svizzeri messi assieme. Diciamo che è una questione di tempo: gli orologi meccanici faranno la fine delle fotocamere a film con l'introduzione del digitale: roba per 4 nostalgici.
Ritratto di v8sound
6 gennaio 2019 - 13:56
Anche il paragone con le fotocamere è poco azzeccato, detto ciò e tornando agli orologi, per quanto mi riguarda, preferisco comunque il Rolex Daytona...
Ritratto di Clementina Milingo
6 gennaio 2019 - 17:25
anche questa affermazione lascia il tempo che trova. Tutti vorrebbero il Rolex, ma pochissimi possono permetterselo quindi la quota di mercato del Rolex nell'orologeria è uno 0,%, irrilevante, totalmente irrilevante.
Ritratto di v8sound
6 gennaio 2019 - 17:46
Certamente, infatti è il costo proibitivo "ai più" che fà da discriminante, non il fatto di essere un orologio, seppur avanzato, ma comunque meccanico. Le fotocamere a film di un certo livello costavano di più (rapportando il potere d'acquisto) delle digitali odierne, erano più ingombranti ed avevano tutta una serie di limiti che le digitali hanno superato in poco tempo. Ma una fotocamera non rappresenta alcuno status, se la vogliamo mettere su questo piano, non fà alcuna moda, è semplicemente il progresso. Discorso diverso per gli orologi: un Rolex Daytona fà sempre la sua figura, di fatto è un gioiello che nessun orologio tecnologico può eguagliare. Parere personale, ovviamente.
Ritratto di Clementina Milingo
6 gennaio 2019 - 20:45
che le analogiche costassero di più delle digitali te lo sei sognato la notte, è sempre stato vero l'opposto. Idem per il Rolex, è solo un marchio e materiali/finiture di pregio , se facesse orologi non meccanici ma altrettanto costosi sarebbe uguale, non è il fatto di esser meccanici che li rende desiderabili, è il logo che portano. Infatti gli Apple Watch in oro che costavano come un daytona sono stati venduti in numeri graziosi
Ritratto di v8sound
6 gennaio 2019 - 21:39
"Le fotocamere a film di un CERTO LIVELLO costavano di più (rapportando il potere d'acquisto) delle digitali odierne....." Ovvio che non stò parlando di fotocamere che trovavi nel detersivo. Rolex Daytona è in vendita e vende da una quarantina d'anni, questa è la differenza.
Ritratto di v8sound
6 gennaio 2019 - 21:43
Intendevo, perchè mi pare non ti sia chiaro, che Rolex per continuare a vendere e di essere desiderato, non ha bisogno di lanciare il suo i-Wacht. Ovvero, non è che pur non essendo "tecnologici" nessuno se li fila... al contrario.
Ritratto di Clementina Milingo
7 gennaio 2019 - 10:58
no, costano di più le digitali, paragona il costo delle delle reflex digitali di oggi con quelle analogiche di ieri. Non ci vuole molto: la base è la stessa: chassis, pentaprisma, otturatore, specchio 45°. solo che nelle analogiche dovevi aggiungere solo il sistema di trascinamento pellicola, mentre nelle digitali devi aggiungere un bel po' di roba tra cui il sensore CMOS che non costa poco relativamente al totale. Il Rolex vende esclusivamente per lo stesso motivo per cui si vendono i gioielli: è un orpello che denota uno status sociale. non si compra perché piace, anzi è brutto e pure cafone, meglio un IWC, un Movado, un Ulysse Nardin ecc a questo punto.
Ritratto di Geol Mattia
6 gennaio 2019 - 17:55
Per inciso, Cara Sapientona, la sola Rolex nel 2017 ha fatturato 5 miliardi di franchi svizzeri (fonte sole 24 ore) .... totalmente irrilevante???
Ritratto di Clementina Milingo
6 gennaio 2019 - 20:38
ok 5 miliardi di franchi svizzeri, per quanti orologi venduti? poche migliaia? siamo in 7 miliardi su questo pianeta, solo una persona su svariate decine di migliaia ha un rolex, quindi è un prodotto che interessa a quasi nessuno visto che milioni invece comprano swatch o apple watch. é un dato oggettivo: gli orologi elettronici hanno il 99% del mercato.
Ritratto di Zot27
6 gennaio 2019 - 22:23
Comunque l'industria dell'orologio svizzero ha subito una contrazione di circa il 12%, e questo nonostante gli smartwatch non hanno ancora sfondato a livello mondiale (probabilmente a causa della scarsa autonomia di quello Apple) come invece cominciano a fare le fitband o wristband
Ritratto di Farinel 76
5 gennaio 2019 - 18:55
Passata questa pseudo moda delle elettriche tra qualche anno nessuno parlera' piu' di tesla
Ritratto di Clementina Milingo
6 gennaio 2019 - 08:33
un po' come "passata la moda del SUV...." vero?
Ritratto di verdebiancorosso
5 gennaio 2019 - 22:05
e peggio andranno in futuro vendano quello che vendano. Le elettriche pure avranno nel loro successo il motivo della loro fine. Una nazione del Nord ha dovuto limitare le vendite fino ad adeguare la rete di ricarica e su questo nodo ci sbatteranno il grugno. Si, vero, poco a poco ci saranno migliori batterie e ricariche più veloci, ma a costi elevati e che pagheranno i compratori...ergo, prima che l'usuario medio possa trovare convenienza passeranno decenni e fino ad allora l'elettrico rimarrà di nicchia. Bene ha fatto Trump a rifiutare regole internazionali che obbligherebbero l'industria a sprecare cifre enormi per compiacere governi che vedono nell'auto il solo inquinante. L'unica alternativa viabile è la gassificazione del parco auto mondiale
Ritratto di Pasquale Cafiero
6 gennaio 2019 - 09:26
Date tempo al tempo le colonnine tra qualche anno li troveremo anche in cucina e Camera da letto ormai è chiaro anche ai bambini che il motore a scoppio con i suoi 400.000 componenti è ormai finito
Ritratto di v8sound
6 gennaio 2019 - 13:57
Tra qualche anno tipo?
Ritratto di Giuliopedrali
6 gennaio 2019 - 10:25
Io ci metterei soprattutto la moda, cioè a questo punto prendere un auto tradizionale sembrerà di prendere solo mezza auto, non sarà più veramente un auto. È un fenomeno psicologico.
Ritratto di v8sound
6 gennaio 2019 - 13:58
Quindi chi comprerà Ferrari, Lambo, Mercedes AMG, ecc. si dovrà prendere l'altra mezza... o come funziona?
Ritratto di schizzo650
6 gennaio 2019 - 17:35
1
Qualcuno pensava di poter produrre motori a gasolio per altri ventanni, ma questo non è possibile, ormai non conviene più per ovvi motivi, primo l'avvento delle normative più stringenti sulle emissioni e poi i costi per adeguare questi trattori sono ormai fuori controllo tanto che alle case rimane poco per ogni auto a nafta prodotta, mentre Tesla ha grandi margini di guadagno, ovvio che chi vuol rimanere sul mercato deve convertirsi all'elettrico altrimenti farà la fine di FCA che è rimasta al palo per anni ed ora con pochi soldi in cassa non riesce a produrre un auto elettrica mentre gli altri ne hanno diverse, meditate gente la tecnologia corre, basta vedere i telefonini e le auto diventeranno sempre più connesse e complicate, lasciate ogni speranza o voi refrattari e amanti dei trattori landini testa calda il mondo va avanti anche senza di voi
Ritratto di Geol Mattia
6 gennaio 2019 - 17:44
I commenti di Clementina Milingo sono spesso al limite dell'idiozia, e con l'arroganza di chi crede di avere la verità in tasca. Faccio presente che il mondo dell'alta orologeria fattura migliardi di euro e da anni sono in continuo aumento ed inoltre che le quotazioni degli orologi d'epoca di alta gamma sono in forte incremento. Con ogni probabilità, la tua Tesla, quando proverai a rivenderla varrà meno di un Patek Nautilus in acciaio ....
Ritratto di NeroneLanzi
6 gennaio 2019 - 21:04
Beh, lei fa il suo lavoro. Non in tutti i casi è un lavoro semplice.
Ritratto di Clementina Milingo
7 gennaio 2019 - 11:01
Mattia, a differenza tua io lavoro (con successo) nel marketing, quindi qualunque idiozia tu dica è volutamente colpa mia. Ne sono conscia e me ne vanto.
Ritratto di Geol Mattia
6 gennaio 2019 - 17:56
Per inciso, Cara, la sola Rolex nel 2017 ha fatturato 5 miliardi di franchi svizzeri (fonte sole 24 ore) .... totalmente irrilevante???
Ritratto di q8
6 gennaio 2019 - 20:08
Tesla = Rolex Serie 1 = iwatch
Ritratto di Rikolas
8 gennaio 2019 - 09:58
Tesla è solo una montatura, una bufala colossale. Elon Musk è solo un venditore di "fumo", un ciarlatano affabulatore di folle che si sta arricchendo tramite ingenti investimenti statali ricevuti dal governo americano, soldi questi appartenenti al popolo che ha ben altri problemi a cui far fronte. La bolla finanziaria sta per esplodere: il titolo crolla in borsa, i profitti per gli azionsiti latitano, ma lui (Musk) è sempre più ricco, pronto a far perdere le sue tracce in qualche paradiso fiscale insieme al suo immenso patrimonio personale, i segnali ci sono tutti, basta solo stare attenti seguendo bene le dinamiche di mercato. Quest'uomo ha messo in moto una vera e propria "macchina della propaganda" senza precedenti nella storia, in tutti questi anni ha cercato di convincere governi e opinione pubblica che l'auto elettrica rappresenta il futuro della mobilità, che i suoi "fantascientifici" razzi spaziali sono il futuro della ricerca aerospaziale, che i suoi prodotti tecnoligici sono il desiderio di ogni uomo, nulla di più falso. Questo cialtrone sta vendendo a caro prezzo tecnolgie VECCHIE, superate, che lui ha sapientemente rispolverato a mero scopo di lucro. Ha sfruttato ingenti quantitiativi di incentivi statali per ogni sua ricerca, senza aver inventato NULLA di nuovo, agendo solo sulla propoganda di massa. E' un chiaro esempio di quanto siamo suggestionabili, in balia delle mode e di questi "influencer" dediti solo al guadagno facile, dei veri professionsiti della truffa.