La linea aggressiva, l'assetto ribassato e un potente motore 1.4 turbo cambiano carattere alla vettura italiana. Da migliorare il cambio.
Elegante e con tocchi di sportività, ha un brillante turbodiesel e finiture ben curate. Ma con gli optional il prezzo sale alle stelle.
Il piccolo 1.2 soffre un po' in ripresa, ma non "beve" molto e quando va a gas è più "pulito" e fa spendere davvero poco
Elegante e ben rifinita, ha però un motore 1.3 Multijet che si fa sentire troppo e spinge poco ai bassi regimi. Niente male, però, i consumi.
Va bena sia su strada che sullo sterrato grazie alla trazione integrale "intelligente" che trasferisce più coppia all'assale con meno aderenza. Il due litri turbodiesel ha un temperamento sportivo, grazie alla poderosa coppia. In più consuma davvero poco.
Costruita come si deve, è garantita sette anni. A parità di dotazione costa meno delle rivali. È comoda, ma certamente non gradisce una guida sportiva.
Ben più slanciata e leggera del modello precedente, è diventata anche molto più piacevole da guidare; però ha perso capacità di carico.
Migliorata nella qualità, ora vicina a quella delle rivali tedesche, offre anche più spazio e comfort rispetto alla serie precedente. Scarsa la visibilità posteriore.
Il potente 1.4 sovralimentato è molto vivace: pare di avere sotto il cofano un motore di alta cilindrata. Stupisce, però, l’assenza degli airbag laterali nella dotazione di serie.
Svicola bene nel traffico e non teme fango e neve. Ma il cambio automatico è davvero “lento” e la dotazione migliorabile.