Fiat Bravo 1.6 Multijet 16V 120 CV Easy DPF

serie 2 (198) in produzione dal 2010 al 2015

Pubblicato il 10 marzo 2014

Listino prezzi Fiat Bravo non disponibile

Qualità prezzo
4
Dotazione
4
Posizione di guida
4
Cruscotto
4
Visibilità
2
Confort
4
Motore
5
Ripresa
4
Cambio
4
Frenata
4
Sterzo
4
Tenuta strada
5
Media:
4
Perché l'ho comprata o provata
Dovendo lavorare lontano da casa, mi serviva un auto “ben piantata a terra” dal prezzo e chilometraggio abbordabile, che mi permettesse di affrontare qualunque tipo di percorso senza patemi d’animo, sia in fatto di prestazioni, sia di consumi. Ho pensato inizialmente ad una utilitaria nuova, per poi orientarmi su una media usata con pochi chilometri. Da sempre fan delle auto tedesche, dopo accurate valutazioni, la scelta alla fine è caduta su una Bravo 1.6 mjet Easy 120 cv, fresca di sei mesi, portata a casa al prezzo di listino di una panda 1.3 mjet nuova. L’allestimento di cui era dotata l’auto è l’Easy, quello intermedio, a cui sono stati aggiunti i cerchi in lega da 17 pollici, il clima automatico bizona e il cruise control.
Gli interni
Nonostante il mio non sia prettamente l’allestimento più corsaiolo, gli interni appaiono fin da subito piuttosto sportiveggianti. Grintosa la plancia, con i due grandi strumenti binoculari del cruscotto, la fascia centrale ad effetto carbonio in contrasto e i profili cromati sparsi qua e là, che regalano quel tocco di eleganza in più che non guasta. L’abitacolo è pieno di utili portaoggetti, specie nel tunnel centrale, dove è presente un bel vano refrigerato per le bottigliette. Veramente buono l’impianto radio, composto da sei casse, peccato sia un po’ vecchiotto come progettazione e non possieda la porta usb. Abbastanza potente il clima bizona, i cui comandi sono però troppo in basso e le prime volte costringono a distogliere lo sguardo dalla guida per individuarli. Cambio e volante sono rivestiti in morbida pelle traforata; quest’ultimo, regolabile in altezza, è piccolo e ben sagomato e ha i comandi della radio. Grande e profondo il cassettino, con l’apertura frenata, accoglie comodamente i documenti dell’auto e molto di più. I sedili, realizzati in tessuto spesso e resistente, sono rigidi, ma comodi e hanno i fianchetti pronunciati, utili nelle curve affrontate con un po’ di brio; unico difetto: nell’allestimento Easy non possiedono la regolazione lombare. Dietro ci si accomoda su un bel divanetto dalla seduta un po’ infossata che può accogliere teoricamente 3 persone, ma che in realtà è sagomato per 2, in compenso però è abbattibile separatamente. Il bagagliaio è ampio e di forma regolare, ma ha la soglia di carico piuttosto alta. Gli interni appagano sicuramente l’occhio, un po’ meno il tatto. Le plastiche utilizzate sono morbide nella parte alta della plancia, rigide e decisamente sotto tono quelle del tunnel e della parte bassa delle portiere: perlomeno sembrano robuste e sono montate come si deve. Il difetto più importante degli interni tuttavia è sicuramente la visibilità, limitata sia dai larghi montanti davanti e dietro, sia dal lunotto piccolo e inclinato: indispensabili in manovra i sensori di parcheggio (di serie).
Alla guida
Il motore è sicuramente la caratteristica migliore di quest’auto. E’ un diesel corposo e vigoroso e non ha nessun problema a smuovere i 1300 kg di peso della Bravo: entra in coppia dai 1500 giri in su con una bella botta sulla schiena e spinge forte fino a 4000, complici anche i valori di coppia e potenza superiori ai rivali di pari cilindrata. Le prime volte, l’impressione che si ha è di avere un propulsore ben più grosso sotto il cofano. Ciliegina sulla torta, tenendo conto che si tratta di un diesel, ha anche un rombo niente male. Il cambio a 6 marce è piuttosto morbido, ma dagli innesti precisi. Brutali i freni, composti da 4 dischi, di cui gli anteriori autoventilanti: sono potenti e pronti in ogni situazione, ma veramente poco modulabili: nell’uso normale bisogna avere un piede molto leggero, all’inizio infatti ci si trova a frenare con decisione quando in realtà si voleva solo rallentare un po’. Nella norma invece la loro resistenza alla fatica. In città la macchina è comoda, ha sospensioni piuttosto rigide, ma con un occhio al confort: le buche non sono un problema per la schiena. L’abitacolo è ben insonorizzato, e il servosterzo elettrico dualdrive non affatica nelle manovre. L’auto ha dimensioni non troppo eccessive, ma la scarsa visibilità non è certo di aiuto nelle manovre e nelle curve strette. Fuori città il comportamento è vivace, e si ha l’impressione di guidare un’auto tutta d’un pezzo. Con il motore pronto i sorpassi non sono un problema. Lo sterzo preciso, e l’assetto relativamente rigido permettono di divertirsi tra le curve, anche se è sempre presente un leggero sottosterzo. L’esp di serie è sempre di vedetta, ma non essendo io un amante particolare della guida corsaiola, non gli ho mai dato l’occasione di intervenire. In autostrada si viaggia comodi e sicuri. Con il cruise control attivo ci si può permettere, traffico permettendo, una comoda guida in souplesse. A 130 km/h in sesta marcia il motore lavora a circa 2300 giri e non si fa sentire troppo, peccato però per il rumore dovuto ai fruscii aerodinamici generati dagli specchietti e quello dovuto al rotolamento delle gomme. In compenso l’auto è molto stabile anche nei curvoni, e consente di effettuare uscite in terza corsia senza problemi. I consumi sono piuttosto bassi, a patto di non esagerare. In percorso urbano si attestano sui 17-18 km con un litro, in extraurbano e in autostrada, con l’uso della sesta marcia e del cruise control, rimangono in un range tra i 18 e i 22 a seconda dei casi (dati prelevati dal computer di bordo).
La comprerei o ricomprerei?
Sicuramente si, magari, trovandola, nel ricco allestimento Street, che offre in più i sedili in pelle e il comodo sistema vivavoce Blue & Me. Tutto sommato, qualche difetto a parte, è sicuramente una signora macchina, purtroppo poco capita e su cui la Fiat a suo tempo non ha voluto investire. Nonostante il progetto abbia ormai i suoi anni e non sia all’altezza delle rivali del 2014, è invecchiato benissimo e ha ancora qualcosa da dire. Non la ho acquistata nuova, ma, date le considerazioni sopra esposte, alla fin fine non credo si porti via a prezzi esagerati, col vantaggio di avere un modello a fine carriera privo dei difetti di gioventù. La consiglio ad un giovane che cerca un’auto concreta, con una buona dotazione di serie e un comportamento sincero.
Fiat Bravo 1.6 Multijet 16V 120 CV Easy DPF
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1
2
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1
VOTO MEDIO
3,7
3.714285
7


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Ritratto di Moreno1999
17 marzo 2014 - 14:45
4
La bravo qualche anno fa era una delle medie migliori, adesso è invecchiata
Ritratto di domi2204
17 marzo 2014 - 15:37
e ottima prova, la bravo è una valida vettura, molto sottovalutata, ha poco da invidiare anche alle concorrenti più recenti(in termini di meccanica), paga solo qualcosa in termini di accessori tecnologici tipo radio con display a contatto o roba simile(di cui se ne può fare tranquillamente a meno), anzi io la vieterei, non sono pochi quelli in giro più attenti al navigatore, alla radio o ad altro che a tenere le mani sul volante e gli occhi sulla strada.
Ritratto di miciopanda
18 marzo 2014 - 00:22
è vero, in fatto di meccanica non ha nulla da invidiare alle concorrenti più moderne. Peccato sia ormai anziana come progetto e come contenuti multimediali. Se ci avessero creduto di più, e avessero fatto una versione sw, probabilmente avrebbe dato parecchio filo da torcere alle concorrenti
Ritratto di domi2204
18 marzo 2014 - 09:27
d'accordo, è pensare che la sw era pronta, d'altronde già delta è in parte sw, ma il marketing di Fiat non brilla per saper leggere il mercato, ne oggi, ne ieri, mi ricordo un attempato Ad di fiat che nel 1994, quando a svenduto il common rail a Bosch, il futuro delle auto nei prossimi anni e nei motori benzina non nel diesel, che profeta!
Ritratto di MASSIMO69
17 marzo 2014 - 17:29
L'unica auto che mi farebbe tornare a guidare una Fiat! Ottima prova.
Ritratto di cris25
19 marzo 2014 - 18:49
1
concordo con te sul fatto che la fiat non ci ha saputo fare con la Bravo, abbandonandola un po' a se stessa, rinunciando alla SW e alla tre porte che per una segmento C ci devono essere, specialmente la SW! Cmq resta il fatto che è una buonissima auto, mio fratello ha la 1.4 Benzina-Gpl da 90 che però in quanto a prestazioni e comportamento stradale con la tua non ha niente a che vedere.
Ritratto di Rav
22 marzo 2014 - 01:56
4
La Bravo al lancio mi piaceva proprio tanto, poi purtroppo è invecchiata senza che nessuno le donasse nemmeno un restyling un po' marcato (ne ha beneficiato la Croma, non ho mai capito perchè la Bravo no). La cosa buona è che è l'auto perfetta per chi cerca una media comoda, spaziosa e di buona fattura (anche se non eccelsa) che costi poco. Tra Km0, semestrali e sconti delle concessionarie si porta via davvero a prezzi da utilitaria e hai un'auto ben più spaziosa. Forse si potrebbe considerare una Low Cost del segmento C ad oggi. Più o meno le stesse cose si possono dire per la cugina Delta che offre pure più spazio e finiture un po' superiori. Il problema sta proprio nel mancato interessamento al modello in fatto di pubblicità e restyling che non ha aiutato per nulla la "povera" Bravo già a tratti snobbata per la sua provenienza italiana. E se facevano al SW ne avrebbero vendute sicuramente di più.
Ritratto di miciopanda
22 marzo 2014 - 18:02
Grazie a tutti per l'apprezzamento
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