Lo confesso: accendendo il motore di questa Punto Evo, la mente è tornata a quella mia Punto 2 acquistata nel 2000, anche lei equipaggiata con lo storico Fire 1242 8v (erogante in quel caso 60 cv). In parte, ho ritrovato lo stesso comportamento: un motore abbastanza plafonato, con una buona coppia ai regimi bassi, pensato essenzialmente per la guida urbana e per trasferimenti extra-urbani guidati con tranquillità. Intendiamoci, che sia un Fire lo si vede comunque, perché non disdegna di allungare fino a 6500 giri/min (soglia oltre il quale interviene il limitatore) e, soprattutto, perché mantiene una discreta rapidità nel conquistare i regimi intermedi e alti; non è certo un fulmine da guerra, ma merita un grande plauso alla luce del fatto che la messa a punto di questo piccolo aspirato è stata qui tarata sulla coppia in basso (coppia massima a 3000 giri/min). Insomma, considerata la buonissima disponibilità ai bassi regimi, sembra quasi un piccolo miracolo che si sia riusciti a mantenere una accettabile vivacità anche agli alti. Per questo, il piccolo quattro cilindri Fire, aspirato e con distribuzione monoalbero e 8 valvole, merita tre stelle piene. Ne avrebbe meritate pure quattro, se solo fosse riuscito ad essere un po' meno assetato: non ci si dissangua certo, ma una media (su 1297 km soprattutto in percorso autostradale ed extraurbano) di 12,8 km/l è, per un 1.2 che coi suoi 65 cv non si può certo definire pompato, un risultato che oggi sfiora appena la sufficienza. Ottimo, comunque, l'accoppiamento tra motore e cambio: 5 rapporti tutti ben scalati e una buona rapidità di innesto anche nella guida veloce. Non si può dire lo stesso per lo sterzo. Equipaggiato con la classica elettroguida Dualdrive, si mantiene sempre leggero in qualunque condizione. Troppo leggero. E' un comando turistico, poco diretto e rapido quanto basta, ma il suo maggior limite è rappresentato dalla comunicatività: insomma, fa sentire poco e niente la strada sotto le ruote ed è veramente etereo. Non me lo sarei mai aspettato, ma lo sterzo della Panda 2 (soprattutto quello delle Multijet) è nettamente più corposo e comunicativo. Questo è il più grande limite di questa Punto Evo, ed è un vero peccato, perché le qualità stradali ci sono. Pur con gommatura 175/65 su cerchi da 15", la Evo mi ha ricordato tantissimo le notevolissime doti di stabilità e tenuta di quella mia vecchia Punto 2. Purtroppo, rispetto alla sua antenata, ha perso parecchio in agilità (complice il consistente incremento di passo) e soprattutto reattività (a causa di un assetto-materasso che rolla e beccheggia con estrema generosità). In compenso, ha guadagnato tantissimo in confort: almeno con questa gommatura, si viaggia quasi come su un cuscino d'aria. L'impianto frenante (di tipo misto, dischi-tamburi) l'ho trovato sempre pronto ed efficace: nulla da segnalare. Assolutamente conflittuale, invece, il mio rapporto con l'Hill Holder, cioè la partenza assistita in salita. Dopo aver rilasciato il pedale del freno, per due secondi, dischi e tamburi restano bloccati per facilitare la cara vecchia manovra del bilancino acceleratore-frizione. Il problema è che due secondi sono forse troppi e che pinze e ganasce non mollano prontamente dischi e tamburi: più volte mi è capitato di rilasciare la frizione e affondare l'acceleratore e... ritrovare la macchina ancora frenata. Roba di brevissimi istanti, ma quanto basta per causare qualche volta lo spegnimento del motore. Utilissimo per chi magari ha qualche difficoltà nelle partenze in salita, ma io avrei preferito che il sistema fosse almeno disinseribile. Mi ero illuso di poterlo disinserire tramite lo stesso tasto che disabìlita l'antipattinamento, ma purtroppo così non è. Eccellente la disposizione e la funzionalità dei comandi primari del devialuci: in particolare, ho apprezzato molto la funzione di sorpasso degli indicatori di direzione: dando un breve tocco verso il basso (per la frecce di sinistra) o verso l'alto (per le frecce di destra), gli indicatori di direzione si accendono solo per qualche secondo, giusto il tempo necessario per segnalare il cambio di corsia in autostrada, per poi spegnersi automaticamente. Tirando le somme, una buona guidabilità, un po' penalizzata da uno sterzo non all'altezza del telaio e da un assetto votato esclusivamente al confort.