Alla guida la piccola Ford si prende tante rivincite; lo sterzo è assolutamente l'unità più riuscita tra le vetture sotto i 4 metri, sembra di impugnare i mozzi delle ruote anteriori con le mani. Un comando consistente, rapido e molto comunicativo, a mio parere la parte più riuscita dell'auto. La bella figura dello sterzo deriva anche da un telaio rigido e compatto che permette alle sospensioni (morbide di molle ma molto frenate come idraulica) di lavorare benissimo: la tenuta di strada è eccellente e permette di divertirsi, soprattutto grazie a un retrotreno stabile ma mobile, che coinvolge e aiuta a chiudere le traiettorie.
Il motore 1.25 82 cv è il solito mulo con ormai 30 anni di carriera alle spalle: meccanicamente silenzioso (cuscinetto del reggispinta della frizione a parte, sostituito in garanzia senza effetto), affidabile e fluido. Con 114 nm la sostanza è poca ma permette di cavarsela sempre: fino a 1500 giri non c'è nulla da dire, tra 1500 e 3000 le prestazioni sono dignitose e omogenee mentre tra 3000 e 5000 la grinta aumenta assieme a un piacevole rombo (sembra ricordarsi solo in quel range di essere un 16 valvole da 82 cv). A dire il vero la sensazione è che tra acceleratore elettronico ed euro 4 tanta verve sia andata persa. Il cambio è ben spaziato ma vanta una manovrabilità oscena a freddo (rimane come congelato) e talvolta la quarta e retromarcia non entrano: inaccettabile. L'insonorizzazione interna è nella media, il solo problema è il consumo di carburante in autostrada e città (siamo sui 12-13). In statale i 17 sono a portata di piede. La frenata è ottima ma la modulabilità del pedale nei primi cm è scarsa.