Volvo V50 2.0 D Momentum

serie 1 restyle in produzione dal 2009 al 2012

Pubblicato il 19 settembre 2009

Listino prezzi Volvo V50 non disponibile

Qualità prezzo
4
Dotazione
3
Posizione di guida
5
Cruscotto
3
Visibilità
4
Confort
5
Motore
4
Ripresa
3
Cambio
2
Frenata
5
Sterzo
3
Tenuta strada
4
Media:
3.75
Perché l'ho comprata o provata
L'acquisto è stato a dir poco rocambolesco; dopo aver avuto una spider era necessaria un'auto più confortevole e da usare tutti i giorni. La scelta è caduta su questa vettura grazie ad una particolare promozione ed al concessionario che ha ben valutato l'usato.
Gli interni
Il posto guida è ottimo e permette ampie regolazioni. Peccato per la manopola che aumenta l'irrigidimento dello schienale: è nascosta tra il vano portaoggetti centrale ed il profilo dello schienale stesso. Comfort ai massimi livelli; anche dopo diverse ore alla guida non si sente la necessità di sgranchire le gambe. L'auto è sufficientemente spaziosa per quattro, in cinque -soprattutto se adulti- quello dietro in mezzo soffre per via del tunnel della trasmissione. Appoggiatesta di serie per tutti i posti. Curiosa, ma ormai un "family-feeling" della Volvo, la sottile consolle centrale, decisamente affollata di tasti piccoli. Per regolare il climatizzatore, bi-zona potente ed efficace con ricircolo automatico e manuale, è facile distrarsi. Non mancano le bocchette posteriori. Meglio posizionata la radio con lettore CD, più in alto e con facili regolazioni: simpatica anche la possibilità di scorrere con la manopola le stazioni come un tempo. Ben nove possibilità di memoria. Utilizzare l'alzacristalli dei finestrini davanti è poco intuitivo, dacchè questi sono posti molto avanti sull'interno della portiera, infatti la mano finisce sempre per "pizzicare" quelli dietro. Meglio la regolazione degli specchietti, con due tasti "L" per quello di sinistra e "R" per quello di destra, con un piccolo joystick che dirige i vetri. Il cassetto davanti al passeggero è molto profondo ma in posizione un po' bassa. Portaoggetti anche dietro la consolle centrale, tra i due occupanti i posti davanti -con sopra un bracciolo largo- ed in basso sulle portiere; questi ultimi sono pressochè virtuali. Il tasto dell'hazard è in alto, in mezzo alle bocchette d'aerazione, in posizione centrale, facilmente raggiungibile. Le plastiche sono morbide al tatto, ma non prive di qualche fastidioso scricchiolamento negli accoppiamenti, soprattutto nella zona delle casse dello stereo, dove raccordano i finestrini verso il parabrezza. La strumentazione è ben fatta: due quadranti per tachimetro e contagiri, acqua, gasolio e spie varie; manca però -come spesso avviene nelle auto odierne- un supporto ottico che riveli l'accensione delle luci. E' presente invece un computer di bordo il quale avvisa della scadenza dei tagliandi, velocità media, autonomia dell'auto. Impossibile non indossare le cinture: appena partiti si sente un piccolo "bip" che diventa frastuono oltre i quaranta Km/h. Il volante - su cui sono ripetuti i comandi radio e c'è di serie il cruise control - ha la sagomatura per la posizione delle "nove e quindici"; possibilità di regolazione in altezza e profondità con precisione millimetrica. Bagagliaio buono -la Volvo dichiara 400 litri a filo della cappelliera- con possibilità di abbattere i sedili posteriori, ma non di farli scorrere, e quello del passeggero anteriore creando uno spazio enorme. Vano di carico piatto. Sull'esemplare in possesso è presente anche un comodo vascone in plastica il quale permette di non insudiciare la moquette.
Alla guida
Il motore 2.0 Diesel 136 cavalli permette di cavarsela in ogni situazione; un po' roco a freddo, avrebbe forse bisogno -giusto per pignoleria-di appena una decina di cavalli in più ai regimi medio-bassi a pieno carico. Corsa della frizione giusta. In ripresa scatta bene, ma per chi è abituato ai motori a benzina è un attimo arrivare in zona rossa. Occorre utilizzare bene il cambio, scalando se necessario. Quest'ultimo è l'unica grande nota dolente dell'auto; si è resa infatti necessaria la sostituzione dell'intera scatola perchè la vettura sin dai primissimi chilometri ha manifestato un difetto inquietante: nelle discese la seconda marcia usciva dalla sua sede per mettersi in posizione di folle. Dopo "il cambio del cambio" il guasto non si è più ripetuto. Sei marce un po' ruvide e non propriamente sportive, dagli innesti appena contrastati. Lo sterzo è impreciso ai piccoli angoli anche se riallinea bene; spingendo forte sull'acceleratore vibra fastidiosamente. Questo difetto era più evidente nei primi chilometri. Leggermente vuoto al centro. I freni sono ottimi e consentono di arrestare l'auto con buona modulabilità sul pedale in ogni condizione di tempo. Nessun sintomo di affaticamento. La vettura s'inserisce in curva manifestando un leggero sottosterzo per poi terminare con un po' di sovrasterzo in chiusura, creando per un attimo un certo "secondo tempo", come tradizione di ogni buona macchina con la trazione anteriore, tuttavia non c'è mai l'impressione di "perderla", perdonando anche gli errori più grossolani. Migliora a pieno carico. L'ESP non è mai invasivo, così come l'ASR, entrambi di serie. L'equipaggiamento include anche gli airbags frontali e laterali. Per godere appieno l'auto occorre una guida tranquilla anche se non necessariamente compassata, meglio se in autostrada, ma la V50 riesce a cavarsi d'impaccio anche in città. Sedili comodi. Peccato solo che i cerchi da 17 pollici in lega facciano sentire tutti i sassetti che s'incontrano. Lo stato dell'asfalto delle strade italiane non aiuta di certo. La visibilità è buona davanti, meno dietro; in manovra aiutano i sensori di parcheggio, optionals. Gli specchietti, con le frecce integrate, tendono ad avvicinare gli oggetti. Sul lato guidatore è presente il rilevatore per l'angolo morto. I consumi sono nella norma, a patto di non premere troppo sull'acceleratore; la media è attorno ai 12/13 Km/l. Qualora si volessero infrangere i limiti, il motore risponde bene e sempre in grande "souplesse" ma a quel punto si fa amicizia col benzinaio.
La comprerei o ricomprerei?
Eccettuato il grave difetto del cambio, la V50 è un'auto confortevole che non stanca, grande viaggiatrice da tenere anche per lungo tempo. Il rapporto qualità/prezzo è notevole, ma l'allestimento momentum va integrato con alcuni accessori, come i sensori di parcheggio. Lungo, come al solito, l'elenco degli optionals. Sarebbe sicuramente consigliabile agli amici, tuttavia occorre valutare bene se sia necessaria una famigliare; altrimenti varrebbe la pena dirigere il proprio acquisto sulla V40 (con lo stesso telaio) oppure sulla prossima V60, di cui si raccontano mirabilie. Non so quale sarà la mia prossima auto, ma è possibile che riacquisti un'altra Volvo, anche se non lo stesso modello.
Volvo V50 2.0 D Momentum
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I VOTI DEGLI UTENTI
2
1
1
0
0
VOTO MEDIO
4,3
4.25
4


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Ritratto di tipierre
27 novembre 2010 - 11:35
possessore di v 50 anch'io volevo scrivere una mia prova, ma non avrei potuto aggiungere di più. Complimenti dunque! :-)
Ritratto di fabri99
4 marzo 2012 - 10:05
4
Complimenti, bella e dettagliata...5\5 Non ho tempo ora: nel pomeriggio commento. Ciao
Ritratto di fabri99
6 maggio 2012 - 11:32
4
Complimenti ;)
Ritratto di NELLO NERO
5 ottobre 2014 - 22:59
1
Possiedo anch'io una Volvo V 50 2.0 D .Auto con buon assetto stradale con ottima tenuta. Consumi medi effettivi sempre meglio di 15 km./lt. Punta max. Velocità quasi 220 km./h Cambio ottimo. Impianto ricezione radio scarsa. Bagagliaio appena sufficiente. Comoda solo per 4 persone ma con retro posti solo per persone di bassa statura. Auto facile da guidare con caratteristiche brillanti ma non sportive. Dovessi riacquistarla? Si se la producessero ancora. Ottimo acquisto dopo 180.000 km. Percorsi non ho avuto alcun problema di manutenzione. Volvo casa affidabile.
Ritratto di bolzano
15 ottobre 2019 - 17:51
volvo v50 2.0 136cv buco in accelerazione e velocità non superiore ai 140 kmh rilasciando riprende benissimo
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