Più slanciata del vecchio modello (che ha rimpiazzato dopo 12 anni), la Volvo XC90 è una suv imponente. Lo stile può essere più elegante o più sportivo a seconda degli allestimenti, differenziati anche da piccoli dettagli estetici (soprattutto nel frontale) e dai cerchi (maggiorati a 20” nel caso della Inscription e della R-Design, con l’opzione di avere quelli di 21” e di 22”). Lussuoso l’abitacolo, ricco di soluzioni all’ultimo grido come il cruscotto costituito da un pannello digitale o l’ampio schermo tattile nella plancia dal quale si controllano anche i servizi di bordo; a richiesta, c’è pure l’head-up display. Proporzionati alle dimensioni esterne sia l’abitabilità, sia la capacità del bagagliaio (di 705 litri qualora non siano presenti i due sedili in terza fila, che portano a sette i posti totali). È molto valido anche il comfort, soprattutto con le sospensioni pneumatiche (optional), che migliorano pure la guidabilità. I motori, tutti 2.0 a quattro cilindri, a fronte della cubatura relativamente bassa hanno prestazioni elevate: grazie alla doppia sovralimentazione (turbo più compressore volumetrico) quello a benzina della T6 eroga ben 310 CV. La stessa unità è utilizzata dalla ibrida plug-in T8 Twin Engine, in combinazione con un motore elettrico da 80 CV collegato alle ruote posteriori e in grado di muovere autonomamente la Volvo XC90 per circa 40 km (sfruttando l’energia delle batterie al litio ricaricabili anche da una normale presa elettrica). Ci sono poi le biturbodiesel B5 equipaggiate con una sistema "mild hybrid": un motore elettrico supplementare aggiunge 14 CV ai 235 forniti dal propulsore a gasolio, migliorando le riprese e aiutando a contenere i consumi. La batteria, a 48 volt, si ricarica tramite un sistema di recupero dell'energia in decelerazione e frenata.