Jaecoo 5: a benzina è vispa ma un po’ rumorosa

Si può dire che la Jaecoo 5 sia una Jaecoo 7 in scala ridotta: stesso design, stessa meccanica ma dimensioni diverse: 438 cm di lunghezza per la Jaecoo 5 e 12 cm in più per la 7. Disponibile da pochi mesi, la Jaecoo 5 è una spaziosa crossover compatta, a trazione anteriore, che nell’aspetto semplice e robusto strizza l’occhio alle fuoristrada. La scelta è fra la versione solo a benzina del test, con il 1.6 turbo da 147 CV e il cambio robotizzato a doppia frizione (7 i rapporti), oppure elettrica con 211 CV e 402 km di autonomia media dichiarata (da 35.500 euro). A inizio 2026 si aggiungerà la variante full hybrid da 224 CV (da circa 30.000 euro), che abbiamo guidato in anteprima: qui il primo contatto.

La Jaecoo 5 1.6 TGDI è offerta in due allestimenti. La Pure costa 27.500 euro, inclusi il climatizzatore manuale e molti aiuti alla guida, fra cui il cruise control adattativo, la frenata automatica anche nelle retromarce e il monitoraggio dell’angolo cieco. La Exclusive (30.500 euro) aggiunge i fari full led, il portellone ad apertura motorizzata, la ricarica wireless per il telefono e i sedili a regolazione elettrica, riscaldabili e ventilati. Non è previsto il navigatore, ma è di serie la connessione senza filo per Android Auto ed Apple CarPlay che permette di utilizzare quello dello smartphone. 

Di serie come per tutte le Jaecoo anche un’estesa garanzia di 7 anni o 150.000 km e tenete presente che per i ricambi non dovrebbero esserci le difficoltà di approvvigionamento di altre case asiatiche: il gruppo Chery, proprietario dei marchi Omoda e Jaecoo, ha allestito un magazzino in Italia, vicino a Milano.

A bordo della Jaecoo 5 si sta larghi: il divano può accogliere piuttosto bene anche tre adulti e niente intralci per i piedi nel pavimento. La plancia dall’aspetto minimalista è ben fatta e attraversata da un’elegante fascia nero lucido. Ingloba lo schermo del cruscotto, che non è grande (8,8”) ma completo e di agevole lettura. Non è, però, dei più personalizzabili e al centro evidenzia le infomazioni sugli aiuti alla guida, relegando sulla sinistra tachimetro e contagiri.

Fra i pochi comandi fisici, la levetta del freno a mano difficoltosa da raggiungere nel lato sinistro della plancia. Praticamente tutti i servizi di bordo si gestiscono dallo schermo verticale di 13,2” al centro della plancia: la grafica è intuitiva e nel bordo inferiore del display evidenzia i comandi del climatizzatore bizona (con bocchette anche per i posti dietro). Il tunnel sopraelevato ospita la piastra ventilata per ricaricare il telefono e svariati portaoggetti. Il grande vano sottostante include le prese Usb: sono nascoste e scomode.

Ben sfruttabile il bagagliaio della Jaecoo 5, dotato di doppio fondo. La capienza, però, non è delle più generose: la casa parla di 384 litri a divano in uso.

Aiutato dal turbo il motore della Jaecoo 5 1.6 TGDI non si fa pregare nel prendere i giri e risponde con vivacità. La sua “voce”, però, non è ben attutita e specie in accelerazione invade l’abitacolo. Il cambio a doppia frizione è abbastanza morbido nei passaggi delle 7 marce e non molto lento nelle scalate. È prevista solo la modalità automatica mediante la leva incernierata sulla destra del piantone dello sterzo, manca quella manuale. 

Rispetto alla Jaecoo 5 full hybrid guidata in anteprima in Cina (qui per saperne di più), cambia la taratura delle sospensioni: è più dura per favorire l’agilità. La Jaecoo 5 affronta con destrezza le strade collinari del test e, comunque, non è scomoda sulle buche. Lo sterzo è leggero e poco preciso, anche inserendo la modalità Sport. Corretta la corsa dei freni che quanto a mordente, convincono. Parlando di consumi, nel test affrontato con un certo brio il computer di bordo ha indicato circa 13 km/l.