Dei cinque richiami, quattro riguardano l’aggiornamento dei software delle centraline: solo quella del motore in 12.300 auto (per evitare l’accensione della spia nel cruscotto), mentre per altre 20.000 circa i nuovi programmi coinvolgono più calcolatori elettronici, e puntano ad affinare il comportamento della vettura. In 2421 vetture diesel prodotte dal 2017 al 2019, invece, si controlla ed eventualmente sostituisce il filtro antiparticolato (un surriscaldamento potrebbe averlo danneggiato).