UN ANNO BUONO - Con 56,3 miliardi di euro di ricavi, il 12,3% in più del 2009, e un utile della gestione ordinaria di 2,2 miliardi, contro gli 1,1 del 2009, il gruppo Fiat (Fiat Spa e Fiat Industrial di cui si può vedere la sede del Lingotto nella foto qui sopra) ha chiuso il 2010 in crescita rispetto alle iniziali previsioni. L'indebitamento netto è sceso da 4,4 a 2,4 miliardi e la liquidità è salita dai 12,4 miliardi del 2009 a 15,9 miliardi.
2011 IN CRESCITA - Un andamento che per il 2011 il gruppo Fiat annuncia ulteriormente in rialzo. Il gruppo torinese ha fissato come obiettivi circa 37 miliardi di euro di ricavi per Fiat e circa 22 miliardi di euro per Fiat Industrial: un utile della gestione ordinaria di 0,9-1,2 miliardi di euro per Fiat e di 1,2-1,4 miliardi di euro per Fiat Industrial; un indebitamento netto di 1,5-1,8 miliardi di euro per Fiat e di 1,8-2,0 miliardi di euro per Fiat Industrial.
La nuova crossover Fiat Freemont, derivata dalla Dodge Journey.
MENO AUTO PIÙ COMMERCIALI - Analizzando nel bilancio le voci per noi più interessanti, si scopre che Fiat Group Automobiles, la divisione che accorpa Abarth, Alfa Romeo, Fiat, Fiat Professional e Lancia, nel 2010 ha conseguito ricavi per 27,9 miliardi di euro, in crescita del 6% rispetto al 2009 e un'utile della gestione ordinaria di 607 milioni di euro, contro i 470 del 2009. Risultati ottenuti grazie alla crescita del 27% della vendita dei veicoli commerciali leggeri che hanno compensato il calo del 8,2% delle auto: nell'anno appena concluso Fiat Group Automobiles ha consegnato 1.691.400 auto e 390.400 veicoli commerciali leggeri.
La nostra ricostruzione grafica della prossima Lancia Ypsilon attesa all'inizio di marzo.
IN CALO IN EUROPA - Il calo delle vendite si è registrato principalmente in Italia e in Europa. Rispetto al 2009 la quota di mercato nel nostro paese si è ridotta al 30,1% (il 2,7% in meno) mentre in Europa è scesa dall'8,8% al 7,5%. Un andamento previsto dal gruppo Fiat che ha deciso di rivedere la tempistica dei lanci dei nuovi prodotti nella seconda metà del 2011, in considerazione della contrazione della domanda avvenuta nella seconda metà del 2010 e attesa per la prima metà del 2011, causata dal mancato rinnovo degli incentivi statali all'acquisto in vari Paesi d'Europa.
Ecco come dovrebbe essere la nuova Fiat Panda. La presentazione è prevista per settembre.
NUOVI MODELLI - Ricordiamo che al prossimo Salone di Ginevra di inizio marzo, la Fiat presenterà la nuova crossover Freemont e la Lancia mostrerà la rinnovata gamma con la nuova generazione della Ypsilon e la berlina Thema e la monovolume Grand Voyager (erede della Phedra), derivate dai modelli Chrysler (leggi qui per saperne di più). Mentre, entro la fine dell'anno, in programma nell'autunno, ci sarà il debutto della nuova Panda.
La Fiat Uno, venduta in Brasile. Un modello chiave per la Fiat in sud America.
PRIMI IN AMERICA LATINA - Se nel Vecchio Continente Fiat Group Automobiles ha sofferto, ben altro andamento ha registrato in America Latina. In Brasile, ha mantenuto la “leadership” con 761.400 auto consegnate, l'1,1% in più del 2009, anche se per la maggior concorrenza di altri costruttori la quota di mercato si è ridotta del 1,7% al 22,8%. Tra i modelli di maggiore successo c'è la nuova Fiat Uno che, dal suo lancio commerciale della scorsa estate a fine anno, è stata venduta in 110.000 unità. Mentre in Argentina, con 69.100 auto, il gruppo Fiat ha venduto il 44% in più rispetto al 2009.
La Ferrari 458 Italia (a sinistra) e la Maserati GranCabrio (a destra).
BENE FERRARI E MASERATI - In un anno ancora pesantemente influenzato dalla crisi economica, sono andati bene i due marchi di lusso del gruppo torinese: la Ferrari e la Maserati. La casa di Maranello ha venduto 6.573 auto, il 5,4% in più rispetto al 2009, l'87% delle quali 458 Italia e California, realizzando 1.919 milioni di euro di ricavi (+7,9%) e chiudendo la gestione ordinaria con un utile di 303 milioni di euro, contro i 238 milioni del 2009. La Maserati, invece, nel 2010 ha realizzato ricavi pari a 586 milioni di euro, con un incremento del 30,8% rispetto al 2009, e 24 milioni di euro di utile contro i “soli” 11 milioni del 2009. Come sottolinea il gruppo Fiat, a trainare le vendite della Maserati (5.675 auto in totale) è stata la GranCabrio che ha permesso di incrementare le vendite negli Usa del 45%, in Inghilterra del 75% e in Cina del 128%.