Aston Martin DBS Coupé 5.9 V12

Pubblicato il 23 giugno 2010

Listino prezzi Aston Martin DBS Coupé non disponibile

Qualità prezzo
4
Dotazione
4
Posizione di guida
4
Cruscotto
4
Visibilità
3
Confort
4
Motore
5
Ripresa
5
Cambio
5
Frenata
5
Sterzo
5
Tenuta strada
5
Media:
4.4166666666667
Perché l'ho comprata o provata
Quando ti capita l’occasione di poter farti liberamente un giro con un’Aston Martin, non resta che approfittare: salire a bordo, inserire la chiave, accendere il motore e via.
Gli interni
Seppure vecchia di due anni il profumo della pelle che riveste quasi la totalità dell’abitacolo è ancora ben presente e dall’aspetto techno sono le varie finiture in alluminio. I sedili si regolano elettricamente e fortunatamente sono dotati di memoria così il suo proprietario, alla mia restituzione della vettura, avrebbe ritrovato la sua personale posizione di guida. La seduta è comoda, sportiva ed il sedile sembra avvolgermi come in un sicuro abbraccio. Il volante è di diametro piccolo, un po’ come si usava per talune vetture sportive degli anni ’80 ma la presa è sicura e comoda. I vari comandi e pulsanti presenti sul cruscotto sono tanti ma posizionati come in tante altre vetture quindi non fatico molto a trovarli. Gli interni sono un mix di lusso e sportività; molto ben leggibili gli indicatori posti dietro al volante.
Alla guida
Purtroppo non ho molto tempo per familiarizzare con la vettura perché mi attende un appuntamento di lavoro all’Estero così, dopo un paio di giri e di manovre nell’ampio piazzale che ho a disposizione, viene l’ora di imboccare la Statale per poi raggiungere l’autostrada e la mia destinazione. Ho perso l’abitudine di un tempo alla trazione posteriore così, nell’immettermi sulla Statale esagero un po’ troppo col gas e la DBS parte leggermente col posteriore ed i suoi 517 CV mettono un po’ di timore ma via di correzione ed anche di moderazione perché mi accorgo che basta poco a far decollare questa sorta di aeroplano da strada. L’accelerazione è bruciante, si parla di 4,3-4,4 secondi per passare da 0-100 Km/h ed in effetti in un baleno mi ritrovo al semaforo successivo. La DBS sembra essere un purosangue quasi indomabile ma con un po’ di pazienza soprattutto familiarizzando con il pedale dell’acceleratore e con la frizione la “cavalleria” sembra tranquillizzarsi ed obbedire ai miei comandi. Entrati in autostrada viene voglia di vedere cosa questa vettura è in grado di offrire: la giornata è più che ottima ed il traffico è come al solito pressoché inesistente quindi via, la corsa in salita comincia… dopo aver preso coscienza con le sue piuttosto mastodontiche dimensioni (2 metri di larghezza e quasi 5 di lunghezza) e con quel cofano anteriore che sembra non finire mai, comincio a lanciarla anche perché la mia DBS sembra volermi dire: “vai, vai, cosa aspetti… fammi correre, la strada è libera.”, così con un non leggero timore le faccio superare i 200 anche perché si viaggia a 160-170 convinti di essere sui 120-130 e rispettare i limiti imposti dal Codice della Strada non è cosa semplice. E allora via, sul lungo rettilineo che lo consente il tachimetro segna quasi 240 Km/h e la linea tratteggiata che separa le corsie sembra quasi essere continua; è una goduria ma arriva una lunga curva a sinistra e devo alzare il gas ma passo il lungo ponte poi un paio di curve e so di avere un altro rettilineo dove poterla lanciare e così è… 230 di tachimetro ma poi non posso osare di più perché arrivano curve, viadotti e gallerie. I successivi 64 Km sono comunque uno spasso perché la DBS da grande com’è risulta molto maneggevole e si possono mantenere velocità elevate in tutta sicurezza anche perché la frenata è più che efficace e la tenuta di strada è a dir poco eccezionale; in curva il comportamento è sicuro: lo sterzo è rapido e diretto e l’assetto consente praticamente qualsiasi manovra senza che la vettura si scomponga pericolosamente. Si possono impostare traiettorie perfette e la DBS le segue fedelmente; il cambio è ottimo e si comanda con estrema facilità e la frizione ha una corsa per me troppo lunga ma fortunatamente è morbida. In terra straniera la pavimentazione in cemento dell’autostrada ed i limiti di velocità mi costringono a tenermi rigorosamente tra le righe quindi vado tranquillo facendomi superare dai “piloti” locali. Il mio iniziale timore si rivela reale in città dove le dimensioni della vettura e la visibilità… forse è meglio dire “la non visibilità” dal lunotto posteriore mettono spesso in seria difficoltà e devo affidarmi ciecamente ai sensori di parcheggio soprattutto per parcheggiarla entrando di coda; i suoi 2 metri di larghezza inoltre non aiutano nei parcheggi a pettine e trovare posti liberi da quasi 6 metri di lunghezza è un’impresa piuttosto ardua ma conoscendo la zona e con un po’ di fortuna riesco a sistemarla in un comodo parcheggio. Il percorso di rientro è tutto in discesa e lo percorro in breve tempo, arrivato in pianura nei due rettilinei che conosco, provo a lanciarla oltre i 200 ma non posso far molto a causa di alcuni TIR.
La comprerei o ricomprerei?
E’ una vettura sicura anzi, sicurissima in tutte le condizioni e piacevole da guidare e da possedere ma l’autonomia non è proprio delle migliori ed il consumo è da astronave! Fate conto che per percorrere circa 250 km, la DBS si è bevuta circa 40 litri di benzina ed il suo serbatoio ne contiene 78… quindi per andar lontano è bene conoscere più che la strada, ubicazione ed orari dei distributori di carburante! Paragonandola a vari modelli Ferrari ed alla Lamborghini Gallardo, l’Aston Martin DBS costa di più ed ha prestazioni inferiori o simili (il suo proprietario mi ha detto che in Germania ha provato più volte a portarla sul filo dei 300 Km/h ma la DBS sembrava faticare parecchio per passare da 250 a 300, cosa che con la Ferrari 360 Modena che aveva non gli è mai capitato) e consumi di carburante maggiori poi a rivenderla ci si perde molto perché un’Aston Martin in Italia non è facilmente commerciabile. Anche senza indossare uno smoking di Brioni e senza aver il timore che qualcuno ci voglia far la pelle è vero, al volante di un’Aston Martin, ci si sente proprio James Bond e ciò viene quasi confermato quando, usciti dal casello dell’autostrada vedi lo sguardo come pieno di rispetto e riverenza degli agenti della Stradale che sembrano aver il terrore di alzare la paletta per non interrompere un’importante missione segreta. Tirando le somme, conti e statistiche alla mano direi che non la comprerei anche se una volta che, dopo un bel viaggetto te ne esci e chiudi la portiera, dentro ci lasci il cuore e, come si sa,… al cuor non si comanda ma è meglio far i conti con la realtà quotidiana.
Aston Martin DBS Coupé 5.9 V12
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Ritratto di SHAOLIN QUAN
29 giugno 2010 - 10:50
Non mi e'piaciuta questa prova...il cambio com'e'?i rapporti?e'come la ferrari che devi portarti na'prima a 80km/h?ha un assetto da supersportiva o e'un'auto sportiva ?Insomma e'piu'vicina ad una porsche cayman,piu'stradale o e'nervosa e pimpante ??Io questa prova nn l'ho capita...concordo,benche'sia per la sintesi,ma qua si e'esagerato!!
Ritratto di MarcoZan
29 giugno 2010 - 17:40
Caro amico del "pugno della foresta giovane", l'Aston Martin DBS è una vera Granturismo; quanto a prestazioni è ben al di sotto di Ferrari e Lamborghini, sportiva quanto comoda con un assetto regolabile in due posizioni (non ho messo mano al comando), l'ammortizzazione era piuttosto morbida. Non posso far paragoni con Porsche perchè non le conosco però posso dirti che ci sono GT migliori e che costano molto meno dell'Aston Martin. Esagerato nella sintesi? Avrei scritto molto di più ma il mio scrivere qui da un po' di tempo non è molto gradito e questa volta ho optato per una soluzione "in medias res". Se hai letto le varie prove/opinioni in giro su "alVolante web" c'è gente che scrive una prova su strada in venti righe... altro che sintesi! Con la DBS ho fatto un viaggio prevalentemente autostradale ovviamente lasciando il rispetto dei limiti di velocità a chi fosse interessato quindi 120+120 km tutti in sesta marcia e quei pochi e trafficati km di statale dall'azienda al casello.
Ritratto di ingemix
29 giugno 2010 - 13:05
-----.....Ho perso l’abitudine di un tempo alla trazione posteriore così, nell’immettermi sulla Statale esagero un po’ troppo col gas e la DBS parte leggermente col posteriore ed i suoi 517 CV mettono un po’ di timore.....----- Ma "per tutti i giorni" non guidavi una Maserati Quattroporte 4.7 Sport GT S?
Ritratto di MarcoZan
29 giugno 2010 - 16:31
Or bene carissimo, effettivamente... forse dovevo aggiungere "Ho perso l’abitudine di un tempo alla trazione posteriore "classica" e pura..." perchè hai perfettamente ragione che anche la Quattroporte ha la trazione posteriore ma data la sua elevata e raffinata dotazione elettronica, quando tutti i sistemi sono inseriti (ed io, per pigrizia, li tengo sempre tutti attivi) la trazione diventa quasi "neutra" ed ha anche 77 CV in meno rispetto alla DBS inoltre i pesi sono ripartiti in maniera completamente diversa come pure diverso è lo spirito delle vetture: sportiva berlinona la 4porte e sportiva coupé la DBS e con quest'ultima si tende ad osare di più.
Ritratto di Pablo
30 giugno 2010 - 12:45
ciao, ascolta : tu l'auto l'hai guidata? ti sei divertito? è inutile che ti attacchi co sti ragazzini del web che ti portano solo all'esasperazione con le loro insinuazioni..i loro commenti da saccenti ipercriticoni... A me mi verrebbe la pelle d'oca ogni qual volta una mi chiede " scusa che macchina hai?" ASTON MARTIN e tu? Peccato che non sia tua però...e peccato che un'auto del genere perda anche parecchio valore da usata... ciao zan
Ritratto di ingemix
30 giugno 2010 - 12:47
...che macchina hai?
Ritratto di MarcoZan
30 giugno 2010 - 20:25
Grazie mille Pablo, hai ragione infatti cerco di limitarmi a rispondere a commenti esclusivamente inerenti la vettura oggetto dello scritto ma qualche appunto ogni tanto ci vuole. Non preoccuparti che qui si è creato un gruppetto di folkloristi che si diletta a darmi addosso da parecchio tempo. E' tutto un dubitare delle persone che scrivono qui... mah, non aggiungo altro che è meglio. Comunque hai capito tutto, mi sono fatto due "vasche" di 120 km di autostrada sul filo dei 200 che era una goduria ed il momento più triste è stato quello di consegnare il telecomando al suo legittimo proprietario. La DBS è una gran bella Granturismo ma a rapporto prezzo/prestazioni/consumi non è competitiva con altre blasonate supercar italiane ma comunque è emozionante e sicura da guidare. Ciao.
Ritratto di MASSIMO69
30 giugno 2010 - 22:08
Sei fortunato a guidare auto di facoltosi tuoi amici, ma la frase mi sono fatto due "vasche" di 120 km di autostrada sul filo dei 200 non è educativa secondo me! Mio personale pensiero, chissà se esiste una giustizia spero vivamente che prima o poi faccia il suo dovere e magari le prossime prove che descriverai le farai dalla play station visto che uno come te la patente dovrebbero ritirarla a vita!
Ritratto di tolo147
7 luglio 2010 - 19:09
è facile come un'utilitaria da guidare con tutti i controlli inseriti
Ritratto di RobiGiu
1 luglio 2010 - 00:53
Hai ragione Massimo, io ho un'auto grande e potente e cerco di rispettare i limiti il più possibile. E' che purtroppo contro questi signori, che si credono padroni della strada e quando vanno in autostrada guidano come fossero al gran premio di Montecarlo, non si può far molto. Hanno i soldi e pagano la multa poi dichiarano che guidava la nonna o lo zio che magari ha la patente e non guida e non perdono nemmeno un punto. Comunque sì, a uno che si fa tutta un'autostrada a 200 di media (e lo dichiara apertamente vantandosi) la patente dovrebbero strappargliela e vendergli l'auto per dar i soldi alle famiglie delle vittime dei pirati della strada.
listino
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