Gli interni di questa Panda si differenziano notevolmente da quelli della serie precedente e, come ovvio, sono distanti in maniera abissale da quelli spartani della Panda prima serie.
La plancia è dominata da una lunga fascia, in plastica dura e di qualità non molto elevata, il cui colore può essere scelto in alcune tonalità diverse. Io ho optato per il blu, in abbinamento con il colore dei sedili e in piacevole contrasto con il beige della carrozzeria. Nella parte alta della plancia, così come sui pannelli delle porte anteriori e posteriori, le plastiche nere sono state abbellite con una lavorazione che riporta le lettere della parola Panda in ordine sparso: una soluzione sicuramente originale e di piacevole effetto visivo, che contribuisce a sminuire la sensazione di scarsa qualità che le plastiche trasmetterebbero altrimenti.
Nella parte di plancia di fronte al passeggero è collocato un ripiano aperto che rammenta la lunga tasca caratteristica della plancia prima serie: nonostante non sia rivestito con materia antigraffio e non sia protetto, risulta molto comodo per appoggiare alcuni oggetti di utilizzo frequente come il disco orario, un pacchetto di fazzoletti o altri oggetti che, sballottati dai movimenti, non producano rumore. Al di sotto, non molto visibile in verità, trova comunque spazio un cassetto richiudibile (senza chiave), privo di illuminazione e di impianto di refrigeramento, ma pur sempre molto profondo.
Di fronte al guidatore sono collocati il volante, in plastica piacevole al tatto ma regolabile solamente in altezza; al di dietro si trova il ricco cruscotto, con indicatori analogici e ben visibili per tachimetro e contagiri, posizionati ai lati di un piccolo schermo centrale, non sempre facile da leggere, che riporta le informazioni del computer di bordo e gli indicatori del liquido di raffreddamento e del carburante.
La parte centrale della plancia è suddivisa in due livelli: al di sopra trova posto l'autoradio (con lettore di cd di serie, mentre, a pagamento con vivavoce e comandi al volante, sono disponibili le porte usb e aux), al di sotto, separati da una fila di pulsanti, sono invece collocati i comodi comandi del climatizzatore manuale, efficiente e piuttosto rapido.
I sedili sono comodi, anche se non contengono molto il corpo lateralmente e la seduta non è adatta ai lunghi viaggi per persone alte più di 1.75, come io sono.
La parte posteriore è costituita da un divano abbattibile in due porzioni 40/60 (a pagamento), con tre appoggiatesta regolabili e sufficiente spazio per tre persone per brevi tragitti, sia in altezza sia per le gambe (a meno che alla guida non ci sia io), mentre lascia un po' a desiderare lo spazio in larghezza. I vetri posteriori sono manuali e le porte sono rivestite in sola plastica rigida (mentre quelle anteriori anche in tessuto), sempre decorata con le lettere della parola Panda.
Il baule è piuttosto spazioso (225 litri di capacità minima), ma la soglia è piuttosto alta rispetto al pavimento; inoltre da segnalare in negativo che gli schienali dei sedili posteriori non sono protetti da moquette, ma rivestiti mediante metallo lucido, che si riga con facilità e trasmette una sensazione di minor cura.