Metto in moto e si va. Entro immediatamente in sintonia con tutti i comandi principali e nel giro di un km ho già completa confidenza col mezzo. Si fa subito notare anche il doppio circuito idraulico dell'impianto di raffreddamento che garantisce il raggiungimento della giusta temperatura di esercizio in un paio di minuti nonostante il clima abbastanza freddo. Il posto guida potrebbe essere perfetto grazie alle ampie regolazioni di sedile e volante e al corretto allineamento della pedaliera, ma viene rovinato da un bracciolo/portaoggetti centrale davvero ingombrante che infastidisce di molto la cambiata. Metà della regolazione in altezza del sedile, così, è inutile, perchè scendere oltre una certa soglia significa non riuscire piu a mettere le marce. La posizione di guida resta comunque corretta e comoda a sufficienza, ma potrebbe esserlo ancora di piu. Bene il cambio: per il massimo dei voti dovrebbe avere gli innesti un poco piu secchi e la corsa un poco piu corta, ma è veloce e sembra ben scalato. Solo la sesta "va imparata": due o tre volte ho fatto un quinta-quarta al posto di un quinta-sesta. Lo sterzo è molto piacevole, compatto, preciso, con una demoltiplicazione pressochè perfetta. Azzeccata la taratura degli ammortizzatori, che assicurano buon comfort alle andature relax e un'ottima stabilità quando si vuole "osare" un po' di più con le traiettorie, sempre assistiti da telaio e sospensioni ottimi e che garantiscono reattività e precisione nel misto stretto e grande sicurezza nei curvoni veloci. Non ho potuto raccogliere molte informazioni sui freni: posso dire che il brake assist (al contrario di altre case) non è per nulla invasivo e la modulabilità del pedale è davvero ottima. Il comportamento stradale, insomma, sfiora l'eccellenza: la Focus si fa guidare (non ti guida) benissimo in ogni situzione, garantendo un'ottimo feeling e rispondendo egregiamente anche ad andature sportiveggianti.
E veniamo al protagonista principale del film: il 3 cilindri 1.0 EcoBoost da 125CV. Sulla carta la lista di caratteristiche tecniche lo pone di diritto nella "hall of fame", ma come si comporta su strada? Alla grande, decisamente. La disponibilità di coppia in basso è totale, tipo turbodiesel, ma senza la "spugnosità" e "l'effetto elastico" di quest'ultimo; si snocciolano le marce una via l'altra a 2500 giri e in un attimo ti ritrovi in sesta a 120 all'ora. L'erogazione invoglia in tutti i modi a questo stile di guida: economico, ma spedito, ed è una goduria. Poi decidi di mettere da parte per un attimo l'andatura sciolta da camminata veloce, allora tieni giù, ed ecco che viene fuori la disponibilità ad allungare del benzina plurivalvole. Certo non è un allungo cattivo, di quelli che "ti scappano via", e capisci subito che la condotta di guida piu consona per questo propulsore è quella di prima, ma lui non si tira di certo indietro e ti porta verso i 7000 con una spinta tutt'altro che elettrica e priva di verve. Poi rallenti, aggiungi un paio di marce e ti ricordi che dentro al cofano c'è un motore piu piccolo di un (piccolo) comodino, e a quel punto nella tua mente ogni giudizio merita una stellina in piu. Fondamentali i consumi: tra quello che dice il computer di bordo, quello che dicono i test delle riviste specializzate e considerando i 2300km dell'esemplare in prova sembra realistico affermare che, guidando in scioltezza, si riesca a rimanere decisamente piu verso i 20 che verso i 15 al litro. Davvero niente male per un 1000cc che deve portarsi a spasso 1200kg di macchina.