Dopo il lieve aggiornamento estetico di inizio 2015, per questa filante e grintosa Mazda 6 ( berlina lunga 487 centimetri) arriva il momento di qualche aggiornamento tecnico. Si va dal nuovo sistema G-Vectoring (l'elettronica modula la potenza del motore in base alla rotazione del volante, per ottenere trasferimenti di carico più uniformi, aumentando maneggevolezza e comfort) a piccole novità nel motore per limitarne la rumorosità. La Mazda 6 2.2 D Exceed ha una dotazione notevole in rapporto al prezzo, che include molti dispositivi di sicurezza: citiamo il monitoraggio degli angoli ciechi degli specchietti, il sistema di mantenimento in corsia, l’avviso in caso di stanchezza del guidatore e i fari a led adattativi. Adesso, poi, il sistema di frenata automatica è basato su una telecamera invece che su un radar, il che lo mette in grado di intervenire fino a 160 km/h invece di 145 e di essere attivo anche in caso di attraversamento di pedoni (oltre che di visualizzare nel cruscotto i segnali stradali ).
La posizione di guida della Mazda 6, sportiveggiante perché piuttosto bassa e distesa, si adatta alle stature più diverse. La pelle che riveste gli avvolgenti sedili (chiara a 2.150 euro o nera a 2.000, in entrambi i casi fornita insieme al tetto apribile e alle regolazioni elettriche delle poltrone) è gradevolmente morbida e liscia: dà un tocco supplementare di raffinatezza agli interni, di stile classico ed elegante. Tutti gli elementi dell’abitacolo sono montati e lavorati con attenzione; l’impressione generale è positiva, ma a ben guardare le plastiche nella parte bassa dell’abitacolo sono di tipo economico. La strumentazione è composta da tre quadranti facilmente leggibili (quello di destra, digitale, fornisce un discreto numero di dati); minuscole, però, le spie. Sopra la plancia c’è anche l’head-up display, una lamina trasparente dove vengono proiettate le principali informazioni (velocità, indicazioni del navigatore e così via); è proprio davanti agli occhi del guidatore, che così evita distrazioni nella guida. Al centro svetta il display di 7” (non molto grande, quindi) dell’impianto multimediale: comandabile sia sfiorando lo schermo (a vettura ferma), sia con la manopola sul tunnel, abbina un hi-fi della Bose, con 11 altoparlanti dal suono potente e nitido, a un navigatore che fa il suo dovere; non delle migliori, però, la grafica e la dotazione. Le app sono poche (mancano, in particolare, Apple Car Play e Android Auto, per replicare il display del proprio cellulare in quello dell’auto) e le prese Usb sono sotto il bracciolo centrale, una posizione non delle più comode, sia per chi sta davanti sia per chi è dietro.
Le linee filanti non devono far pensare a un’auto poco pratica: lo spazio è abbondante per quattro e anche il quinto passeggero non si trova male (a disturbarlo c’è, più che altro, l’alto tunnel centrale). Discreta la capacità dei portaoggetti nell’abitacolo (anche se nessun vano è refrigerato) e degno di nota il bagagliaio: ha una capacità dichiarata di 480 litri ma, soprattutto, è molto ben sfruttabile e sviluppato in profondità (115 centimetri dallo sportello al retro del divano sono un ottimo risultato). Utile, poi, lo schienale in due parti reclinabili.
Chi apprezza le vetture dalla meccanica raffinata e messe a punto con cura troverà pane per i suoi denti nel motore e nel cambio della Mazda 6 2.2 D. Il quattro cilindri biturbodiesel da 175 cavalli, dotato di albero di equilibratura per limitare al minimo le vibrazioni, ha una risposta pronta e omogenea in un campo di regimi particolarmente esteso (può superare i 5000 giri) e una spinta consistente, che non ci fa dubitare delle prestazioni dichiarate dalla casa: con il cambio automatico dell’auto del test, 8,4 secondi nello “0-100” e 216 km/h di velocità massima. Questi valori sono inferiori rispetto a quelli dichiarati per la stessa vettura con trasmissione manuale (rispettivamente, 7,9 secondi e 223 km/h), ma nella guida di tutti i giorni l’automatico se la cava egregiamente: rapido, puntuale e con passaggi di rapporto inavvertibili, esalta le doti del 2.2 e si adatta alla guida in relax come a quella decisa (a richiesta, ci sono le levette al volante per cambiare in modalità manuale). Volendogli trovare un difetto, si può dire che la sesta è piuttosto corta (a 130 all’ora il contagiri segna 2350) e che una settima più “distesa” aiuterebbe a ridurre consumi e rumorosità, comunque piuttosto di buon livello; alla fine del nostro test, condotto in parte in autostrada, nel cruscotto abbiamo “visto” circa 17 km/litro a fronte dei 20,8 dichiarati (che sarebbero 22,2 per la versione con cambio manuale, che costa 2.000 euro in meno).
Diversamente da molte altre berline, la Mazda 6 non ha un comando per modificare la risposta della meccanica, esaltando sportività o comfort. Questa mancanza non si nota proprio per motore e cambio, che si adattano benissimo alle più svariate situazioni, ma potrebbe tornare utile per modificare la risposta dello sterzo che, così com’è, è sempre piuttosto “solido”: nella guida rilassata, un po’ più di servoassistenza farebbe piacere. L’auto, ben appoggiata a terra sulle larghe ruote di 19” (che causano qualche scossone sulle buche profonde) ha notevoli doti di tenuta di strada e stabilità, mentre maneggevolezza e direzionalità in autostrada sono abbastanza buone (ma non eccellenti).
Pregi
> Motore. È pronto, spinge forte e ha anche un “suono” sommesso e gradevole; ottimo l’abbinamento con il cambio automatico.
> Sicurezza. La dotazione di aiuti alla guida è molto buona e la tenuta di strada notevole.
> Spazio. Le forme sportive possono trarre in inganno, ma abitacolo e baule sono molto ampi.
Difetti
> Comfort sullo sconnesso. Sulle irregolarità della strada più evidenti, si “salta” un po’.
> Dettagli interni. Le plastiche meno in vista, pur se lavorate con cura, sono dure e “leggerine”; non dei migliori il sistema multimediale.
> Modalità di guida. Diversamente che in molte altre auto, non c’è un tasto per variare la risposta della meccanica.
Cilindrata cm3 | 2191 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 129 (175)/4500 giri |
Coppia max Nm/giri | 420/2000 |
Emissione di CO2 grammi/km | 127 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 (automatico) + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Le prestazioni dichiarate | |
Velocità massima (km/h) | 216 |
Accelerazione 0-100 km/h (s) | 8,4 |
Consumo medio (km/l) | 20,8 |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 487/184/145 |
Passo cm | 283 |
Peso in ordine di marcia kg | 1420 |
Capacità bagagliaio litri | 480/n.d. |
Pneumatici (di serie) | 225/45 R19 |