La prima elettrica della Mazda è una suv-coupé di taglia media (è lunga 440 cm, larga 180 e alta 157) dalle forme filanti e originali: arriverà nelle concessionarie a settembre, ma è già ordinabile nella versione di lancio. Particolari soprattutto le porte posteriori, prive di maniglie esterne e con apertura controvento (ma solo dopo aver aperto anche quelle anteriori). Nel frontale spicca la sottile mascherina, mentre le fasce in plastica attorno ai parafanghi e alla base delle fiancate danno un aspetto muscoloso e proteggono dai piccoli urti da parcheggio o dal pietrisco. L’abitacolo è moderno, con uno schermo di 7 pollici (per la verità montato un po’ troppo in basso) da cui regolare le funzioni del “clima” bizona. Della stessa misura il display del sistema multimediale, stavolta nella plancia. A muovere la Mazda MX-30 è un motore elettrico da 143 cavalli collegato alle ruote anteriori: la batteria agli ioni di litio da 35,5 kWh dovrebbe garantire un’autonomia di 200 km, stando ai dati di omologazione in base al ciclo WLTP. Più avanti arriverà anche una versione con un range extender: un motore wankel collegato a un generatore di corrente permette di ricaricare le batterie.