Piccole auto elettriche: è ora di comprarne una?

Se si può fare a meno di Android Auto e Apple CarPlay, la Leapmotor T03 potrebbe essere una scelta adatta. Con un design simpatico e un po’ “cartoonesco”, la compattissima cinese ha le dimensioni giuste per la città. Ha una batteria di 36 kWh che alimenta il motore elettrico da 95 CV: sulla carta consente di viaggiare fino a 265 km nel ciclo misto e per 395 km in quello urbano.

Sempre dalla Cina arriva anche la BYD Dolphin Surf, che punta su una linea moderna e vistosa e tecnologie da auto di livello superiore. La piattaforma e-Platform 3.0 della BYD promette efficienza e buone prestazioni, garantite in base alle versioni da una batteria di 30 o 43,2 kWh per un’autonomia su percorsi misti che arriva a 322 km (507 km in città). I motori che muovono le ruote anteriori hanno potenze che vanno da 88 a 156 CV. 

Con la Citroën ë-C3 il marchio francese ha voluto rendere ancora più accessibile l’elettrico con una vettura dalle dimensioni adeguate anche per una giovane famiglia. Il design è robusto e ricorda quello delle crossover compatte, con protezioni in plastica e una maggiore altezza da terra. L’unica versione disponibile ha una “pila” di 44 kWh che fornisce energia al motore elettrico anteriore da 72 CV. L’autonomia dichiarata è pari a 320 km, che possono arrivare a 440 km in città.

È importata dalla Cina dalla Eurasia Motors Company la EMC Yudo, utilitaria elettrica lunga poco più di 4 metri con linee moderne ed equilibrate. La sua batteria di 41 kWh alimenta un motore da 95 CV per un massimo di 325 km nel percorso misto di omologazione. In città promette di percorrere fino a 455 km con una sola carica.

Sorella della ë-C3, con la quale condivide la meccanica, la Fiat Grande Panda si ispira nello stile alla Panda originale degli anni ‘80, con linee squadrate e richiami al passato mischiati a elementi molto moderni come i fari “pixellati” delle versioni più ricche. Anche in questo caso l’accumulatore è di 44 kWh, ma la potenza sulla citycar italiana raggiunge i 113 CV. Non cambia invece l’autonomia dichiarata.

Lunga 383 cm, la Hyundai Inster ha un design molto personale e offre una dotazione completa: la versione XTech ha una batteria da 42 kWh (per 327 km di autonomia media ufficiale) e motore da 97 CV. La XTech ha 49 kWh e 115 CV. Tanto lo spazio per quattro adulti, con i due sedili posteriori scorrevoli (separatamente) in lunghezza. Nel prezzo sono compresi il cruscotto digitale di 10,3'', il navigatore con display “touch” di 10,3”, Android Auto e Apple CarPlay (con collegamento a filo) e aiuti alla guida come la frenata automatica d'emergenza con riconoscimento di veicoli, pedoni e bici nonché la funzione di assistenza agli incroci (se si preme l’acceleratore senza accorgersi dell’arrivo di un altro veicolo da destra o da sinistra, l'auto si blocca in automatico). Ancora, di serie ci sono i sensori di parcheggio posteriori e la retrocamera.

Con i suoi 320 cm di lunghezza, la DR 1.0 è una delle auto più compatte in vendita in questo momento in Italia, pur riuscendo a mantenere i 4 posti (anche se dietro si sta davvero scomodi). La sua batteria di 31 kWh promette un’autonomia mista di 210 km, che diventano 294 km nel ciclo urbano. Il motore elettrico da 61 CV non è certo sportivo, ma in città si fa rispettare.

Resta sotto i 4 metri di lunghezza la Renault 5 E-Tech, rivisitazione in chiave moderna e 100% elettrica della 5 lanciata negli anni ‘70. La citycar francese viene proposta con due tagli di batteria: di 40 o 52 kWh. La prima è abbinata a motori elettrici da 95 o 120 CV, dichiara un’autonomia di 300 km nel ciclo misto. La versione più potente ha 150 CV e un accumulatore di 52 kWh, che sulla carta consente di percorrere fino a 410 km con una sola carica. 

Se le linee sono quelle degli altri modelli del marchio britannico di proprietà della BMW, sotto la carrozzeria la Mini 3 porte Electric nasconde una piattaforma completamente diversa, sviluppata in Cina insieme alla Great Wall. In Italia è disponibile come Cooper E, con la batteria di 36 kWh e il motore da 184 CV, come Cooper SE, l’accumulatore diventa di 49 kWh e la potenza sale a 218 CV, e come eJCW, con la stessa unità della Cooper SE ma con una potenza di 258 CV. La Cooper SE è quella con l’autonomia migliore: dichiara percorrenze fino a 402 km.

La Fiat 500e ha saputo reinterpretare in chiave moderna e sostenibile l’icona italiana per eccellenza, mantenendone il fascino intramontabile e portandolo nella mobilità elettrica. La batteria della versione d’ingresso da 95 non delle più capienti, di soli 23 kWh, e promette un’autonomia di soli 190 km nel ciclo misto, mentre muovendosi solo in città può superare i 250 km. Fa meglio la 500e con la batteria di 42 kWh abbinata al motore da 118 CV: nei percorsi misti dichiara un’autonomia di 314 km, mentre nel ciclo urbano supera i 400 km.

La Opel Corsa Electric è la prima di tre vetture che condividono la stessa base e la stessa meccanica. Ha lo stesso aspetto grintoso dell’utilitaria con il motore termico, ma sotto la carrozzeria nasconde due tipi di batteria, di 50 o 51 kWh. Se la capacità non cambia di molto, è diversa la potenza dei motori elettrici a cui sono abbinati: la prima è dedicata a un propulsore da 136 CV, mentre la seconda ne alimenta uno da 156 CV. La batteria leggermente più capiente migliora però notevolmente l’autonomia dichiarata, di quasi 50 km, promettendo fino a 402 km con una sola carica. 

Il cambio di generazione ha notevolmente ingrandito la Lancia Ypsilon, che ora supera i 4 metri di lunghezza. Con la Opel Corsa (e la prossima Peugeot 208) condivide la base tecnica, ma adotta solo la “pila” più grande e il motore da 156 CV, che sulla citycar italiana dichiara però un’autonomia di 425 km nel ciclo misto, arrivando a 545 km viaggiando solo tra le vie cittadine.