Prima degli interni è doveroso spendere qualche parola sulla carrozzeria: ad essa infatti sono da attribuire buona parte dei meriti dei bassi consumi e la colpa del prezzo salato, essendo costruita facendo largo uso di costoso alluminio si è ottenuto un peso complessivo di soli 895kg. Per fermare l'ago della bilancia così in basso, solo per queste versioni motorizzate 1.2 tdi, si sono adottati altri accorgimenti come cristalli più sottili, sedili più leggeri e cerchi da 14 " in lega di magnesio che montano pneumatici T76 Bridgestone 145/80R14 Ecopias o gli invernali Continental con battistrada a ridotta resistenza al rotolamento, tutto per ridure al minimo i consumi.
La linea ha uno stile personale, con il muso alto da monovolume e la coda spiovente caratterizzata dal lunotto che prosegue sul tetto come nelle coupè, ma originalmente bipartito dallo spoiler. Il risultato per quanto concerne il coefficiente aerodinamico è impressionante: CX di 0,25, ennesimo fattore a vantaggio dei consumi.
L'accesso allo spazioso abitacolo è agevole e ci si trova accolti da una gradevole plancia color beige chiaro invece delle consuete e tristi plancie nere, al tatto però le plastiche non sembrano degne del prestigio Audi, si poteva fare meglio. I sedili sono curati e confotevoli, non presentano evidenti sagomature in quanto per questa vettura non è previsto nè consigliabile un utilizzo sportivo. La strumentazione di bordo si presenta completa e ben leggibile: gli indicatori analogici sono incorniciati di allumino e ospitano un piccolo digitale ciascuno con chilometraggio, datario ed orologio, al centro vi è un ampio display digitale che propone informazioni secondarie di stato e l'importante scala dei rapporti che evidenzia la marcia inserita, utilissima nell'utilizzo del cambio semi-automatico.
Il volante è rivestito in gomma ed il diametro dell'impugnatura è stretto e liscio al tatto, altra piccola delusione, ma alla fine è leggero ed il suo lavoro lo svolge bene. I comandi delle luci sono posizionati a sinistra su di una manopola, mentre sulla consolle centrale vi è un sintolettore cd non di seire, sostituito alla radio originale per poter disporre di ingresso ausiliario e supporto usb. I comandi dell'efficiente climatizzatore, malgrado siano esclusivamente a pulsanti, risultano intuitivi grazie alla grafica semplice e visibile.
Completano un piccolo vano ideale ad ospitare i cellulari ed un portabicchiere estraibile. Un'altra piccola pecca è costituita dal portaoggetti sul cruscotto lato-guida che se fosse stato sagomato sarebbe stato ideale a ritenere oggetti e documenti, invece è aperto permettendo all'oggettistica di scivolare fuori ed è impegnato da un maniglione trasversale rubato all'offroad che devrebbe rimediare alla mancanza delle maniglie sul tetto, assenti anche dietro. Sul tunnel è installato in comoda posizione il cambio automatico, i comandi ECO e ASR ed il freno a mano, sotto il quale non è stato ricavato nessun portaoggetti. L'abitabilità posteriore è ottima, c'è spazio per le gambe anche di passeggeri più alti, il divano offre due sedute ergonomiche da ben 59cm ciascuna: una gradita sorpresa.
Il bagagliaio da 390 litri offre una bocca di carico ampia e regolare, la soglia è stata misurata a 70cm dal terreno. Sotto c'è il trucco: un sottofondo alto una ventina di centimetri in cui è fissata la ruotina di scorta con un gallettone. In pratica, il bagagliaio ha due configurazioni, su due piani. Quando si piegano in avanti gli schienali dei sedili posteriori si crea un piano più alto di carico. Quando invece si ribaltano in avanti o si smontano separatamente i sedili posteriori e si smonta anche il piano del bagagliaio, il volume disponibile diventa molto più grande e a un livello inferiore, anche se con la ruota di scorta fissata a vista e nemmeno protetta da una copertura.