Costruita sulla nuova piattaforma PPC (Premium Platform Combustion) progettata per le auto con motori termici, l’Audi A6 Avant è una station wagon di 5 metri dallo stile parecchio grintoso, grazie a un frontale basso caratterizzato da una grande mascherina e fari sottili, disponibili anche a matrice di led abbinati alla tecnologia oled. La fiancata è pulita, con le maniglie a filo della carrozzeria, mentre nella parte posteriore il lunotto è piuttosto inclinato, quasi da sportback, ed è sormontato da uno spoiler che aiuta a raggiungere un ottimo valore Cx di 0,25.
Gli interni dell’Audi A6 Avant sono molto tecnologici. Su tutte le versioni ci sono due grandi schermi, affiancati in un unico pannello curvo: il cruscotto è di 11,9”, mentre quello per il sistema multimediale (basato su Android Automotive) è di 14,5”. Volendo si può richiedere anche un ulteriore display di 10,9”, dedicato al passeggero e non visibile dal sedile del guidatore (di serie sulle versioni più ricche). Ridotti all’osso i comandi fisici: tutto, o quasi, si comanda con il tocco.
Se lo spazio nell’abitacolo dell’Audi A6 Avant non manca (sebbene sul divano chi sta in mezzo è un po’ sacrificato, soprattutto per l’ingombro del mobiletto centrale), appare un po’ sottotono il bagagliaio che si ferma a 466 litri con il divano in posizione d'uso: poco per una familiare di 5 metri.
A trazione anteriore o integrale, l’Audi A6 Avant è spinta da motori turbodiesel (2.0 TDI) o a benzina (V6 3.0 TFSI) ibridi leggeri, tutti abbinati al fluido cambio automatico a doppia frizione a 7 marce. La tecnologia a 48 volt supporta il motore a combustione contribuendo alla marcia con 24 CV e 230 Nm di coppia e recuperando fino a 25 kW di energia nelle fasi di decelerazione. Buona la dotazione di aiuti alla guida, con tecnologie come l’ausilio al parcheggio e il cruise control adattativo di serie su tutte le varianti. Tra gli optional, le sospensioni pneumatiche e il retrotreno sterzante.