PRESTAZIONI
Rispetto alla configurazione originale, la Punto gialla ha acquistato 10,9cv di potenza massima, quasi 1Kg/m di coppia massima ed ha un assetto decisamente più rigido. La potenza frenante è aumentata e l’auto è ben bilanciata.
MOTORE
Il motore sale con più vigore e dopo i 5000 giri/min non perde la spinta come succedeva con la configurazione originale: merito sia della mappatura della centralina che ha migliorato gli anticipi e la carburazione, ma soprattutto di un albero a camme leggermente più spinto: l’alzata del nuovo albero a camme è quasi identica a quello originale, ma cambia il profilo che regala +6° di incrocio rispetto all’originale. Un decina di cavalli in più non cambiano certo al natura della macchina, ma la rendono più divertente da guidare.
ASSETTO
Il cronico sottosterzo tipico delle trazioni anteriori è diminuito grazie ad un avantreno molto più preciso in ingresso di curva: nelle curve lente “tipo tornante” si sente il benefico effetto della barra duomi anteriore che, in uscita di curva, quando si spalanca il gas e le ruote ancora sterzate inziano a patinare leggermente, non fa allargare la traiettoria. Si riesce quindi a scaricare a terra la potenza del motore con un’ottima trazione. Sui curvoni in appoggio il rollio è ridotto e consente una percorrenza di curva a velocità più sostenuta.
FRENI
Il vero pezzo forte dell’auto: l’impianto potenziato consente staccate all’ultimo anche grazie all’aiuto dell’ABS. In pista spesso sono riuscito a passare auto di potenza simile alla mia grazie ad un’ottima bilanciatura della frenata. In secondo luogo, cambiando l’olio dei freni (un DOT 4) ogni due anni l’impianto frenante non va in crisi a seguito dell’ebollizione dell’olio e della conseguente dilatazione dei tubi freni in gomma. Alla fine del turno di 20 minuti in pista la corsa del pedale del pedale è allungata, ma l’impianto risponde ancora bene.
STRUMENTAZIONE AGGIUNTIVA
Decisamente utile sia per capire quando l’olio raggiune la temperatura di esercizio (molto più lentamente rispetto all’acqua) ed anche quando ci si avvicina ai 120°C durante l’uso intensivo in pista. Per la salvaguardia del motore ritengo utile non superare questa soglia e durante il turno in pista di 20 minuti mi riservo sempre un giro di riposo durante il quale procedo a velocità ridotta per raffreddare olio motore ed impianto frenante.
CONSUMI E COMFORT
Se si guida a velocità ridotte i consumi non sono aumentati, ma quando in pista si ha il gas spalancato il trip segna anche 6Km/l. L’impianto di scarico rende l’auto poco comfortevole: si hanno scoppi in fase di rilascio e dentro l’abitacolo il rumore talvolta è assordante. Le sospensioni più rigide assorbono con meno efficacia le asperità dell’asfalto. In conclusione è un’auto da usare in pista e non nella guida di tutti i giorni.
CONSIDERAZIONI FINALI
Pur essendo un’utilitaria, con queste modifiche meccaniche, l’auto è diventata più divertente da guidare e la guida in pista regala emozioni indescrivibili!
I frequenti turni in pista mi hanno consentito di migliorare le mie capacità di guida. Ora riesco ad affrontare con più prontezza di riflessi e padronanza del mezzo, le situazioni di emergenza nella guida di tutti i giorni. Consiglierei quindi a tutti di andare ogni tanto in pista: ci si diverte, se si guida con intelligenza non ci sono rischi ed è un’ottima scuola guida.