Si entra nell'abitacolo e subito si trova la giusta posizione sul sedile di guida, il volante è del tipo che si regola in qualsiasi posizione, il sedile è dotato anche di aggiustamento per la zona lombare, si preme il tasto start e si rimane colpiti dalla silenziosità dell'abitacolo. Il rumore del motore a finestrini abbassati è forte, il compressore del climatizzatore quando attacca da tutta l'idea della potenza. Ad abitacolo chiuso il rumore del 4 cilindri 2.2 non disturba affatto, non si avverte neppure il rantolo della catena. L'assenza di vibrazioni fa capire veramente quanto i giapponesi della mazda si meritino la loro fama di assemblatori maniacali e precisi. Da Hiroshima a Roma, due città dal carattere forte, metto la prima che entra fluida e mi concentro sulla guida. Mi fermo, metto la cintura, il cicalino è rigorosamente giapponese, non si arrende neppure dopo minuti, ormai inoltre non mettere la cintura è veramente ingenuo e sciocco.
Riparto
CITTA'
La macchina è veramente divertente da guidare, le marce sono brevi e se si esagera con l'acceleratore lo strappo e secco, i 150 cv si sentono tutti nonostante la macchina si aggiri sui 1400 kg senza guidatore. Prima seconda e ci si trova a 60 senza neppure essere disturbati dal motore. In mezzo al traffico però son dolori, la frizione ha un sapore sportivo e nel traffico intenso di Roma ci si può stufare ma non stancare. Capitolo semaforo, difficilmente anche grazie alla rapportatura si sta davanti con pari cavallaggio a questa mazda, di certo è puerile ed infantile ripartire e considerarsi "IL PRIMO" però se non si crea rischio per il traffico ha anche un non so che di appagante. Sorprendentemente in città il grosso motore non è troppo assetato, se la cava con un ottimo 13 a litro che di questi tempi non è da disprezzare, con la guida attenta si arriva tranquillamente a 15 senza eccessive premure, un tasto simile al DNA alfa avrebbe fatto comodo per i guidatori più tranquilli.
Un appunto sulle sospensioni... votate alla sportività, ciò fa a cornate con l'idea che abbiamo a Roma di asfalto curato, le buche si sentono secche, tutto è comunque a vantaggio della tenuta e della sportività.
EXTRAURBANA
Esistono due tipi di SS. Uno è il tipo Aurelia, dritta, con incroci a raso, leggermente trafficata, ricca di autovelox. Li la Mazda si comporta più che bene, i consumi raggiungono tranquillamente la media tra i 18 e i 19 a 90 orari, l'unico problema è che a questa velocità ci si trova sempre indecisi, nei cambi di pendenza, tra la 5° e la 6°. Il problema è per chi si stufa di cambiare, non per me.
Il secondo tipo di SS è ad esempio la senese aretina. Per lavoro sono ormai da 6 anni a Siena e quando voglio guidare veramente, provare la macchina di un collega (vedi giulietta QV o audi A8) o buttare via lo stress questo è quanto di meglio ci sia. Sul percorso non di rado si incontrano porsche, mitsubishi, moto da corsa, tutte affamate di quelle curve e cambi di pendenza che ne fanno un paradiso per chi ha voglia di guidare. La macchina può essere forzata senza eccessivi rischi, l'esp è sempre li a sorvegliare senza intervenire, tanto da farmi domandare quale sia il limite di tenuta. Probabilmente il merito è delle gomme TOYO di serie, sono sensazionali ma durano all'incirca 30000 km, le pirelli che monto ora all'anteriore non hanno lo stesso grip ma ben si bilanciano con le originali ancora fedeli al posteriore (consumo irregolare a causa della non rotazione dovuta al fatto che alla concessionaria avevano probabilmente impegnato la macchina almeno quanto me, ormai ruotare non aveva senso, via le anteriori e ecco le pirelli). Il 2.2 è una belva, non ha vuoti, spinge sin da subito e 1°, 2° e 3° godono sciolinando una ad una quelle curve. Un cayman mi si affianca, lo tengo dietro per due, tre minuti, do il meglio di me nella lotta impari facendo la mia degna figura, in un breve rettilineo lo faccio passare pensando tra me e me "tanto non ti perdo". Due curve e già non lo vedo più, i freni cominciano ad essere affaticati ma fanno ancora il loro giusto dovere anche se il pedale è diventato spugnoso, rallento che ormai la strada e finita, Monte San Savino, autostrada per tornare a Roma. Consumo enorme, nell'ordine dei 8 km con un litro, ma soddisfazione, appagamento, godimento, tanto.
AUTOSTRADA
Sono anni che la faccio, prima con una punto 1.3 70cv, poi con un'astra 1.6 115 (la terribile ecotech a GPL!!! VADE RETRO) ed ora con la mazda3. Il confronto è impari con la prima, ma l'astra addirittura non ha nulla che io rimpianga. Il rumore nell'abitacolo è puramente quello del rotolamento gomme e dei fruscii aerodinamici. Se si abbassano i finestrini posteriori, anche parzialmente, il rumore è veramente fastidioso, meglio affidarsi all'aria condizionata che altera i consumi ma preserva da un mal di testa. Comunque le conversazioni non sono impegnative, a 130 la macchina chiede solo che la voce sia leggermente più alta, se si è da soli basta lo stereo al minimo per ritrovarsi isolati in una camera con la musica come compagna. Il cruise control è prezioso per non stancarsi, lo specchietto che imbrunisce da solo se chi guida dietro ha i fari troppo alti comodo oltremodo, la sesta mai in affanno nelle riprese, lo sterzo preciso, la macchina stabile anche sulle traverse dei viadotti in curva. Il sedile risulta comodo anche per viaggiare, l'unico optional che non mi sarebbe dispiaciuto è solo un poggiatesta con schermo integrato per intrattenere la prole, da mie ricerche non disponibile neppure non della casa.
Consumo 15 al litro a 130 con condizionatore, a 110 anche 18 (curiosamente nel SIENA-ROMA non nel ritorno), ma a condizionatore spento.