Alla guida dell’auto si apprezza la buona visibilità anteriore, discreta anche dietro, non si sente la mancanza dei sensori di parcheggio e in manovra il volante con servosterzo elettroidraulico è leggero e abbastanza preciso in velocità. Il confort è molto buono, il motore silenzioso unito alla sesta piuttosto lunga (2500 giri a 130 km/h) contiene il rumore, tantè che anche a velocità elevate si può conversare senza alzare la voce e se non si vuole parlare ci si può gustare l’impianto audio di buona qualità che si integra perfettamente con la plancia.
Il motore che equipaggia la mia ASTRA è il noto 1.3 multijet di origine FIAT/GM da 90 cv 16v e turbina a geometria variabile, considerato da molti sottodimensionato per il genere di vettura ma che sposta l’auto con sufficiente brio. I 100 allora da fermo si toccano in 12 sec (contro i 13,7 sec dichiarati), allunga con una certa facilità a poco più dei 180 km/h indicati per poi allungare lentamente fino a 190 km/h indicati (180 km/h rilevati con il navigatore).
Anche in ripresa se la cava bene, da 80 a 120 km/h in V marcia impiega circa 12 sec, in VI 18 sec. Il motore ha un campo di utilizzo abbastanza ampio per un diesel, da 1500 giri si può procedere senza strappi anche se è dai 2000 giri in poi che si ha una risposta pronta con il motore che allunga senza problemi fino a 4600 giri, oltre conviene cambiare marcia. Solo nei primi due rapporti conviene sfruttare gli altri giri (fino a circa 5100 giri) per favorire lo spunto.
I consumi sono molto buoni, in autostrada a 120 allora si percorrono circa 20 km/l, in extraurbano si riescono a percorrere anche 25 km/l, in un ciclo misto che comprende anche la città senza attenzioni si percorrono tranquillamente 18 km/l. Grazie a questi consumi l’autonomia è elevata la spia della riserva si accende dopo aver percorso circa 850 km.
Il comportamento stradale è molto buono, la tenuta di strada è molto elevata, raggiunto il limite il muso allarga la traiettoria in maniera prevedibile, il rollio non è evidente e la stabilità è molto buona tant’è che non si sente la mancanza dell’esp. La non elevata potenza consente di premere a fondo l’acceleratore anche nelle curve abbastanza strette senza che si manifestino casi di perdita di aderenza in accelerazione e quando c’è da fermarsi, l’impianto frenante a 4 dischi con gli anteriori autoventilanti, assicura spazi di arresto ai vertici della categoria. L’abs con ebd è tarato bene, entra solo quando c’è ne è veramente bisogno.