Renault Scénic 1.6 dCi 130 CV Bose

serie 4 (SC4) in produzione dal 2016 al 2022

Pubblicato il 11 giugno 2018

Listino prezzi Renault Scénic non disponibile

Ritratto di Massi VT
alVolante di una
Renault Grand Scénic 1.5 dCi 110 CV Sport2 EDC
Renault Scénic
Qualità prezzo
4
Dotazione
5
Posizione di guida
4
Cruscotto
4
Visibilità
3
Confort
4
Motore
4
Ripresa
3
Cambio
3
Frenata
4
Sterzo
4
Tenuta strada
4
Media:
3.8333333333333
Perché l'ho comprata o provata
Dopo circa 8.000 km percorsi in quattro mesi, posso iniziare a buttare giù convinte ed obiettive impressioni riguardo l'auto in questione - sostituta di una Talisman Sporter, venduta per ragioni logistiche (poco spazio nel garage, auto troppo ingombrante per sopraggiunte esigenze lavorative). Presa presso il Renault Retail Group - filiale di Napoli, immatricolata nel dicembre 2016, all'attivo neanche 13.000 km, prezzo decisamente interessante. Praticamente intatta, non un rigo, non un graffio, nulla: sembrerebbe quasi appena uscita dal concessionario. Estrnamente la Scénic la trovo appagante, specie in alcune tonalità - bianco, rosso scuro, senape (il mio colore, un bellissimo arancio metallizzato come l'immagine in foto, a personale avviso il più adatto alla monovolume transalpina). Trovo la linea proporzionata, non scontata, abbastanza elegante, tutto sommato giovanile, non arzigogolata né pastrocchiata. Indubbiamente buona parte del felice colpo d'occhio la danno i (bellissimi) cerchi in lega da 20 pollici - di serie per tutta la gamma, che riempiono gli ampi passaruota e rendono la monovolume dinamica ma tutt'altro che pacchiana; la gommatura scelta (195/55) non è più cara di un normale 17" - i Continental Sport Contact costano sui 140 euro l'uno, e la spalla non ribassata consente all'auto un buon comportamento su strada (attenzione, la Talisman era di un altro pianeta), un adeguato assorbimento delle buche ed un confort di marcia di buon livello - la Tali era decisamente più rigida, seppur comunque comoda e ben vivibile. Ah: le gomme non sono particolarmente fragili, si spaccano perché, almeno nelle mie zone, non abbiamo strade ma ignobili MULATTIERE, letali e disastrate; si spaccano tanto quelle da 20" della francesina, quanto quelle - magari da 17" - di teutoniche e marmoree Audi, Mercedes, ecc.
Gli interni
INTERNI L'impostazione non è troppo dissimile dalla Talisman; identico R-Link (nella mia versione, da 8.7 pollici e senza DAB), stesso cruscotto TFT configurabile, stesso Multisense con identici settaggi preimpostati più uno personalizzabile, stesso sedile guida massaggiante, stesso head-up display. La mia Scénic ha in più, rispetto alla Talisman, il regolatore adattivo di velocità: comodo, ma va usato con attenzione settando la corretta distanza dalle vetture che precedono, consapevoli che in certi sorpassi se i sensori rilevano movimenti improvvisi di tali auto potrebbero autonomamente decidere di frenare o parzializzare l'acceleratore. La Scénic è disseminata ovunque di cassetti portaoggetti, sotto i sedili, sotto il bracciolo anteriore, pozzetti davanti ai divano posteriore: cosa assai pratica, con poco si tiene in ordine l'auto senza cose che ruzzolano ovunque. Ovviamente nel complesso la dotazione ed il senso di lusso sono inferiori (avevo una Talisman Initiale Paris..), i sedili in tessuto anziché pelle nappa non sono altrettanto appaganti all'occhio (attenzione: la pelle tendeva a rovinarsi abbastanza facilmente..), ma lo spazio a bordo - almeno anteriormente - è decisamente agevole, vivibile ed arioso, complice il parabrezza ampio ed il cruscotto molto profondo. Posteriormente lo spazio per le gambe non è certo illimitato - c'è la Grand Scénic, per questo - ed il divano forse ha lo schienale leggermente troppo verticale: in compenso la modularità, la facilità di sfruttamento del bagagliaio, la SOGLIA PIATTA (indispensabile per caricare oggetti lunghi, nel mio caso di musicista pianoforti digitali) e la possibilità di far scorrere longitudinalmente i sedili posteriori - frazionabili 1/3 - 2/3 ed abbattibili dal R-Link, da una leva accanto al sedile stesso o da una comoda plancetta sul posteriore - rendono la Scénic molto sfruttabile e decisamente vivibile. Molto, molto comodo il tunnel centrale anteriore scorrevole premendo una levetta situata all'inizio del bracciolo: quando si viaggia senza passeggeri posteriori si può tirare tutto indietro, scoprendo due pratici portabicchieri/lattine/bottiglie. Finiture adeguate a prezzo e rango, senza ambizioni da premium ma neanche cadute di stile eccessive: la plancia morbida, i tasti sufficientemente solidi, le plastiche discretamente assemblate che a volte scricchiolano - specie con l'abbassarsi delle temperature, i sedili che parrebbero robusti. Avvalendosi di chiavi USB specifiche reperibili facilmente su internet e scaricando un software dedicato, è possibile sbloccare "self service" moltissime funzioni della vettura disattivate di default agendo sul R-Link (Radio DAB se presente il modulo, mantenimento automatico in carreggiata che interviene agendo sullo sterzo, settaggi digitali tipo schermata RS, rumore motore RS, visualizzazione consumi in km/litro, Android Auto da una certa versione del R-Link, segnalatore grafico della stanchezza del guidatore, ecc.): personalmente, semmai decidessi di intervenire in tal senso aspetterei sicuramente lo scadere della garanzia. Ah, l'abitacolo - tutto nero - complice il vetro anteriore enorme si scalda facilmente e diventa un forno: se foste interessati, compratevi un parasole modello André The Giant o farete la coccia come la porchetta. Tre mancanze, per dovere di cronaca: 1. Mancanza del lettore CD (sulla Talisman c'era), pecca relativa ma avrebbe fatto comodo. 2. Non c'è sul piccolo tunnel centrale un tasto fisico "home" che permetta di scorciare la navigazione sul R-Link: a mio parere seria defaillance, costringe a distrarsi e distogliere lo sguardo dalla strada o - più prudentemente - a settare il sistema prima di partire. Sulla Talisman c'era, ed era fondamentale per la sicurezza. Quello accanto allo schermo del R-Link è poco pratico 3. Come sulla Tali, per spegnere il climatizzatore occorre andare nella schermata apposita. Non ci siamo, occorreva pensare un tasto "off" che evitasse pericolose distrazioni.
Alla guida
Il confronto con la Talisman è impari: non pretendevo certo di trovare lo stesso handling, la mia ex Sporter era biturbo, automatica, più rigida, aveva il 4Control (che fa una GRANDE differenza) ed era più bassa e larga. Risultato? La Talisman era più precisa, non rollava pressoché mai, era più agile (paradosso, a dispetto dei 490 cm), si inseriva in curva piatta (anche frenando in ritardo) e permetteva di accelerare a fondo a metà curva, grazie al fondamentale apporto delle quattro ruote sterzanti. Intendiamoci, nessuna delle due auto può minimamente definirsi "sportiva": non parliamo di Alfa Romeo Giulia, sono auto finalizzate a ben altri utilizzi e connotate in ottica di confort e funzionalità. Beh, la Scénic svolge adeguatamente il suo compito: si guida rialzati, la visibilità in marcia è buona anteriormente, discreta posteriormente (specchietti molto grandi, lunotto più piccolo), l'assorbimento del comparto sospensioni-pneumatici è decisamente superiore alla Talisman ed evita molti scossoni, le grandi ruote da 20" - nonostante un battistrada "umano", 195/55 - permettono appoggi sicuri e solidi, purché non si pretenda di inserirla in curva ritardando la frenata, neanche fosse una M4 o una 4C. Il 1.6 dCi monoturbo è un buon propulsore, ha un discreto "corpo", è un po' vuoto sotto ma soltanto se si pretende di riprendere da bassi regimi senza scalare: all'atto della scelta era disponibile una Scénic identica alla mia col 1.6 160 EDC, è stato il cambio manuale a farmi preferire questa. Probabilmente con il dCi biturbo ed il cambio automatico la Scénic acquisterebbe in gradevolezza di guida e fruibilità, ma per le mie esigenze il 130 basta e avanza - Multisense in "sport", spinge esattamente quanto serve ad una monovolume. Cambio normale, senza infamia né lode: a volte ha innesti leggermente contrastati e - personalmente - preferirei una leva lievemente più corta, rapportatura corretta, né troppo lunga né troppo corta, buon compromesso tra fruibilità quotidiana ed economicità. I fari full led? Non proprio impeccabili, con quelli della Talisman vedevo maggiormente e più in profondità - specie gli anabbaglianti. Intendiamoci, non è una cosa da rimarcare eccessivamente: ma, venendo da altra Renault con fari simili, mi aspettavo di più. Una pecca da molti segnalata? I fruscii. Effettivamente, complice la silenziosità del motore, si avvertono dai 100 - 110 km orari: ma non sono insopportabili, fino a velocità codice non occorre neanche alzare il Bose (a proposito, quello della Talisman suonava meglio: più corposo e definito, ma queste son paturnie mie). Consumi? Sono sui 20 km/litro misurati approssimativamente (5.0 l/100 km da cb), senza particolari attenzioni e non disdegnando qualche "acciaccata" come si deve; con un minimo di attenzione e molta statale, ritengo tranquillamente alla portata i 22. Con la Talisman stavo sui 17 - 18 km/litro. Mi basta, ci sta.
La comprerei o ricomprerei?
Buona auto. Abbastanza ben fatta, molto appagante soggettivamente parlando, davvero versatile e sfruttabile. Alcuni difettucci ce li ha, come credo - senza peccare di faciloneria - ogni altra auto. Tuttavia ne sono soddisfatto, sia esteticamente che nel complesso; certo, sarà interessante vedere come resisterà all'usura del tempo e dell'utilizzo quotidiano, ma mi ritengo nel
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0
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VOTO MEDIO
3,4
3.42857
7


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Ritratto di Moro42
9 agosto 2018 - 15:34
Complimenti per la bellissima prova, ben fatta e molto minuziosa.
Ritratto di Moro42
9 agosto 2018 - 15:35
Complimenti per la bellissima prova, fatta davvero molto molto bene.
Ritratto di Massi VT
10 ottobre 2018 - 17:02
1
Grazie. Aggiungo a margine che ad oggi, avendo superato i 30.000 km, confermo la sopra descritta soddisfazione complessiva per la mia Scénic. Fa quel che deve, e lo fa nel complesso bene - peraltro consumando abbastanza poco.
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