Guidare la BRZ in una città è straziante: il fatto che sia bassa non facilita la visibilità e si deve stare attenti ai pedoni che decidono improvvisamente di gettarsi in mezzo alla strada, nascosti dall’Audi Q7 di turno. La visibilità posteriore non è un granché e per una volta i bei sedili in alcantara non aiutano nelle manovre. L’esemplare che ho guidato aveva i sensori di parcheggio posteriori ma non anteriori (ho già consigliato al mio amico di farseli installare in concessionaria). Non ha un motore adatto all’uso cittadino: vorrei più coppia ai bassi e medi regimi. Solo dai 4500 giri in poi il motore sembra “vivo”, e quando lo diventa fa anche un suono piacevole.
Lo stesso problema si presenta sulle strade extraurbane, dove ogni tanto ho avuto bisogno di scalare marcia perché mi sembrava di non ricevere risposte dall’acceleratore. Molti discutono sul bisogno della BRZ di un turbo, secondo me avrebbe bisogno di maggiore potenza ma non credo che il turbo sia la soluzione: l’auto è ben bilanciata così com’è, e un turbo potrebbe compromettere questa “perfezione” e renderla un tantino “nervosa”. Ma siamo nel 2014, non sarà questo il problema. La verità è che è un peccato turboalimentare un 2 litri che aspirato riesce a produrre 200 cavalli.
Un pomeriggio, dopo una pioggia forte, mi spaventai perché in una curva a 80 km/h sentii il retrotreno allargarsi un po’ troppo. Con una manovra istantanea di controsterzo salvai la situazione (anche in modo spettacolare, lasciatemelo dire) ma solo dopo aver maledetto l’auto per la sua scarsa trazione sul bagnato mi accorsi di aver disattivato tutti i controlli elettronici. Ci sono diversi settaggi di guida possibili e, a differenza del DNA dell’Alfa MiTo (l’unica auto che ho guidato con questa caratteristica), sembrano fare la differenza. Reimpostati tutti i controlli, infatti, l’auto filava come sui binari anche sul bagnato. Da quel momento sono stato più attento anch’io, comunque. Devo dire la verità, li ho sempre usati come un interruttore ON/OFF: non ho mai provato gli intermedi.
I freni mi hanno colpito semplicemente perché sono i migliori freni che abbia mai provato su un’auto. Questo è dovuto alla mia ancora breve esperienza alla guida e alla lunga lista di auto mediocri che ho provato. Mi ha tuttavia colpito la forte presa delle pinze e l’efficienza dei dischi, che sono autoventilanti.
Vorrete sapere del perché non siamo riusciti a guidare nell’Inferno verde. Perché siamo disorganizzati. Siamo arrivati un venerdì, il 25 aprile, in cui la Nordschleife non era aperta al pubblico. È stata una delusione ma è stata anche colpa nostra che abbiamo fatto una bravata dell’ultimo momento senza nemmeno controllare più volte sul sito né chiamare un numero verde. Forse ci sarebbe comunque mancato il coraggio: sarebbe stata per tutti e tre la prima esperienza in pista, e sarebbe potuta essere traumatica. Ho guidato di nuovo la BRZ all’autodromo di Vallelunga e ne confermo le doti di guida e i limiti del motore. È un motore che va controcorrente, così come tutta l’auto. Il progetto GT86-BRZ è stato un azzardo in un periodo in cui addirittura BMW, per citare uno dei marchi dall’appeal più sportivo e dalla lunga tradizione a trazione posteriore, ha nei piani industriali una roadster a trazione anteriore e non ha più in listino motori aspirati.
Il risultato è eccitante¬: questa Subaru può essere “tirata” senza effetti catastrofici. Guidandola nelle curve “a esse” si ha anche per pochi istanti la sensazione di andare molto più veloce, anche grazie alla posizione di guida molto bassa.