PUNTA SULLA TECNOLOGIA
La Citroën C3 una spaziosa utilitaria dalle forme arrotondate e personali, caratterizzata dalle protezioni anti-“toccatine” da parcheggio sulle porte (Airbump). Il frontale ha le luci su tre livelli: quelle superiori (diurne, a led) sono inserite nella sottile mascherina che, al centro, disegna il logo della casa. L’impianto è ricco (ha Apple CarPlay e Android Auto) e ha un bel suono; non sempre fluido, però, lo schermo di 7’’. La piattaforma (la stessa usata anche per la C4 Cactus e la Peugeot 208) deriva da quella già impiegata nel vecchio modello: differisce, rispetto a quest’ultima, nella nuova taratura per le molle, gli ammortizzatori e la barra stabilizzatrice interna alla traversa del ponte torcente posteriore (ora privo della sagomatura centrale a “U”). Per un’utilitaria, l’insonorizzazione (fruscii e rumore di rotolamento ridotti) è curata e le sospensioni incassano bene le asperità, senza arrivare a essere cedevoli. Lo sterzo ha una demoltiplicazione corretta per questo tipo di auto: leggero in manovra, non delude neppure in precisione. Sotto il cofano c’è un vivace 1.2 turbo a iniezione diretta di benzina: derivato dalla versione aspirata da 82 CV, e già montato in altre auto del gruppo PSA, è un tre cilindri dotato di contralbero di equilibratura nel basamento (assente nei 1.2 non sovralimentati). Spinge con vigore, richiede poca benzina e non “strappa” nella marcia ai bassi regimi (condizioni d’uso in cui, però, vibra un po’, come anche al riavvio e allo spegnimento). Solo in piena accelerazione diventa piuttosto rumoroso. Abbinato, c’è un cambio a cinque marce, con quelle più alte piuttosto spaziate fra loro (per ridurre i consumi, che effettivamente sono risultati bassi), dagli innesti morbidi ma con una frizione pesante da azionare.
A dispetto della rapportatura, grazie al turbo che “soffia” forte (specialmente dai 2000 giri), anche dopo un rallentamento si riguadagna rapidamente velocità anche senza scalare. Spazi d’arresto e resistenza sono quelli che ci si aspetta da una moderna utilitaria, ma non da record; ben modulabile il comando. Grazie anche alle gomme più larghe (optional con i cerchi di 17’’), la Citroën C3 segue precisa le traiettorie: senza essere sportiva, ha reazioni sincere e permette di togliersi qualche soddisfazione fra le curve. Le plastiche (tutte rigide) appagano più l’occhio che il tatto, ma se ne apprezzano lavorazioni e montaggi. Ok la dotazione; la vettura ha un prezzo centrato. Nel pacchetto Navigation (optional, come la radio digitale Dab) ci sono anche il navigatore e l’assistenza Citroën Connect Box: un dispositivo che, in caso d’impatto violento, fa partire una chiamata automatica d’emergenza sfruttando una scheda sim integrata (come quelle contenute nei cellulari). Il sistema comunica anche la posizione rilevata dal navigatore e può essere attivato manualmente: col pulsante rosso per le richieste di assistenza urgente (come in caso di malore, o se si assiste a un incidente), oppure con quello nero per informazioni stradali. Il servizio è gratuito e attivo sette giorni su sette (anche all’estero), 24 ore su 24, senza limiti di durata. La vettura può montare anche la ConnectedCam: una telecamera dietro il parabrezza che scatta foto e riprende video (tutti condivisibili, con l’app gratuita, sui social) a comando o in automatico, utile anche per chiarire le responsabilità in caso d’incidente.