La citycar americana viene rivista nel frontale e nella coda e migliorata negli interni. Confermati i motori a benzina 1.0 e 1.2, anche a doppia alimentazione a Gpl.
Con le sue linee estrose ha un aspetto vistoso. Offre il giusto spazio anche a chi siede dietro, ma ha un bagaglio poco sfruttabile. Il 1.2 a benzina è vivace e consuma poco. Bene la garanzia di tre anni e il rapporto prezzo e dotazione.
È solo un prototipo, nato in omaggio al mondo del surf, che nel look si ispira alle famigliari americane degli anni 50 e 60 con i caratteristici pannelli in legno sulle fiancate.
La nuova citycar della Chevrolet convince per il suo aspetto sbarazzino, cui non manca un pizzico di grinta, e per l’abitacolo spazioso in rapporto alle dimensioni esterne. Il 1.2 a benzina, però, è fiacco in ripresa. E il baule resta minuscolo.
La crossover compatta a “pila” Renault 4 omaggia l’antenata nata negli anni 60. Ha uno stile originale, dentro è spaziosa e ha un baule capiente e ben accessibile. Facile da guidare, incassa bene le buche, ma in autostrada i fruscii sono evidenti.
La KGM Actyon è una spaziosa suv che si distingue per lo stile ed è rifinita con notevole cura. Sullo sconnesso, però, è un po’ rigida e molti comandi sono raggruppati in uno schermo lento nella risposta.
Prodotta in soli 33 esemplari, l’Alfa Romeo 33 Stradale ricorda nelle forme l’omonima coupé del 1967. Di sicuro valore collezionistico, ha prestazioni da vera supercar ma alla guida non intimorisce. Il 3.0, però, potrebbe “suonare” meglio.