Le 10 auto full hybrid più economiche

Disponibile anche a benzina e 100% elettrica, la versione full hybrid della Omoda 5  riprende le linee taglienti e slanciate del modello. Il suo sistema ibrido privilegia la marcia in elettrico: nella maggior parte delle situazioni è il motore a corrente da 204 CV a muovere le ruote anteriori, mentre il 1.5 da 143 CV si avvia per dare una spinta in più quando serve la massima potenza di 224 CV combinati o per ricaricare la batteria di 1,8 kWh. Il consumo dichiarato su 100 km è di 5,3 litri, pari a 18,8 km/li.

La quarta serie della Honda Jazz conserva il tipico profilo da piccola monovolume (misura appena 4,04 metri) e punta tutto sulla funzionalità degli spazi. Un pilastro del suo successo è il sistema full hybrid: combina un motore benzina 1.5 a quattro cilindri con due unità elettriche. Il risultato è una guida a basse velocità anche in modalità zero emissioni, con una potenza complessiva di 122 CV e 253 Nm trasmessi alle ruote anteriori tramite un cambio a variazione continua. La percorrenza dichiarata si attesta sui 22,2 km con un litro di benzina.

La Dacia Duster, insieme alla Sandero, rappresenta uno dei modelli più venduti del brand rumeno di proprietà della Renault. La versione ibrida riprende sostanzialmente la stessa soluzione tecnica di altri modelli del gruppo francese: un motore a benzina 1.6 da 141 CV unito a un cambio automatico a 6 marce e a un’unità elettrica. Questo sistema permette arrivare a percorrere fino a 20 km con un litro.

La Dacia Jogger è l’unica full hybrid della lista a poter essere configurata con sette posti, caratteristica che ne esalta la vocazione alla praticità. Condivide l’intero sistema ibrido con la Duster (il 1.6 da 141 CV abbinato al cambio automatico) ma risulta leggermente più efficiente: grazie a una migliore aerodinamica, in condizioni ideali con un litro di “verde” può percorrere 20,4 l/100 km.

La Mazda 2 Hybrid è, di fatto, una Toyota Yaris rimarchiata dalla casa di Hiroshima. Il suo schema full hybrid combina un tre cilindri 1.5 a benzina da 91 CV con un motore elettrico da 80 CV, per una potenza totale di 116 CV. Questa configurazione permette di percorrere tratti anche prolungati in modalità completamente elettrica e di ottenere consumi particolarmente contenuti, con un valore dichiarato di 26,3 km/l.

Con il debutto della quarta generazione nel 2020, la Toyota Yaris ha ampliato l’offerta delle sue varianti full hybrid. Oltre alla configurazione già conosciuta – la stessa adottata dalla Mazda 2, con il tre cilindri 1.5 da 91 CV affiancato da un motore elettrico da 80 CV per un totale di 116 CV – è disponibile anche una versione più potente da 131 CV. Quest’ultima offre accelerazioni più vivaci pur mantenendo percorrenze dichiarate molto simili, attorno ai 23,8 km/l.

La crossover di medie dimensioni MG ZS rappresenta l’alternativa full hybrid più accessibile per chi cerca spazio a bordo: infatti può ospitare comodamente cinque passeggeri e offre un bagagliaio di 443 litri. Il sistema ibrido abbina un 1.5 a quattro cilindri a un motore elettrico, per una potenza complessiva di 197 CV e una coppia di 465 Nm. La trazione è anteriore, gestita da un cambio automatico a 3 rapporti, mentre i consumi ufficiali si attestano sui 20 km con un litro di benzina.

Con il recente restyling, la Toyota Aygo X abbandona il vecchio 1.0 e adotta lo stesso 1.5 full hybrid da 116 CV della più grande Yaris. L’aumento della cubatura ha costretto a ridisegnare il frontale dell’auto, che si è allungata di 8 cm: nonostante ciò resta l’auto full hybrid più compatta sul mercato. L’aumento della potenza va in controtendenza con i consumi: da un dichiarato di 20,8 km/l della precedente versione ora si percorrono fino a 27 km con un litro di “verde”.