Prodotta in Cina dallo storico marchio inglese (che dal 2007 è di proprietà del colosso Saic), la MG 3 è una utilitaria lunga poco più di 4 metri, a benzina o con una brillante meccanica full hybrid e prezzi interessanti. Questa compatta a cinque porte ha un frontale piuttosto sportivo, con cofano spiovente, fari sottili e appuntiti e una grande "bocca" nel paraurti; considerevole lo sbalzo. Classico il resto della carrozzeria, con forme arrotondate e fiancate scolpite da una serie di nervature. I cerchi in lega (di 16”) sono previsti negli allestimenti più ricchi: quello "base" li ha in acciaio, di 15”.
L’abitacolo della MG 3 è sobrio e accogliente, con una plancia lineare; le plastiche sono ben assemblate, ma dure al tatto. Spiccano i due schermi, di serie già nella “base”. Davanti al guidatore c’è il cruscotto di 7”, con una grafica intuitiva anche se non molto configurabile; lo si vede bene attraverso il volante, che è regolabile in altezza e in profondità. Al centro della plancia si trova lo schermo di 10,25” del sistema multimediale, che è piuttosto scomodo perché impone di tornare alla homepage per selezionare le diverse funzioni. Buono lo spazio posteriore, ma solo discreta la capacità del bagagliaio. Il vano è facilmente accessibile, pur con uno “scalino” evidente tra il fondo e la soglia di carico.
Il 1.5 a benzina della MG 3 è abbinato al cambio manuale a 5 marce, mentre la 1.5 full hybrid ha un cambio automatico a 3 rapporti. Raffinato il sistema ibrido, che è composto da un quattro cilindri 1.5 da 102 CV che funziona secondo il ciclo Atkinson (rispetto al classico ciclo Otto garantisce consumi inferiori) abbinato a un’unità elettrica da 136 CV, alimentata da una batteria da 1,8 kWh montata sotto il divano. Fino a 80 km/h si viaggia spesso con la sola spinta del motore a corrente; il 1.5 entra in gioco per ricaricare la batteria o dare una spinta in più quando serve, erogando il massimo della potenza di sistema, pari a 194 CV. Oltre gli 80 km/h, il quattro cilindri assume un ruolo preponderante nel muovere le ruote, con l’elettrico che interviene solo in caso serva maggiore accelerazione.
Molto bene l’insonorizzazione degli interni della MG 3: nell'ibrida a velocità costante il rombo del motore a benzina è quasi impercettibile. La guida della MG 3 full hybrid prevede scatti molto decisi e fluidi (ma le cambiate sono lente), consumi bassi (le migliori piccole full hybrid fanno ancora meglio, ma di poco) e un comportamento sicuro ma non molto preciso; l'auto si corica parecchio di lato in curva e i freni reagiscono solo alla fine della lunga corsa del pedale (generando qualche serpeggiamento del retrotreno nelle "inchiodate"). Non delle migliori la capacità di assorbire lo sconnesso.