“ANIMALI” RARI - Di una macchina grande e grossa si dice che è un “bestione”. Di una veloce e dalla guida rude che è una “belva”. Il parallelismo tra il mondo dei motori e quello animale ha origini lontane e ha dato origine a un lessico ricco di metafore molto efficaci nel descrivere il carattere di un’automobile. Sulla base di questo assunto, proprio come gli animali anche le auto possono essere classificate in specie. Alcune di esse, come le berline compatte ad alte prestazioni (scoprile qui) oggi sono più rare di un tempo. Altre, seriamente minacciate dall’avanzata ormai inarrestabile di suv e crossover, rischiano addirittura di scomparire quasi del tutto. È il caso delle monovolume (categoria nata nel 1984) e delle station wagon.
LE FANTASTICHE DIECI - Tra le “station”, in particolare, quelle più sportive sono diventate una rarità nella rarità. L’epoca di bolidi “formato famiglia” come la Volvo 850 T5-R familiare e l’Alfa Romeo 156 Sportwagon GTA - vestigia di un tempo in cui, pagando qualcosa in più rispetto ai modelli normali, ci si accomodava al volante di una familiare in grado di tenere testa a una Porsche - si è conclusa ormai da un pezzo. E sono sempre meno i costruttori che ne offrono una variante “al testosterone”. Qualcosa sul genere, però, nei listini italiani ancora si trova. Quelle che abbiamo inserito nella nostra fotogallery difendono strenuamente la loro categoria d’appartenenza, quasi decimata da una mobilità in cui l’auto ecologica vagheggiata dall’ideologia “green” si scontra in maniera sempre più stridente con una nuova generazione di vetture sempre più grandi, grosse, pesanti e alla portata di pochi.