Citroën C3 Picasso 1.6 HDI 90 CV Exclusive

serie 1 restyle in produzione dal 2012 al 2017

Pubblicato il 26 marzo 2016

Listino prezzi Citroën C3 Picasso non disponibile

Qualità prezzo
4
Dotazione
5
Posizione di guida
4
Cruscotto
3
Visibilità
5
Confort
5
Motore
4
Ripresa
4
Cambio
2
Frenata
4
Sterzo
3
Tenuta strada
3
Media:
3.8333333333333
Perché l'ho comprata o provata
L'auto in questione è una Citroen C3 Picasso 1.6 HDI exclusive pre-restyling. Non è mia, ma ho avuto modo di guidarla più volte. L'immagine proviene da internet, ma è identica.
Gli interni
Venendo da auto più piccole, la cosa che più mi ha colpito la prima volta che sono entrato, è stata l'abitabilità interna. L'ampia vetrata permette di avere, oltre ad avere una grande visibilità, un abitacolo spazioso e arioso (chissà che effetto avrebbe fatto con il tetto panoramico, opzionale sulla exclusive) e, considerando le misure esterne piuttosto ridotte, c'è tanto spazio per i passeggeri. I materiali sono di buona qualità: la plancia è rivestita di un materiale morbido al tatto, mentre le plastiche, se quelle in vista possono essere definite di discreta qualità, quelle più nascoste sono meno curate. In generale è ben rifinita. Non si può pretendere un abitacolo lussuoso su una piccola monovolume da famiglia! L'allestimento exclusive è davvero completo. Include: cruise control, limitatore di velocità, radio CD/usb/aux con comandi al volante (in realtà fissati al piantone dello sterzo), fendinebbia, cerchi in lega, climatizzatore bizona, vano portaoggetti refrigerato, bracciolo anteriore e sedili rivestiti in tessuto e velluto (sono comodi, ma non offrono un ottimo sostegno laterale), sensori di parcheggio, 6 airbag, ESP e tante altre cose... Invece il divanetto posteriore, ben rifinito e dotato anche della possibilità di regolare lo schienale, non ha una buona imbottitura, ma soprattutto il sostegno laterale è inesistente: i fianchetti sono praticamente piatti. Questo, nelle curve veloci, può creare fastidiosi problemi ai passeggeri posteriori. Come ho già detto prima, la plancia è ben fatta, con i comandi del climatizzatore e della radio raggruppati al centro, intuitivi e facili da utilizzare (forse solo quando sono inseriti i rapporti dispari, la leva del cambio può intralciare i comandi della radio). Il cruscotto, completamente digitale, è ben leggibile, in qualsiasi situazione. A sinistra c'è il display con tachimetro (che non è molto veloce ad aggiornare la velocità), contagiri (con tacche da 250 giri/minuto, non molto preciso), livello carburante e contachilometri parziale e totale. Manca il termometro dell'acqua, sostituito da due spie, una per indicare quando è fredda, l'altra per quando è troppo calda... (raggruppate con le altre spie in uno schermo a parte, a destra). Al centro c'è quello con le informazioni per la radio e per il computer di bordo, che fornisce dati sul consumo di carburante (tarato molto male) e percorrenza media. C'è una particolare curiosità: lo schermo sinistro non ha una copertura sulla parte rivolta verso il parabrezza. Questo permette una maggiore illuminazione dello schermo di giorno e di notte, infatti, con l'accensione delle luci, all'esterno si nota lo schermo illuminato. Il bagagliaio, in rapporto alle dimensioni esterne, offre misure generose, grazie anche all'andamento verticale della coda, e la soglia di carico non è eccessivamente alta. Facendo scorrere completamente il divanetto in avanti e sfruttando il doppio fondo che offre, si può caricare di tutto. Lo spazio per una vacanza di quattro persone è più che sufficiente. Inoltre c'è una pratica levetta che abbassa completamente lo schienale (sdoppiato) in una sola mossa. In questo modo, la C3 Picasso diventa quasi un furgone pronto a caricare qualsiasi cosa.
Alla guida
Per quanto riguarda la dinamica di guida della piccola francese (prodotta in Slovacchia), l'ho testata sia come guidatore, sia come passeggero per lunghi viaggi. Il sedile è regolabile anche in altezza e il volante in profondità e in altezza, quindi è difficile non trovare la giusta posizione di guida (anche se per me rimane sempre un po’ più alta di ciò che vorrei). In città la seduta alta favorisce la visuale, soprattutto in città, mentre sterzo e pedale della frizione sono comandi leggeri da azionare (anche troppo per me). Il parcheggio, anche grazie all'ampia visibilità, rende secondo me inessenziale la presenza dei sensori di parcheggio. Secondo il parere di molti, l'assetto morbido favorisce il confort, ma secondo me non è sempre così. In città basta un lieve avvallamento della strada o una piccola voragine che comincia a sobbalzare in tutte le direzioni, un po’ come le vecchie auto americane. È davvero fastidioso! Fuori città rivela un comportamento sincero e nonostante il baricentro alto, la tenuta di strada è sempre sicura. Solo forzando eccessivamente il ritmo, anche a causa dell'assetto morbido che ne accentua il rollio (tutto sommato contenuto e accettabile), l'auto soffre di sottosterzo. Lo sterzo, soprattutto durante un'accelerazione in uscita di curva, risulta un po’ nervoso, in particolare con asfalto umido, ma rimane sufficientemente preciso e diretto. Tutto ciò viene controllato dall’ESP, anche se a volte è troppo invasivo. Il difetto peggiore rimane il cambio. Un manuale a 5 rapporti più retromarcia, dagli innesti ruvidi e imprecisi, con l'escursione della leva eccessivamente lunga. Dimenticate le cambiate veloci, si impunta quasi sempre. Le cose peggiorano quando è ancora freddo. Almeno è situato in posizione rialzata. La frenata si rivela soddisfacente e più che adeguata all'auto: potente e resistente, infatti monta all'anteriore dischi autoventilanti e al posteriore dischi pieni. Il motore è il noto DV6ATED4 1.6 HDI PSA. In questa versione aggiornata sviluppa 92 CV e 230 Nm, sufficienti a dare una bella spinta. La suddetta spinta, però, arriva a partire da 2000 giri/minuto, anche se già da 1700 comincia a svegliarsi. A questo punto il motore comincia a tirare senza vuoti di potenza fino a 4000 giri/minuto. Il limitatore interviene a circa 4500 giri/minuto, ma andare oltre i 4000 non conviene. In autostrada il motore non è molto fastidioso: a 130Km/h lavora a poco più di 2500 giri, mentre i grandi specchi retrovisori si sentono tutti. Comunque il livello di confort è molto buono. Si possono affrontare lunghi viaggi arrivando a destinazione quasi totalmente riposati. Consumi di gasolio nella norma: impostando un tipo di guida normale si riesce a fare una media di circa 16 Km/litro.
La comprerei o ricomprerei?
Non è il mio genere di auto, ma chi vuole un’auto piccola, spaziosa e economica (spesso il prezzo è agevolato da forti sconti) è la scelta giusta. Non posso dire che è la migliore, poiché non ho provato tutte le sue concorrenti, ma sicuramente è una delle migliori nonostante l’età del progetto.
Citroën C3 Picasso 1.6 HDI 90 CV Exclusive
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Ritratto di cris25
10 aprile 2016 - 19:14
1
Prova completa e ben fatta, auto dalla linea particolare che o la si ama o la si odia! A me personalmente piace anche se preferirei altro qualora dovessi scegliere un'auto del suo segmento. Buona serata...
Ritratto di v458
13 aprile 2016 - 20:16
Quale prenderesti?
Ritratto di davitonin
30 luglio 2016 - 16:08
1
Senza dubbi un'auto splendida, l'ho posseduta in Brasile nella versione AIRCROSS, e va benissimo; complimenti per la prova e a giorni dovranno pubblicare la mia prova, così ci scambiamo esperienze. Saluti.
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