La seconda generazione della Citroën C5 Aircross è una crossover medio-grande dalle linee personali e sbarazzine, che nasce sulla recente piattaforma STLA Medium del gruppo Stellantis. La carrozzeria ha forme squadrate, sulla scia di altri modelli recenti del marchio, a partire dalla più piccola C3 e C3 Aircross, da cui riprende anche la firma luminosa, con le luci diurne composte da due listelli orizzontali e altrettanti elementi quadrati sovrapposti per lato. Originali i fanali, che hanno uno schema a tre luci orizzontali e “sbordano” dalla fiancata. Di lato spiccano le linee decise, con tanti elementi che nel complesso danno una forte personalità.
Gli interni della Citroën C5 Aircross sono semplici, moderni e particolarmente spaziosi e pratici, anche se al posto dei tre sedili scorrevoli c'è il divano fisso con lo schienale regolabile nell'inclinazione; il pavimento è piatto, senza l'ingombrante tunnel centrale. La plancia, minimalista nelle sottili linee orizzontali, è interrotta visivamente dallo schermo verticale a sfioramento di 13” dell'evoluto sistema multimediale, dotato di alcune sezioni fisse e altre personalizzabili. Il cruscotto digitale di 10" . Buona la qualità dei materiali, con la fascia centrale in un tessuto piacevole al tatto. Sotto il display centrale, fra i sedili, c’è un ampio portaoggetti, con due portabibite, una “mensola”, due prese Usb-C e una a 12 V (una terza a 12 volt si trova nel bagagliaio). Il baule è un punto di forza, perché molto ampio e ha il piano di carico che si può posizionare su due altezze (una a filo della soglia di carico); inoltre, è disponibile il portellone motorizzato (optional in un pacchetto).
Le Citroën C5 Aircross sono tutte a trazione anteriore. Valida la 1.2 ibrida mild a benzina da 145 CV, con il dolce cambio robotizzato a doppia frizione a 6 marce e-DCS6. La 1.6 plug-in da 194 CV promette 96 km di autonomia a corrente ma il caricatore è lento: accetta appena 3,7 kW (7,4 quello optional). Comoda ed efficiente ma non vivace l'elettrica (qui i dettagli).
