Fiat Multipla 1.6 16V Natural Power Dynamic

serie 2 restyle in produzione dal 2009 al 2011

Pubblicato il 20 settembre 2014

Listino prezzi Fiat Multipla non disponibile

Ritratto di Orient Express
alVolante di una
Opel Agila 1.0 12V Ecotec
Fiat Multipla
Qualità prezzo
2
Dotazione
4
Posizione di guida
4
Cruscotto
4
Visibilità
5
Confort
5
Motore
2
Ripresa
1
Cambio
2
Frenata
4
Sterzo
3
Tenuta strada
4
Media:
3.3333333333333
Perché l'ho comprata o provata
Nel 1996, appena uscita, piacque subito a mio zio, che propose a mia zia l’acquisto della monovolume italiana, allora dotata di, soggettivamente, antiestetico salsicciotto sotto al parabrezza. Proprio per quel motivo decisero di tenere la Lancia Dedra del 1992 ancora per qualche anno, fino al 2003. Dopo la Dedra venne deciso l’acquisto di una Punto 1.9 diesel, mai apprezzata per via della ruvidità e della rumorosità del propulsore. 2005: presentazione del restyling di una delle più personali auto del proprio segmento, inutile dire che mio zio portò sua moglie alla concessionaria Fiat più vicina; approvazione dell’acquisto, con remore, sia per via del prezzo (26000€), sia per via dell’alimentazione a metano. Dopo 8 anni, anche sentendo i discorsi dei proprietari, la Multipla non è l’auto migliore del mondo in termini di affidabilità e qualità generale, ma svolge ancora il proprio dovere come auto anche per viaggi di una certa distanza (da pianificare, vista l’alimentazione). Io ho avuto modo di provarla in varie situazioni: avendo a casa mia due auto in tre persone che guidano, alle volte ho bisogno di questa vettura per dirigermi nei posti che mi occorrono (oppure uso la bici, tanto la velocità che si raggiunge è la stessa, ma vi racconterò dopo nel capitolo alla guida). Non è una macchina che apprezza il guidatore, quanto i passeggeri (non ho mai sentito nessuno dei miei amici lamentarsi dello spazio a bordo, ad esempio); ma avrò modo di spiegare quanto detto durante la prova.
Gli interni
Appena saliti a bordo si presenta un abitacolo ampio e luminoso abitacolo, ed è possibile evincere come gli uomini Fiat si siano impegnati soprattutto sul comfort dei passeggeri, di qualunque posizione e fila: tutti i sedili sono ampiamente regolabili, perfino quelli posteriori hanno la possibilità di diverse posizioni dello schienale. I sedili, seppur non rivestiti di un tessuto gradevolissimo al tatto, hanno la seduta lunga e lo schienale alto, che conforta molto la schiena nei viaggi di qualsiasi durata. Inoltre nel sedile centrale della fila anteriore è presente un porta bicchieri ed una vasca ove riporre qualsiasi oggetto, utilizzabile quando non è in uso questo sedile. Suddetta parte però è composta di una plastica di infima qualità, che si è già crepata, nonostante quasi mai utilizzata. I vetri dietro, poi, anziché essere di colore scuro (dal mio punto di vista in una monovolume i vetri scuri sono antiestetici), sono di un tenue azzurro, con il risultato di proteggere dai raggi del sole senza togliere luminosità all’abitacolo. I punti a favore della multipla, però, sono pressoché finiti qui: tutti i materiali utilizzati non sono consoni ad una vettura che costa più di 25000€: le plastiche della plancia, per fortuna poche visto che la maggior parte è in tessuto, lo stesso dei sedili, sono tutte rigide e tendenti a rigarsi; alcuni pulsanti hanno il rivestimento gommato, ora sono tutti rigati (avete presente quando nelle gomme da cancellare si mette l’unghia e resta il segno? Ecco, l’effetto è quello). La pelle di cambio e volante, nonostante i soli 115000 km, ha già cominciato a staccarsi lasciando a vista il rivestimento interno. Non sono presenti molti cigolii, ma l’aspetto delle plastiche lascia già perplessi abbastanza. I sedili sono abbastanza rigidi, ma non per questo scomodi: il colore di rivestimento è un serio nero, che ha cominciato ad ingrigirsi in alcuni punti dove le cuciture stanno cominciando a cedere. Parlando invece di ergonomia, la plancia dalle forme strane si presenta assai comoda per il guidatore: oltre a essere orientata verso di lui, non ha nessun tasto non retroilluminato (il verde è alquanto datato, ed anche molto tenue, ma la volontà c’è), forse solo i tasti della radio sono un po’ piccoli. La radio merita un capitolo a sé: oltre a essere di non eccelsa qualità, ma il proprietario non ne sente la mancanza perché tende ad ascoltare i cd, non è possibile spegnerla, ma solo silenziarla… Ergo: ci si becca tutti gli aggiornamenti di Isoradio anche senza volerlo. La strumentazione sembra fatta di proposito per la guida di notte: il colore è così basso che non da mai fastidio, ma anche così basso che alla minima luce non si vede più nessuna spia (né quella del metano, né quella della freccia accesa, che, non si sa per quale ragione, non ti dice in che direzione stai andando ma ha un solo indicatore che indica l’accensione). Il clima automatico funziona piuttosto bene, ma sarebbe stato auspicabile che nella regolazione manuale vi fossero più velocità della ventola: solo 4 quelle presenti. Naturalmente ottima la disponibilità di vani portaoggetti, ampi soprattutto quelli delle porte: non essendo rifinita la parte interna della porta (tipo la vw up!), ci sono più cm del solito a disposizione. Ammetto che avrei preferito della plastica dura piuttosto che lamiera, anche in una macchina da 10000€, per un portaoggetti più piccolo.
Alla guida
Qui, se è possibile, siamo anche messi peggio delle plastiche interne. La situazione non è cambiata nel tempo per la questione motore: a parte qualche magagna di poco conto (un po’ troppo spesso, a dir la verità), non ha avuto nessun problema nel tempo che pensasse di far sostituire la vettura. Il discorso riguardante il male è la potenza: poco più di 90 cv a metano, che sono quasi pochi quando cerco sportività nella “mia” Yaris, figurarsi in una monovolume pesante e poco aerodinamica. Riassumo tutto quello che dico in un fatto: quando entro in garage vado avanti solo di frizione, per mantenere bassa la velocità, con la multipla se vado avanti solo di frizione ottengo solo la morte del motore, tanto poca è la coppia. Nel momento di partire in qualsiasi leggera salita è d’obbligo portare il motore minimo a 2500/3000 giri, se si vuole uno spunto che non faccia rallentare troppo le altre vetture. Se si ha bisogno di fare un sorpasso, invece, o nell’altra carreggiata non si vedono vetture per oltre 3/400 mt, oppure armatevi di pazienza: con la multipla a metano non è possibile sorpassare. In montagna, invece, dove con la Yaris vado in 4, qui devo mettere in 2, senza avere nemmeno un notevole spunto. I consumi, però, sono più che ragionevoli: con 25€, quasi 500 km; il che fa perdonare anche la mancanza di prestazioni. Il cambio ha gli innesti gommosi, contrastati e imprecisi, ma la corsa della leva non è eccessiva, e posizionata in maniera felice: molto vicino al volante, cosa che mi piace molto. Gli innesti sembrano quelli di una macchina di qualche anno fa: molto rumorosi e duri, quasi una fatica mettere dentro la marcia. La frizione, poi, oltre ad avere il problema di essere o attaccata o staccata senza mezzi termini, in questo ultimo periodo è diventata davvero dura; diventa difficile fare i semafori, non le code chilometriche. La corsa, poi, è troppo lunga: sinceramente, stimo veramente i tassisti che riescono a fare ore e ore al volante di questa vettura. Le sospensioni, invece, sono morbide il giusto, la vettura sotto 40 km/h non si imbarca, oltre però viene il mal di mare anche nelle rotonde più larghe, ma in autostrada, complice la larghezza, non fa impensierire. Lo sterzo, invece, è duro ma preciso per il genere di vettura: non si ha mai la sensazione di non capire quello che succede alle ruote anteriori; ma in manovra non è una piuma. Dal mio punto di vista quando è stato il momento di fare il restyling alla multipla i tecnici Fiat hanno pensato solo alla linea esterna, senza modificare in alcun modo la meccanica, che sembra veramente antiquata anche per il 1996. Un progetto nato vecchio, e mai modificato.
La comprerei o ricomprerei?
Non comprerei mai una Multipla per via della linea esterna, e non la prenderei usata nemmeno se me la dessero gratis usata: la qualità è pessima e la guida ancora di più. Anche i rivestimenti esterni sono poco curati: la plastica delle maniglie si è tutta rovinata ed alcune guarnizioni non sono al proprio posto. L’esperienza con questa multipla è stata così negativa che, al momento di sostituirla, le vetture italiane non saranno nemmeno prese in considerazione, andando a favorire i marchi tedeschi, giapponesi o coreani. La multipla, in conclusione, è una vettura che costa troppo ed offre troppo poco, naturalmente non in termini di spazio: lì non la batte proprio nessuno.
Fiat Multipla 1.6 16V Natural Power Dynamic
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I VOTI DEGLI UTENTI
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0
3
VOTO MEDIO
3,4
3.375
8


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Ritratto di davitonin
1 marzo 2018 - 14:18
1
Confesso che ancora oggi ho un debole per la Multipla, anche la prima serie non mi dispiace, tanto originale ed eccentrica, a punto di creare delle vere spaccature opinionistiche. Sto valutando una a metano, anzi BiPower, che sembra essere una delle alternative più gettonate del momento, tra dieselgate, ibride ed elettriche, pare che regga ancora dei confronti in tutta onestà. appena avrò dati sufficienti, cercherò di pubblicare le impressioni. Saluti
Ritratto di 911Carrera
25 aprile 2019 - 20:47
Presa 3 mesi fa ne sono entusiasta. Chi critica le prestazioni, semplicemente non sa guidarla. Rigommata con gomme più strette e più alte, guadagna in spunto e consumi, sente meno i dossi e aumenta lo scatto.
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