La Panda è una piccola utilitaria e da essa non bisogna pretendere tanto spazio. Rispetto alla precedente e longeva serie, la prima, è più pratica per via delle due porte in più e soprattutto rifinita meglio, con ampi pannelli, ma il materiale dominante, come in tutte le auto moderne, è la plastica.
Questa Panda è poco lunga, ma siccome ha una seduta degli occupanti decisamente più alta della precedente, non sembra molto stretta per le gambe anche per alte stature e si sta abbastanza comodi anche in cinque, visto che è anche abbastanza larga.
La posizione di guida è comoda ed in tutte le angolazioni la visibilità è buona e favorisce le manovre; inoltre la posizione della leva del cambio sulla plancia permette di non fare lunghi movimenti con la mano dal volante per cambiare marcia.
Il baule è piccolo e per questo risulta difficile, anzi impossibile, caricarla molto di bagagli per fare viaggi e quella che ho provato era sprovvista delle barre portapacchi sul tettuccio, ma senza, a mio avviso, risulta più carina.
Ho trovato pratici i comandi per alzare ed abbassare i vetri, grandi, visibili e posizionati bene sul cruscotto.
La dotazione della Panda seconda serie è ovviamente più ricca di quella precedente, ma è molto minimalista e va benissimo così.
L'impianto stereo si sente abbastanza bene e la posizione dell'autoradio Blaupunkt è anch'essa molto pratica.
La superficie vetrata di quest'auto permette alla luce di entrare bene ed i quattro vetri abbassabili permettono di arieggiarla meglio di quella più vecchia che, al massimo, dietro aveva i finestrini ad apertura a compasso, come si usa costruire per le auto a tre porte.
Insomma sono interni di un'utilitaria in chiave moderna, rivolti alla funzionalità ed alla massima comodità per un uso soprattutto cittadino.