Innanzitutto sono rimasto favorevolmente colpito dalla cura degli interni, superiore a quella che mi aspettavo da una macchina di questo prezzo. Intendiamoci, le finiture non sono lussuose, però i materiali (plastiche e tessuti) sono di buon livello e gli assemblaggi sono precisi. La plastica della parte superiore della plancia, per esempio, non è morbida, ma ha un rivestimento soft touch che la fa quasi sembrare tale, mentre gli inserti tipo alluminio sulla consolle centrale e sulle cornici delle bocchette ravvivano l’ambiente. L’unico dettaglio stonato è il pomello del cambio, di aspetto davvero economico.
Bella la retroilluminazione blu della strumentazione e dei comandi; anche quelli sul volante sono illuminati. Il cruscotto ha una grafica chiara e piacevole e comprende anche l’indicatore della temperatura dell’acqua, ormai raro sulle compatte. Il computer di bordo condivide un display piuttosto piccolo con la radio, quindi in questo caso la leggibilità non è il massimo. L’impianto audio comprende le prese AUX e USB; la resa acustica è discreta. Per quanto riguarda la climatizzazione, non ho avuto modo di testarne l’efficacia: trovo un po’ fastidioso, però, che se si indirizza il getto d’aria solo sul parabrezza, il climatizzatore si inserisca automaticamente e non sia possibile spegnerlo.
Il più grosso difetto che ho trovato a quest’auto è l’abitabilità posteriore: mentre davanti lo spazio è buono, dietro mancano centimetri per le gambe. Regolando il sedile anteriore sulla mia posizione (sono alto 1,87 m) mi è risultato impossibile sedermi dietro. In compenso il bagagliaio è capiente e di forma molto regolare. Abbondano inoltre in abitacolo i vani portaoggetti: quello di fronte al passeggero è grande, illuminato e refrigerato, oltre che dotato di una mensola per i documenti. In più c’è un cassettino chiuso sulla consolle centrale e diversi vani aperti sul tunnel.