La Hyundai Kona, giunta alla seconda generazione, è una crossover che si caratterizza per una linea moderna e aerodinamica, molto originale nello stile: davanti e dietro una sottile striscia orizzontale a led racchiude le luci secondarie, mentre i fari e i fanali (molto esposti agli urti, rischiano di danneggiarsi con facilità) sono incorporati nei parafanghi. La fiancata, elaborata, si distingue per i passaruota molto evidenti e per la nervatura che corre in diagonale sulle portiere.
Negli interni della Hyundai Kona spiccano gli schermi affiancati del cruscotto e del sistema multimediale, entrambi di 12,3”, mentre la plancia ha uno sviluppo marcatamente orizzontale con le bocchette del “clima” celate alle estremità. I comandi sono ben studiati, con diversi tasti per le funzioni più frequenti, come la regolazione della temperatura e del flusso dell’aria, e alcune scorciatoie per passare velocemente da un menù all’altro dell’infotainment. Grande il baule. Di serie l'utile divano reclinabile in tre parti; segnaliamo, inoltre, l’ampio portaoggetti tra i sedili ottenuto spostando il selettore della trasmissione dal tunnel al piantone dello sterzo. L’unica nota stonata arriva dalle bocchette del “clima”: non offrono la regolazione separata fra la portata e la direzione del flusso, e quelle per i sedili dietro sono previste solo per l’allestimento più costoso.
Uno dei principali punti di forza della Hyundai Kona è il comfort: ha interni spaziosi e ben insonorizzati e filtra dolcemente lo sconnesso. In più, la marcia è fluida in tutte le versioni, inclusa la full hybrid con cambio automatico a doppia frizione DCT. Nelle curve è stabile, ma quando si guida in modo "allegro" lo sterzo è un po' troppo leggero.
Per i motori della Hyundai Kona, si può scegliere tra le versioni a benzina, col 1.0 e il 1.6 turbo e la 1.6 HEV full hybrid, sempre a benzina, con potenze da 115 a 150 CV. Il cambio è manuale a 6 marce o robotizzato a 6 o 7 rapporti.
