Lancia K V6 24v LX Confortronic

Pubblicato il 31 luglio 2015

Listino prezzi Lancia K non disponibile

Qualità prezzo
4
Dotazione
4
Posizione di guida
5
Cruscotto
3
Visibilità
3
Confort
5
Motore
5
Ripresa
4
Cambio
4
Frenata
5
Sterzo
3
Tenuta strada
4
Media:
4.0833333333333
Perché l'ho comprata o provata
Non sono il proprietario del mezzo, questa è l'auto della mia vicina di casa che ora non può più guidare per problemi fisici Questa è una Lancia K, che al tempo ricopriva il ruolo di ammiraglia che fu acquistata nel 3/2000 e come tale il proprietario al tempo,sufficientemente benestante,decise di acquistarla nuova con la motorizzazione più prestigiosa: il 3 litri di origine Alfa Romeo con cambio automatico "Comfortronic" e l'allestimento di punta era denominato "LX".
Gli interni
Non essendo presente una sezione per descrivere gli esterni la dovrò aggiungere qui prima di partire con gli interni. L'auto al momento del lancio aveva il compito di svolgere un compito molto arduo,quello di sostituire l'ammaglia Thema molto amata dagli estimatori del marchio,quindi i suoi obbiettivi era offrire un confort molto elevato e delle soluzioni tecnologiche avanzate oltre che offrire una valida alternativa alle ammiraglie tedesche. Un paio di numeri per le misure esterne,ricoprendo il segmento E questa autovettura misura 468x182x146 cm e un passo di 270cm per un peso di circa 1500kg e veniva offerta su pneumatici 205/60 R15. La linea di questa ammiraglia cercava di slanciare la linea con un muso molto appuntito che parte stretto per poi si allargarsi verso l'abitacolo caratterizzato da montanti molto inclinati per poi terminare con la coda squadrata e alta. I dettagli della carrozzeria,quali profili dei finestrini;maniglie,sono cromati per dare l'idea di un'auto votata al lusso ed enfatizzare il ruolo che andava a coprire,quello di ammiraglia d'alta classe. La linea personalmente non dispiace. Aprendo la portiera del guidatore da accesso ad'un abitacolo molto grande,accogliente e soprattutto confortevole per ogni persona,la selleria è in pelle della serie “Poltrona Frau” nero con regolazione elettronica delle posizioni. Appena ci si siede su questi sedili (al tempo optional anche per la versione di punta) si può percepire cosa vuol dire il vero confort dato da un’imbottitura perfetta,zone imbottita a portata differenziata,pelle di alta qualità,poltrone ampie e sagomate che possono accogliere persone di statura massiccia,danno anche la possibilità di trattenere il corpo in curva. Il resto della tappezzeria è realizzato in tessuto molto resistente e gradevole di color antracite. È presente un poggiolo attaccato al sedile del guidatore. La plancia ha una forma poco invasiva e con linee semplici,realizzato in materiale schiumoso morbido che tiene fuori dall’abitacolo ogni rumore e non presenta nessun tipo di cedimento,non da sensazioni appiccicose nonostante i 15 anni di età,oltre all’elevatissimo livello di insonorizzazione che ancora oggi è difficile riscontrare di questo livello su auto che costano di più e hanno un marchio più prestigioso La zona centrale della plancia è realizzata con una plastica che simula della radica di noce,ricopre gran parte del tunnel centrale,la zona dei comandi e delle bocchette d’aerazione e il pomello del cambio è realizzato con lo stesso materiale. In alto abbiamo le bocchette d’aerazione,appena sotto il display con i comandi del climatizzatore automatico monozona e più in basso troviamo uno sportellino che nasconde la radio. Il volante,come tutte le Lancia di quegli anni,ha una linea bombata sulla zona centrale,quattro razze e di ampio diametro risulta confortevole da impugnare,e per via della sua grandezza risulta leggero e per nulla affaticante da azionare,ben raggiungibili i leveraggi (frecce,comandi dei tergicristalli) posizionati dietro il volante. Il quadro strumenti è semplice,ma completo per il tempo,è costituito da cinque strumenti analogici circolari,due principali,il tachimetro che misura da 0 a 260km/h frazionato a gruppi da 5km/h con ulteriore frazionamento per ogni singolo km/h e a destra abbiamo il contagiri che segna da 0 a 7 (poi da 7 a 8 la zona rossa). Al lato sinistro del tachimetro troviamo l’indicatore della temperatura (80° a 130°),al centro il livello del carburante e a destra lo stato della batteria. Nella zona superiore agli strumenti troviamo un display digitale che indica i chilometri totali e quelli parziali. L’illuminazione del quadro strumenti e dei display è verde. Alla base degli strumenti troviamo una zona in cui ci sono tutte le spie. Il cambio ha una impostazione classica di quei tempi,nella posizione più avanzata (verso la plancia) troviamo la funzione P che blocca il cambio,tirando verso di noi con uno scatto deciso troviamo la retromarcia R,poi la N che mette il cambio in folle e nell’ultima posizione troviamo la funzione D,questo essendo un cambio di tipo automatico sequenziale che si attiva spostando la leva a sinistra e si seleziona la marcia da utilizzare spostando la leva in dietro o in avanti (la si sposta e poi ritorna nella “posizione neutra”). Il pannello della portiera da il poggia gomito e una parte del pannello sono imbottiti e rivestiti con la stessa pelle di ottima qualità con cui sono fatti i sedili,ampia la tasca porta oggetti che trova alloggiamento nella zona inferiore del pannello,è presente un inserto in radica. Salendo nella zona posteriore dell’abitacolo ci sentiamo ancora di più su un’ammiraglia poiché lo spazio per le gambe è davvero notevole,la seduta è unica,comunque sagomata, ma gli schienali sono divisi per ogni posto. In quello centrale si può aprire la botola che da accesso al baule senza dover scendere dall’auto. La realizzazione dei posti della fila posteriore mira a fornire un confort da primato,infatti l’imbottitura risulta più morbida rispetto a quella dei sedili anteriori,e si ha la sensazione di affondare ma non è fastidiosa,anzi si ha una sensazione di essere coccolati;ho passato più di un’ora e mezza seduto sul sedile posteriore in un parcheggio e non posso dire di essermi trovato male,mi ha fatto apprezzare la giusta via di mezzo tra morbidezza senza sentirsi seduti su un cuscino d’aria,anche essendo in una posizione molto sbracata (rilassata e distesa) senza dover spostare il sedile anteriore (che era abbastanza indietro) e comunque le ginocchia non toccavano lo schienale. Apprezzabile che dal tunnel,sulla zona posteriore spuntano due bocchette d’aerazione per rendere ancora più confortevole il viaggio. Sono presenti delle luci di cortesia sui montanti posteriori. Il baule è molto ampio,di forma sufficientemente regolare e permette di caricare due trolley da viaggio e alcune borse morbide,per un viaggio di almeno 15 giorni per 5 persone. Vorrei portare all’attenzione la notevole insonorizzazione,che può esser paragonata ad una attuale berlina di lusso,tutto questo è dovuto alla doppia guarnizione tubolare sul profilo delle portiere e una sulla zona della battuta dello sportello,largo uso di materiale fonoassorbente spesso circa dieci millimetri posizionato sotto al cofano motore e di altrettanto spessore viene applicato sulla paratia che divide l’abitacolo dal vano motore,il materiale di cui è costituita la plancia (laminato schiumoso) è già di per se uno scudo,ma è presente comunque del materiale (riciclato tessile) al suo interno,analoga la situazione nel baule e all’interno del pannello della portiera. L’elevata insonorizzazione è derivata non solo dall’ampio utilizzo di guarnizioni,tessuti,materiale schiumoso ma anche grazie ad interventi specifici apportati sulla scocca,aggiungendo lamiere nei punti deboli,cioè che a lungo andare avrebbero portato a vibrazioni e l’utilizzo di una tappezzeria realizzata in un unico pezzo per ridurre il passaggio del rumore. Tutte queste modifiche hanno funzionato alla perfezione Ottima la visibilità anteriore,non male quella laterale e quella posteriore è limitata dalla coda alta e i montanti spessi
Alla guida
Ci troviamo alla giuda di una berlina del segmento E della casa torinese,nel suo allestimento e motorizzazione più prestigiosi in vendita al pubblico,difatti il propulsore è di derivazione Alfa Romeo,un V6 Busso,come si consueto metterò alcune informazioni sul propulsore,trasmissione e quant’altro: Questa vettura monta un motore da 2959cc a 6 cilindri disposti a V in due bancate a 60° in modo da ottenere un propulsore con un albero a gomiti (albero motore) più corto di un 6 cilindri in linea e comunque sufficientemente compatto per entrare in un vano motore abbastanza stretto,testate in alluminio con comando valvole(quattro per cilindro) DHOC,bicchierini delle valvole idraulici(regolano da soli il gioco delle valvole),con accensione elettronica a bobina singola per candela e alberi a camme messi in rotazione da una cinghia dentata,un motore privo di sovralimentazione,difatti sviluppa solo 270NM,con condotti d’aspirazione verticali rispetto ai cilindri per un riempimento dei cilindri ottimale in fase di aspirazione,tutto ciò per ottenere la potenza di ben 205cv a 6300rpm,secondo il mio parere è un ottimo risultato per un motore del 1992. La trasmissione è automatica con frizione singola a quattro rapporti più una retromarcia,denominato “Comfortronic”,il quale è dotato di una centralina che garantisce un comportamento chiamato “autoadattivo” il quale riesce a modificare il regime in cui aumentare o scalare marcia,la velocità di cambiata a seconda dell’andamento del pilota. Inserisco le chiavi nel blocchetto d’accensione e con qualche istante (1-2 secondi) il propulsore si mette in rotazione con un battito secco (di durata inferiore a 3 secondi) per colpa dei bicchierini delle valvole che funzionano con l’olio motore che deve ancora arrivare in pressione in ogni componente (la pompa e i bicchierini delle valvole sono posizionati molto distanti quindi l’olio impiega del tempo per affluire in pressione) e poi tutto torna alla normalità,al minimo il rumore del propulsore è appena udibile dall’interno dell’abitacolo,che comunque non risulta sgradevole la sonorità di questo propulsore. Inserendo con la leva la funzione D del cambio,si disinserisce il freno di stazionamento e si appoggia leggermente il piede sull’acceleratore e l’auto inizia a muoversi pian piano ad appena 1100rpm,appena ci si immette in una strada extraurbana si può apprezzare la fluidità del cambio automatico,pur essendo di vecchia concezione è molto più rapido e prestazionale del Dualogic Fiat,apprezzabile soprattutto per fluidità e non è facile gestire un’automobile del genere con solo quattro marce ma lo fa in maniera molto buona,come prima dicevo è un cambio “autoadattivo” che sa riconoscere quando il pilota desidera avere una guida confortevole e quindi la trasmissione passerà al rapporto superiore in maniera più dolce possibile e a un numero di giri più basso per ridurre la rumorosità del propulsore ma sa anche essere sufficiente “sportivo” tenendo un rapporto inferiore a parità di carico (pressione sul pedale) per avere il miglior rendimento possibile,in caso di dover affondare sul pedale,senza dover perdere tempo a scalare marcia,mentre il suono del V6 busso fa percepire il suo rauco canto che si trasforma,agli alti giri,in un ruggito facendo guadagnare velocità in maniera abbastanza rapida ma non spicca molto nello sprint da fermo. In fase di sorpasso da circa 80km/h è formidabile e fulminea a raggiungere i 120km/h poiché non ci sono cambi di marcia in mezzo e permette di effettuare un sorpasso in piena sicurezza. Ad una velocità di crociera di circa 90km/h su una strada secondaria viaggiando su quest’ammiraglia della Lancia ci troviamo avvolti nel silenzio,ogni rumore che viene da fuori in poche parole non trova modo di entrare nell’abitacolo,nemmeno viaggiando ad oltre 160km/h il rumore del vento non si fa sentire troppo e le sospensioni sono semplici,si tratta di un sistema MacPherson all’anteriore e il classico sistema della Lancia (costituito da aste trasversali e tirante/puntone longitudinale),quindi nulla di speciale tranne per un particolare,viene affiancato ad un sistema SCS (Sospensioni a controllo elettronico) che si adatta istantaneamente alla strada che si percorre e allo stile di guida che si adotta (per farla semplice:controllano e influiscono sulla capacità di assorbimento degli ammortizzatori) e un’altra peculiarità dell’auto è il retrotreno con capacità autosterzanti delle ruote (sfruttando l’accelerazione laterale che si ottiene in curva) che non aumenta l’agilità dell’auto ma la stabilità ad alta velocità,che si apprezza molto a velocità autostradale quando si affrontano i curvoni. Il confort è dato anche dai pneumatici a spalla alta (205/60 R15) Per quanto riguarda l’utilizzo urbano dell’auto non è proprio il suo habitat,il confort rimane d’ottimo livello,ma l’agilità non è il suo punto migliore,comunque non se la cava male e il cambio automatico aiuta a non dover rimanere con la frizione pigiata per tutto il tempo in caso di traffico,non spicca nemmeno le partenze al semaforo ma se c’è da evitare il rosso si può far affidamento comunque su una buona accelerazione quando la macchina si trova in movimento. Questa elegante ammiraglia ha un comportamento devoto al confort senza compromessi,ma non si fa di certo mettere i piedi in testa dalle vetture che gli stanno attorno,difatti ha anche una modalità “sport” che ne modifica soprattutto l’assetto,aumentando la capacità di smorzamento degli ammortizzatori e l’aumento di tenuta della strada è percettibile soprattutto nel cambio repentino di traiettoria. Ora passiamo ad un argomento che ne fa uno dei punti di forza dell’auto: La sicurezza attiva e passiva. Per la sicurezza attiva abbiamo un,impianto frenante servoassistito dotato di ABS intelligente (si regola in funzione al carico,all’accelerazione laterale eccetera) con ripartitore meccanico che va ad agire su quattro dischi di generose dimensioni 280mm autoventilanti all’anteriore e 276mm a disco pieno posteriore,il sistema è di tipo incrociato (collegamento anteriore DX con quello posteriore SX e viceversa,in modo che non si blocchi un solo lato in caso di frenata con il sistema danneggiato). Controllo di stabilità (ESP) che interviene sempre e riporta l’auto in traiettoria che in modalità “Auto” (per il controllo delle sospensioni e assetto)corregge ogni minimo errore mentre in modalità “Sport” lascia più margine ma corregge e rimane sempre vigile. Possiede un sistema che tutela le centraline più importanti(ABS,ESP e gestione motore) in caso di avaria dell’impianto elettrico,vetri azzurrati che filtrano le radiazioni solari e il più importante,che si chiama FPS (Fire Prevention System) previene gli incendi in caso di collisione grazie al serbatoio antincendio,valvole antideflusso,interruttori inerziali,lamina di protezione termina del catalizzatore e rivestimenti interni ignifughi. Per quanto riguarda la sicurezza passiva il “tasso” di torsione della scocca è di 150mila NM per grado di torsione,quindi una scocca molto resistente,telaio con zone ad assorbimento differenziato (per ridurre l’accelerazione G in caso di incidente),portiere con inserti antisfondamento per gli impatti laterali,anello di sicurezza inserito al montante centrale in caso di cappottamento che permette di non rimanere schiacciati nell’abitacolo,serrature rinforzate per evitare che le porte si aprano in caso di incidente,airbag frontali,laterali a tendina. Nella fase di collaudo del veicolo sono stato svolti più di 70 test per la sicurezza passiva. Le prestazioni non sono male,lo 0-100 viene effettuato in meno di 9 secondi e la velocità di punta di oltre 220km/h però quando si affonda con l’acceleratore il propulsore sfodera una grinta che non ci si aspetta se si tiene in conto del dato dello 0-100 mentre i consumi sono la nota dolente,ottime le prestazioni dell’impianto frenante e la stabilità in funzione “sport”
La comprerei o ricomprerei?
Ne acquisterei una se ci fosse una motorizzazione diesel ad alto rendimento e se stessi cercando una berlina del segmento E di quegli anni.
Lancia K
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I VOTI DEGLI UTENTI
8
4
0
5
1
VOTO MEDIO
3,7
3.72222
18


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Ritratto di Mattia Bertero
3 agosto 2015 - 09:11
3
PROVA. Un prova esente da difetti e molto completa. Complimenti! La Lancia K non la conosco bene anche perché non ricordo di averla mai vista dal vivo per via che sono un po' giovane rispetto al periodo in cui questa macchina circolava. Un saluto.
Ritratto di Usso
6 agosto 2015 - 00:32
Sono molto difficili da vedere al giorno d'oggi poichè la linea alla maggior parte del pubblico non andava giù. Sono contento che la prova ti piaccia;ne ho scritta un'altra su un'auto particolare se vuoi leggerla: https://www.alvolante.it/opinioni/ford-ranger-2016
Ritratto di IloveDR
3 agosto 2015 - 19:13
3
una prova bellissima e vent'anni fa anche l'auto mi sembrava bellissima. Poi col tempo, l'auto, non si è dimostrata all'altezza della situazione come, invece, lo fu la Thema nel decennio precedente. Adesso alla vigilia della fine definitiva di Lancia, leggo questa bellissima prova con nostalgia e rimpianti. Ciao
Ritratto di Usso
6 agosto 2015 - 00:36
Grazie per i complimenti riguardo alla prova,cerco di metterci impegno per non scrivere le solite quattro righe ed inserire informazioni e numeri,non solo sensazioni. Purtroppo "vivendo" l'auto poche volte non posso sbilanciarmi sulla questione affidabilità/consumi e resistenza
Ritratto di Top Gear01
3 agosto 2015 - 21:34
Io ho avuto una Lancia K 2,4 a gasolio e che macchina che era! Complimenti per la prova
Ritratto di Usso
6 agosto 2015 - 00:42
Al primo impatto (la guido poche ore al mese) mi posso permettere di dire che è valida e forse un po futuristica per gli anni in cui è uscita (1992). Sicuramente un'ottima scelta la motorizzazione a gasolio,soprattutto il JTD da 136cv abbinato all'elegante e spaziosa versione familiare by Pininfarina
Ritratto di cris25
5 agosto 2015 - 23:04
1
leggendo l'eccellente e completa prova mi son venuti in mente alcuni ricordi riguardo il passato glorioso della Lancia, che oggi purtroppo non esiste più e che viene sponsorizzata da un'auto orrenda come la Ypsilon. Ma vabbè, tornando a noi, la K era ai suoi tempi davvero un'auto di prestigio e chi poteva permettersela veniva parecchio invidiato. Poi come già detto da IloveDR con il tempo non si rivelò all'altezza della precedente Thema, che ad oggi rimane una delle migliori Lancia di sempre. Saluti...
Ritratto di Usso
6 agosto 2015 - 00:55
Forse è quell'auto che sta tra la gloria e la rovina per la Lancia,infatti in quegli anni si è persa una pietra miliare ovvero la Delta seconda serie non sarà più integrale,l'ammiraglia ha perso il 3.0L V8 ferrari e altre piccole cose.
Ritratto di Usso
6 agosto 2015 - 00:38
Mi scuso per il ritardo sulle risposte dei commenti. Se volete leggere un'altra mia prova di un veicolo inusuale poichè non è venduto in europa eccovi qui il link: https://www.alvolante.it/opinioni/ford-ranger-2016
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
7 agosto 2015 - 12:44
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