Curati non c’è che dire. Le plastiche sono morbide e gli assemblaggi realizzati come si deve. Anche nelle zone nascoste non si riscontrano cadute di stile. Riuscito anche l’inserto lucido color legno davanti al passeggero. La plancia, a seguito del restyling, è la stessa delle ultime Opel: è sparita la pletora di tasti che caratterizzava le versioni dell’era post 2010 per far posto ad una consolle più razionale e meno caotica. Il posto di guida ha un’impostazione alta e le regolazioni sono ampie. Il quadro strumenti è composto dai classici oblò, da sinistra a destra contagiri, livello del carburante, termometro dell’acqua e tachimetro. In mezzo c’è il computer di bordo, di facile consultazione.
Tornano alla plancia, quest’ultima ha inizio con lo schermo tattile, inglobato dalle bocchette. Il navigatore è promosso a pieni voti: fluido, rapido, preciso e intuitivo da impostare. Sotto ci sono i principali tasti per gestire l’audio. Nella seconda sezione ci sono i tasti del clima, peccato che il display venga visualizzato nello schermo alto coprendo parzialmente, durante l’azionamento, la strada del navigatore. Sotto i comandi del clima è presente il tasto hazard. Alla base della plancia troviamo un cassetto protetto da un basculante. A tal proposito i portaoggetti sono abbondanti e curati; nel tunnel troviamo, accanto al freno a mano meccanico, anche due portabicchieri e, dietro, un vano protetto da una serranda. Anche il cassetto davanti al passeggero è abbastanza capiente e rifinito a dovere, peccato non sia anche refrigerato (utile soprattutto d’estate). L'abitabilità è buona, in 4 si sta comodi mentre in tre sul divano si sta stretti (ma per gambe e testa lo spazio c’è). Il baule non ha una capienza da primato ma la sfruttabilità non è male. Inoltre bisogna ricordare che questa è una delle suv medie più corte.