Renault Clio Sporter 1.2 TCe 120CV EDC GT

serie 4 (CK4) restyle in produzione dal 2016 al 2019

Pubblicato il 1 settembre 2016

Listino prezzi Renault Clio Sporter non disponibile

Ritratto di pietro101
alVolante di una
Renault Clio Sporter 1.2 TCe 120CV EDC GT
Renault Clio Sporter
Qualità prezzo
4
Dotazione
4
Posizione di guida
4
Cruscotto
4
Visibilità
3
Confort
4
Motore
5
Ripresa
5
Cambio
5
Frenata
4
Sterzo
5
Tenuta strada
5
Media:
4.3333333333333
Perché l'ho comprata o provata
Ho deciso di acquistare questa auto perché volevo un’auto utilitaria poliedrica ma dall’aspetto giovanile (sportiveggiante). Ho trovato il giusto compromesso con la clio sporter GT. A dire il vero non è proprio un’utilitaria. Sebbene sia di segmento B, l’auto presenta svariate caratteristiche da segmento superiore. L’obiettivo era di trovare un’auto che non fosse troppo costosa, che al tempo stesso avesse le ultime tecnologie, e che avesse spazio a sufficienza per andare in vacanza con la famiglia (senza troppe rinunce ovviamente). Tutto questo si può fare con i suoi quasi 4.30m di lunghezza. La macchina mi ha colpito fin da subito, anche senza l’allestimento gt. Avevo provato la versione normale su strada, per la precisione il 1.5 dci da 90cv, e rimasi piacevolmente colpito (tanto che su alcuni difetti sugli interni avevo sorvolato), ma poi quando vidi la gt, con il motore 1.2 tce da 120cv edc, la presi subito, senza pensarci più di tanto, oltretutto senza che l’abbia potuta provare su strada per vedere la differenza con quella normale. Poco mi importava della differenza consumi dato che avrei fatto meno di 10.000km annui. A parte le differenze estetiche esterne (doppio scarico, maschera frontale diversa con i led posti in basso, assetto semi ribassato, sospensioni del 40% più rigide, cerchi da 17” esclusivi, rifiniture paraurti grigio chiaro), mi ha sorpreso la quantità di accessori inclusi in questo allestimento, praticamente full optional, con le rifiniture interne anche in questo caso esclusive (sedili anteriori avvolgenti, r-link con personalizzazione gt, palette al volante, colori interni in grigio chiaro come le rifiniture esterne, plancia comandi gt, modalità sport). Queste le differenze con la versione normale, tutti gli altri optional sono uguali a quelli che potete chiedere su un normale allestimento. Il tutto ad un prezzo di 15.900 euro (maggio 2016).
Gli interni
Si son dette tante cose negative sugli interni; confermo quasi tutto perchè poggiano su fondamenti di verità. Innanzitutto specifico col dire che nella versione gt i materiali usati differiscono leggermente in alcuni punti. Questo comunque non alza di molto l’asticella della qualità percepita. Per quanto riguarda la plancia e il cruscotto i materiali sono discreti, anche al tatto, non si sentono i famigerati scricchiolii; tutto sembra ben assemblato. Le plastiche non sono delle migliori nelle portiere, lì qualche rumorino l’ho potuto percepire, specialmente quando metto la mano sulla portiera per premere il pulsante per alzare il finestrino. Anche il pulsante per chiudere i finestrini non sembra dei migliori. Quando lo si ruota si percepisce un feeling negativo, come se si stesse per rompere da un momento all’altro (ma devo dire che fino ad ora ha sempre fatto il suo lavoro). Il vano portaoggetti sembra quasi trascurato, anche lì la plastica non dà la percezione di robustezza, non ha la lampadina ed inoltre è un pò piccolino. Ho notato piccoli difettucci nell’assemblaggio nella parte posteriore e nel bagagliaio. Nulla di grave, però vedere che alcuni accorgimenti non vengono fatti a regola d’arte fa storcere un po’ il naso. La mancata perfezione nell’assemblaggio porta a non avere determinati dettagli uguali specularmente. Si tratta di millimetri di differenza, ma chi ha un occhio come il mio se ne accorge. Nulla di grave ad ogni modo, e nulla di nuovo che non sapessi già. In concessionaria avevo capito subito che gli interni, sebbene belli a vedersi e ben organizzati, non brillavano dal punto di vista della qualità. Inoltre ho potuto constatare che si sporcano e rigano facilmente, per cui se si hanno bambini piccoli bisogna pensarci bene prima dell’acquisto, pena avere una macchina logora negli interni già dopo pochi mesi. Nel complesso questi problemini non mi hanno fatto cambiare idea sulla bontà della macchina in generale (in relazione al prezzo di acquisto), in primis perché non ho bambini e poi perché sono particolarmente attento alla cura della vettura. Si sta comodi in 4, un po’ strettini in 5, specialmente quando i 3 che stanno dietro sono di grossa corporatura. Segnalo che dietro il tetto è abbastanza basso, una persona alta, specie quando si è in 5, al primo dosso sbatte la testa al tetto oppure alla maniglia di cortesia. Evidenzio un altro particolare: quando piove e si apre il portellone del bagagliaio cade un po’ d’acqua proprio sopra la testa di chi si appresta a mettere qualcosa dentro; il mio consiglio è di aspettare qualche secondo prima di mettersi sotto il portellone. Su molte di queste cose sono ben conscio che altri marchi non fanno tanto meglio, la qualità negli ultimi anni è peggiorata un po’ dappertutto, del resto ogni vettura ha i suoi pro e contro. Ottimi i piccoli vani portaoggetti sparsi un po’ ovunque così come la similpelle del volante e i tessuti dei sedili con le cuciture ben in vista. A proposito dei sedili, questi sono davvero molto avvolgenti, forse più adatti ad una ferrari che ad una macchina di questo tipo, chi ha le spalle larghe potrebbe starci stretto. Promosso a pieni voti il sistema audio r-link, si sente bene e si interfaccia bene con il telefono.
Alla guida
Uno dei punti di forza della vettura è la guida. La vettura si presenta agile e con una buona tenuta, sebbene abbia la coda che la berlina non ha, lo sterzo è preciso e le sospensioni irrigidite danno sicurezza. L’altra faccia della medaglia è che le buche si sentono un po’ di più rispetto alla normale (e neanche più di tanto), ma la sensazione che danno specialmente in curva, mi fanno preferire questo assetto rispetto a quelli più morbidi. Gli aiuti elettronici poi la rendono davvero stabile anche nei momenti più difficili, non facendola mai scomporre. Andiamo al motore. Non avevo idea di come fosse questo 1.2 turbo 16v (4 cilindri), fino a quando non l’ebbi tra le mani. Sono molto contento, i 120cv si sentono dal primo all’ultimo, e sebbene i cavalli non siano da super car, devo dire che sta dietro a motori ben più grossi in quanto accelerazione e ripresa, probabilmente complice il peso di neanche 1200kg. L’idea è stata quella di dare 100cv/litro motore per tonnellata. E i risultati sono davvero molto buoni. La coppia non è esagerata (190Nm), però c’è da dire che già a 1700/1800 giri avete già una bella spinta (si sente che entra in gioco il turbo) e continuando ad accelerare il motore spinge bene fino a 6000 giri. Quindi motore molto elastico, buoni allunghi, con i cavalli ben spalmati in tutto il range di giri a sua disposizione. In una sola parola definirei questo motore progressivo, più che esplosivo. Ottimo il sound che gli si è voluto dare, molto silenzioso da fermo, con l’orecchio vicino alla marmitta sembra che faccia le fusa, mentre da dentro sembra che il motore sia spento, diventando man mano che si accelera sempre più aggressivo e facilmente percepibile da dentro, complice anche il doppio scarico. Il tutto però senza far diventare l’auto pacchiana. Andiamo al cambio. È la prima volta che guido un’auto con cambio automatico. Non ritornerei per nulla al mondo al manuale. E devo essere sincero, ero uno di quelli fissati col manuale, pensando che le “vere” macchine non possano avere un cambio automatico. Nulla di più sbagliato. In città il cambio a doppia frizione si rivela comodissimo, non avere il pedale della frizione è qualcosa di spettacolare e spesso ci si domanda perché tutte le macchine non abbiano un cambio automatico. Il cambio tende a mettere sempre la marcia più alta possibile per contenere i consumi. Le cambiate non si sentono a meno che non ci si concentri appositamente. Mai un impuntamento e mai una marcia sbagliata. L’elettronica gestisce molto bene il tutto, modulando la cambiata in base alla forza che imprimo all’acceleratore. Se premo a fondo tende a scalare e a cambiare a giri più alti, viceversa succede il contrario. I primi modelli del cambio edc sembravano soffrissero di risposte lente quando si premeva la paletta al volante. Nel mio caso non succede, la cambiata arriva quasi istantaneamente, forse perché sono intervenuti sull’elettronica. Altro problema evidenziato da qualcuno era il freno motore inesistente. Devo smentire anche questo perché, sebbene non sia uguale al freno motore di un cambio manuale, quest’ultimo c’è e si fa sentire il giusto. Anche in salita o in discesa mai un’indecisione sia in modalità palette che in automatico. In modalità sportiva l’auto diventa leggermente più rigida, le cambiate vengono fatte a regimi più alti e con innesti ancora più veloci, il sound del motore diventa leggermente più percettibile e lo sterzo si indurisce. Andando ai freni questi sono potenti e gli spazi di arresto molto contenuti, tuttavia non si capisce il motivo per cui non sono stati messi i freni a disco al posteriore. Probabilmente gli ingegneri hanno pensato che il benefico nel metterli era di molto inferiore al costo che si sarebbe avuto mettendoli. Ed io li ho messi un po’ alla prova per vedere di che pasta erano fatti. Si trattava di una strada di montagna con tanti tornanti e oltretutto in discesa. Praticamente ho fatto per più di mezz’ora accelerare e frenare continuamente, cercando di sollecitare i freni. A fondo valle sono arrivato con quest’ultimi ancora bene in tiro, forse il retrotreno aveva perso qualcosa, dato che sentivo l’avantreno frenare di più, ma alla fine anche l’ultima super frenata di prova da 90 a 0 non ha dato esiti negativi, l’auto si è fermata in spazi contenuti e senza ancheggiare, anche se ripeto, la frenata era un po’ più percettibile sull’avantreno. Quindi freni promossi, quelli a disco non si rimpiangono, a meno che non si vada in pista, ma a quel punto vi direi che avete sbagliato auto. Per quanto riguarda l’aerodinamica non ho nulla da dire, in folle la macchina prende velocità anche con un minimo di discesa, mentre i fruscii di cui tanti si lamentano non li ho percepiti. Forse perché il motore è troppo silenzioso, l’orecchio cade sul vento che si staglia contro la carrozzeria, ma si tratta di rumore nella norma, meno di altre vetture che ho provato, anche di segmenti superiori. Probabilmente sono state apportate migliorie negli ultimi esemplari. Fino a 100km/h l’abitacolo è silenzioso, superati i 130km/h (sesta marcia e 2900 giri) si percepisce qualcosa, com’è naturale che sia in una macchina di questo segmento. Sono arrivato a 180km/h, il vento si percepisce chiaramente ma niente che non sia nella norma. La macchina è data per 200km/h, secondo me pienamente raggiungibili, strade permettendo. Per quanto riguarda i consumi, in questi primi 4000km posso dire di essere soddisfatto a metà. In città è difficile scendere sotto i 12km/l, mentre in autostrada si riesce a fare un 15km/l camminando in modo costante e poco aggressivo. Devo dire che con il passare del tempo i consumi stanno scendendo, spero che questo trend mi porti ad avere dei risultati che quanto meno si avvicinino a quelli dichiarati dalla casa. Nelle manovre la macchina si guida bene, il servosterzo è ben calibrato, solo la visibilità posteriore è davvero bassa, quindi l’investimento sulla retrocamera ne vale davvero la spesa.
La comprerei o ricomprerei?
L’auto la ricomprerei ad occhi chiusi. Non esiste un’auto concorrente che sia classe B, station, sportiva ed allo stesso tempo familiare. Il tutto poi va visto nell’ottica del prezzo proposto. I 20.000 euro di listino per questa versione sono sicuramente troppi, ma al prezzo di 15.900 euro ne vale ampiamente il costo. I difetti, che per me sono di secondo piano e non molto importanti ai fini dell’acquisto, vengono eclissati dai tanti pregi dell’auto. Tanta elettronica, aspetto moderno e di tendenza, motore brillante e spazi da categoria superiore mi hanno fatto propendere per questa clio sporter gt. Spero che con un futuro restyling possano migliorare i materiali interni e l’assemblaggio di alcuni componenti.
Renault Clio Sporter 1.2 TCe 120CV EDC GT
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VOTO MEDIO
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Ritratto di Vincenzo1973
2 settembre 2016 - 14:45
bella recensione
Ritratto di GiammyPanco
2 settembre 2016 - 17:21
Bella prova , scritta bene, concreta e onesta nell'evidenziare i pregi e difetti. E bella anche l'auto, esteticamente una tra le migliori segmento B, peccato per i noti difettucci degli interni... Possediamo in famiglia la precedente versione della Clio , sempre in versione S.W. e ho avuto la sensazione che dietro sia più spaziosa per gambe e tesa rispetto alla nuova. Forse per via della linea più spiovente
Ritratto di pietro101
6 settembre 2016 - 16:01
Grazie per i complimenti! Sebbene non abbia provato la versione precedente della clio sw, penso anch'io che la nuova paghi qualcosa in termini di spazio per le gambe al posteriore. Però molto dipende da chi è seduto davanti. Nel mio caso e con le mie regolazioni al sedile, dietro si sta abbastanza comodi. L'unico inconveniente è il tettuccio un pò basso che potrebbe dar problemi a coloro che sono più alti di 1,80m.
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
2 settembre 2016 - 17:54
Commento rimosso a seguito della cancellazione dell'utente dal sito.
Ritratto di Flavio Pancione
3 settembre 2016 - 14:59
8
L'unica baby wagon davvero bella. Mi piace complimenti
Ritratto di davitonin
4 settembre 2016 - 12:42
1
Ciao, ottima macchina e prova lodevole, però volevo sapere se l'accesso al posto guida è facilitato per un guidatore con quasi 1,8 m di altezza e 110 Kg di massa, con delle problematiche articolari alla cervicale, oppure può risultare pregiudicato dallo spessore della struttura del tetto? qualcuno dice che si debba piegare parecchio il collo in entrata ed uscita dal veicolo. Grazie.
Ritratto di pietro101
6 settembre 2016 - 15:54
L'accesso al posto di guida non consente un'entrata agevolissima a chi ha corporature di un certo tipo. Non che si faccia fatica ma mi orienterei ad altro se fossi una persona con alcuni problemi fisici. Si trovano a proprio agio coloro che hanno corporature snelle e agili. Bisogna chinare un pò la testa dato che ha una linea molto da coupè. A maggior ragione sono da escludere i sedili sportivi per chi ha spalle larghe. L'altezza potrebbe essere un problema per il tetto che non è molto alto (perchè molto spiovente) e la gamba destra che potrebbe urtare col ginocchio lo sterzo, sebbene le regolazioni migliorino un pò la posizione di guida. Ad ogni modo farei un salto dal concessionario per provarla :)
Ritratto di davitonin
6 settembre 2016 - 17:36
1
Grazie delle osservazioni, attualmente ho un'AUDI A4 Avant del 1999, giusto per tamponare, però anche li, nonostante la macchina vada ancora bene, trovo delle difficoltà per entrare ed uscire, devo ricordarmi sempre di abbassare il sedile prima di uscire, comunque sto facendo delle ricerche e mi concentro sulle monovolume, sono le più indicate. A presto.
Ritratto di cris25
6 settembre 2016 - 14:38
1
Ottima prova, ricca di contenuti e soprattutto onesta! L'auto mi piace parecchio nonostante le seg. B wagon non mi abbiano mai fatto impazzire! Per quanto riguarda gli interni credo che miglioreranno con l'imminente restyling dell'auto... saluti...
Ritratto di pietro101
6 settembre 2016 - 16:06
Spero anch'io che con il restyling migliorino gli interni. Cambierei anche qualche materiale plastico della carrozzeria.
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