La posizione di guida è impeccabile, leggermente rialzata e con la leva del cambio esattamente dove la si vorrebbe; completi i comandi al volante, sebbene richiedano una certa pratica perché alcuni sono nascosti dietro le razze. Sono integrati pure dai comandi vocali, peraltro molto validi.
Il cambio è preciso, sufficientemente morbido e con i rapporti distanziati il giusto; la frizione, non leggerissima, invece "stacca" un po' troppo in alto.
Il motore si dimostra sempre pronto e brillante, mai sottodimensionato e molto elastico, ma tuttavia un filo troppo rumoroso ai bassi regimi; va tenuto un po' su di giri. Così facendo la rumorosità è minima e per nulla fastidiosa grazie anche all'eccellente lavoro di insonorizzazione che è stato fatto. Disturbano invece i fruscii che provengono dagli specchietti già a velocità medio-alte.
Comodi anche per i lunghi viaggi i sedili, il bracciolo centrale e il regolatore di velocità.
Lo sterzo è leggerissimo, ma ben tarato. Si indurisce quel tanto che basta all'aumentare della velocità; invece non sempre risulta preciso, complice il fatto che è molto demoltiplicato per permettere alle ruote di girare di ben 45°, risultato nettamente migliore di qualunque altra auto. Grazie a questo aspetto le manovre si fanno in totale scioltezza e si è anche aiutati dall'ottima visibilità in tutte le direzioni, dai sensori di parcheggio e dalla retrocamera.
La città, con questo motore, è forse il terreno meno ideale della vettura; nonostante lo start & stop che si attiva sempre, i consumi non sono particolarmente bassi e sulle sconnessioni si desidererebbero sospensioni meno rigide.
Tuttavia, a proposito di consumi, sulle lunghe percorrenze non è difficile stare su buone medie di 17-18 km al litro. Il serbatoio poco capiente costringe però a numerose soste dal benzinaio.
La Twingo si dimostra comunque ottima anche per viaggi medio-lunghi e non risulta mai affaticante.