Renault Twingo 1.2

Pubblicato il 20 settembre 2013
Qualità prezzo
3
Dotazione
3
Posizione di guida
2
Cruscotto
1
Visibilità
4
Confort
2
Motore
2
Ripresa
3
Cambio
5
Frenata
3
Sterzo
2
Tenuta strada
3
Media:
2.75
Perché l'ho comprata o provata
È l'auto di mia mamma. Ho la patente da pochi mesi. Premetto di avere la patente da molto meno tempo di quanto effettivamente guidi. La macchina è la seconda Twingo in famiglia; ci siamo sempre (o quasi) affidati a Renault, ritenendo i suoi prodotti affidabili e ben costruiti. La macchina ha all'attivo 100000 chilometri ed è stata immatricolata nel 2003. Fu posseduta per i primi 50000 chilometri da un signore anziano, che la trattò con cura, ed è in nostro possesso dal 2006.
Gli interni
Essendo una citycar con un progetto di vent'anni fa, non si possono pretendere degli interni all'avanguardia. Le plastiche sono piuttosto povere, e ci sono ampie parti della carrozzeria a vista. Le plastiche, ruvide al tatto, sono però abbastanza resistenti ai graffi, e in questi dieci anni non si sono minimamente scolorite. Certo non mancano i rumori e le vibrazioni piuttosto fastidiosi a freddo e sulle strade sconnesse. I sedili sono abbastanza morbidi, e a parte una lieve scucitura sul sedile del guidatore (provocata dal "saliscendi") i tessuti sono ancora decisamente in ottimo stato. Sull'argomento sedili ho solo un appunto: sono 1.90, e, nonostante lo spazio non manchi, io ci sto un po' scomodo; il poggiapiedi è troppo vicino, e il ginocchio in autostrada rimane un po' incassato; inoltre, con il sedile in quella posizione, clima e radio rimangono lontani. Nulla di grave, comunque. È possibile regolare solo l'avanzamento-arretramento e l'inclinazione dello schienale. Il volante non ha regolazioni. Lo spazio dietro è decisamente enorme, complice il divano scorrevole. Con il sedile completamente arretrato, la persona che sta dietro ha ancora un ottimo spazio a disposizione (in termini pratici, in tale situazione una persona alta 1,80 ci sta comoda). Il baule è proporzionato, potremmo definirlo così, e permette (con il divanetto indietro al massimo) di stivare comodamente un trolley e una borsa morbida. La classica "spesa settimanale" ci sta senza problemi. Certo, abbattendo i sedili la situazione migliora molto, e togliendoli un divano due posti ci sta senza problemi (esperienza personale). Il cruscotto al centro della plancia offre poche informazioni (velocità, livello carburante piuttosto impreciso, ora e trip parziale e totale), metre le spie sono organizzate in una "striscia" davanti al guidatore, e presentano lo stesso problema della cruscotto, ovverosia la scarsa luminosità. Inoltre il cruscotto ha una luminosità accettabile solo con i fari spenti; una volta accesi, viaggiando controsole o con una luce molto forte la lettura risulta quasi impossibile. Di mettere occhiali da sole neanche a parlarne. Comodo è il comando per la regolazione elettrica degli specchietti, così come quelli per i vetri elettrici (sotto questo punto di vista la Twingo era abbastanza all'avanguardia, avendo anche la ripetizione del comando del passeggero dalla parte dell'autista, cosa che alcune macchine non hanno ancora oggi, la Peugeot 107 per citarne una). I comandi del clima (una prime utilitarie a montarlo) sono abbastanza ben raggiungibili, così come il cambio. Comoda la "pattumiera" estraibile, anche se non molto capiente. I comandi di fari, frecce e tergicristalli sono classici, ma è notevole (secondo me) su un'auto del genere il fatto di poter pulire con il lavavetri anche il lunotto posteriore. Di contro non esiste un modo per far fare solo un passaggio ai tergicristalli tirando in su la leva; bisogna infatti farle fare due scatti (su-giù). Per alcuni può essere una sciocchezza, io lo trovo abbastanza indispensabile. Ben in vista il pulsante dell'hazard, comoda la chiusura centralizzata sulla plafoniera (anche questo manca ancora ora in alcune utilitarie, ad esempio nella sovracitata 107). Ottimo il funzionamento dello sbrina-lunotto, mentre per il vetro davanti occorre un tempo abbastanza lungo. Nella media i tempi di reazione di clima e riscaldamento. Sulla sinistra del volante, un po' in basso, c'è un comodo cassettino portaoggetti che viene giù "a tendina", mentre davanti al passeggero c'è una tasca aperta decisamente poco pratica, essendo stretta e profonda. Gli unici altri vani portaoggetti sono quelli a disposizione dei passeggeri posteriori, ma sono stretti e profondi, senza possibilità di chiuderli. La versatilità dell'abitacolo decisamente è dunque un punto a favore e a sfavore allo stesso tempo per la Twingo prima serie. Certo, la macchina si può trasformare in un letto a due piazze, ma nella vita di tutti i giorni è una situazione che si presenta raramente. Un'ultimo appunto riguarda lo spazio sopra la testa degli occupanti. Mentre davanti non ci sono troppi problemi (solo chi è alto più di 1.90 si troverà a disagio), dietro si tocca la testa già se si è alti 1.70/75 (dipende dai capelli). In conclusione, interni quasi accettabili, ma decisamente sotto tono a causa della lamiera a vista (se non altro in tinta con la carrozzeria) e delle plastiche decisamente dure. Anche il confort acustico non è il massimo: il motore entra deciso nell'abitacolo. A partire dai 120/130 si può anche fare a meno della radio. Dunque, confort globalmente positivo, decisamente penalizzato dalla lamiera a vista e dagli scricchiolii, ma anche la scarsa qualità delle plastiche gioca la sua parte.
Alla guida
Per semplificare, ho deciso di dividere le descrizioni dei vari aspetti, anche per evitare dimenticanze o ripetizioni. Partiamo dal motore, unica nota davvero dolente del quadro complessivo. È l'8V da 60 cavalli e, onestamente, fa (e da) tutto quello che può. Non ne ho mai provata una con il 16V da 75 cavalli, che pare vada invece decisamente bene. Da lodare l'elasticità, perché anche riprendendo in quinta da 45 km/h non ci sono incertezze, e le vibrazioni scompaiono dopo pochissimo. Certo ci va un po' di dolcezza per evitare l'effetto frullatore impazzito, oltre a un rumore per nulla simpatico. La ripresa è decisamente buona in seconda e in terza marcia, a patto di essere in coppia. Il motore è infatti abbastanza vuoto ai medi, e per farlo rendere un minimo bisogna giocherellare un po' con il cambio. In quarta e quinta, a meno di non essere in discesa o con la Bora a spingere, meglio scalare un rapporto. E con il clima acceso meglio scordarsi i sorpassi e le riprese alla Fast and Furious. Per quanto riguarda il cambio, i rapporto sono ben spaziati, e si manovra bene (si impunta solo nel passaggio terza-seconda) ed abbastanza veloce (il passaggio terza-quarta in particolare è uno spettacolo, va da solo), la Renault i cambi li ha sempre saputi fare, e questo lo dico avendo già provato altri modelli della casa. Guidando tranquilli la frizione va sfiorata giusto di qualche millimetro per avere una cambiata dolcissima e assolutamente priva di strattoni o sobbalzi di alcun genere. Bastano pochi millimetri e la marcia entra quasi da sola, ma bisogna saper "sentire" cosa dice il cambio, ond'evitare spiacevoli grattate. Un po' gommoso l'innesto della quinta. La frizione è leggera e abbastanza ben modulabile, e non stanca mai. La corsa è però un po' lunga, dato che il "dosaggio" avviene solo negli ultimi due-tre centimetri. Volendo provare una guida tendente allo sportivo (perché di guida puramente sportiva con quest'auto non si può parlare) il cambio si indurisce, e va usato con più vigore; non si presentano però impuntamenti, a parte il già menzionato terza-seconda. Non conviene comunque provare a cambiare in modo troppo rapido, perché il cambio non ce la fa. Viene da sorridere parlando di punta-tacco con una Twingo, ma è assolutamente fattibile. La velocità massima nelle singole marce è di 53 km/h in prima, 78 km/h in seconda, 118 in terza e in quarta e quinta non ho ancora provato, quindi evito di scrivere cose non vere. Sono però sicuro che sia in grado di passare i 160 km/h, velocità tutto sommato rispettabile visto il tipo di auto, anche perché dai 140 in su la macchina diventa decisamente instabile. Non è il caso di spingersi oltre. Certo è che una quinta più lunga avrebbe permesso di togliere un sacco di rumore dell'abitacolo; a velocità codice autostradale il motore e gli pneumatici fanno sentire in modo decisamente invadente la loro voce. Il reparto sospensioni è ben tarato, sullo sconnesso è relativamente comoda (scricchiolii delle plastiche a parte), mentre sulle giunzioni ha delle reazioni un po' secche e fa parecchio rumore. In curva si può anche andare piuttosto decisi, in quanto le reazioni sono sempre controllabili e mai improvvise. E, nel caso si esageri, la macchina "parte" molto gradualmente, e recuperarla è alla portata della maggior parte dei guidatori. Il retrotreno è in compenso stabilissimo, nonostante l'assenza di ESP, ma della sicurezza parlerò dopo, e i trasferimenti di carico non sono un problema. Comunque lo sterzo non invoglia a fare pazzie. Lo sterzo è infatti molto leggero, e sebbene ciò in città sia un grandissimo vantaggio, in velocità e tra le curve è un ottimo deterrente alla guida sportiva. Sembra che tra la corona e le ruote ci sia l'aria, la macchina non è per nulla comunicativa. In autostrada non obbliga a frequenti correzioni, ma la sensazione è, nei curvoni, quella di essere un po' instabili. I consumi sono abbastanza buoni, e stranamente non risentono troppo del "piede" del guidatore. Paradossalmente, se si mette il piede sempre "al fondo" usando la potenza o se si lavora "di coppia" con un piede molto leggero i consumi cambiano di poco. In ciclo misto si sta attorno ai 16/17 chilometri con un litro, che diventano 14/15 usando il primo stile di guida. Tutto sommato accettabili. Usando il climatizzatore, che tra l'altro ruba parecchia potenza al motore, questo si "siede" completamente, i consumi salgono invece sensibilmente. E ora parliamo, come promesso, della sicurezza. Partiamo dai freni: anteriori a disco, posteriori a tamburo. Sinceramente non ho mai pensato che i dischi posteriori fossero indispensabili su auto con una massa così ridotta, e infatti i tamburi posteriori sono più che sufficienti, e rendono anzi più dolce la frenata. La dosabilità è discreta, bisogna abituarsi al fatto che per il primo paio di centimetri della corsa del pedale non succeda niente, dopodiché la risposta è buona. Non saranno dei carboceramici, ma fanno onestamente il loro lavoro. Prima di bloccare le ruote bisogna davvero pestare, ed è comunque semplice da recuperare. Prima dicevo della mancanza dell'ESP...non manca solo quello. Mancano anche ABS, EBD TCS e ASR. Ora, se degli ultimi se ne può effettivamente fare a meno, l'ABS è una bella sicurezza. C'è chi dice che serva solo a chi non sa frenare; sono d'accordo se si parla di persone che hanno sulle spalle centinaia di migliaia di chilometri, ma...i neofiti? Coloro che hanno la patente da qualche mese o poco più? Io non ho mai avuto problemi, anche nelle situazioni di emergenza, perché la mia esperienza ce l'ho. Ma per un neopatentato sicuramente non è un accessorio che dovrebbe mancare. Le scene di panico alla prima frenata "vera" sono un dea-vù che sarebbe bello risparmiarsi. Comunque, per il resto, le reazioni sono facilmente controllabili. Certo l'ESP toglierebbe un sacco di pensieri. Soltanto due gli airbag. Per concludere, una breve descrizione del comportamento in varie situazioni: in autostrada...è un po' affannata. I 130 di crociera sono un sogno lontano, sia per il confort acustico che per il motore. Decisamente è il caso di stabilizzarsi sui 110/115 km/h, che sono un ottimo compromesso tra confort e andatura. In extraurbano è discreta, i 90 all'ora sono la sua andatura ideale. In montagna è invece decisamente affannata, e la ventola si accende in continuazione (nulla a che vedere con la vecchia generazione, prima del restyling del motore nel 1998, che le donò sì 5 cavalli in più, ma le tolse parecchia verve). In città è ottima: sterzo leggero, ottima visibilità, specchietti con visuale ampia pur avendo dimensioni ridotte, buono scatto.
La comprerei o ricomprerei?
No, non è la macchina che fa per me. Non dà sensazione di sicurezza, ed è, benché spaziosa, una city car con la lamiera a vista. È comunque comodissima in città, e la consiglierei a chi vuole muoversi con tranquillità e fa sporadiche escursioni in autostrada. Se mai la considerassi come possibile candidata, opterei per la versione 16V da 75 cavalli con cerchi in lega, interni in pelle, autoradio di serie e comandi al volante. Mi scuso per aver usato la Peugeot 107 come paragone, ma è la prima auto che mi è venuta in mente. Non ce l'ho assolutamente con la Peugeot! Grazie a chiunque sia si sia a spinto fino alla fine della lettura!
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2.52941
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Ritratto di alessandro 86
27 settembre 2013 - 16:12
Prova bellissima scritta molto bene....bravo..l'auto e' discreta a mio parere nin ni è mai piaciuta
Ritratto di lucaveyron94
30 settembre 2013 - 14:00
Grazie mille!
Ritratto di MatteFonta92
27 settembre 2013 - 18:24
3
Devo farti davvero i miei più sinceri complimenti: è la miglior prova che abbia mai letto ultimamente tra quelle dei lettori! Bravo! L'auto a me piace molto, non ho mai avuto modo di guidarla ma rimane comunque ancora oggi una validissima citycar, economa, pratica e... quasi indistruttibile! Peccato che la nuova generazione non abbia saputo ereditare questa filosofia. Complimenti ancora!
Ritratto di lucaveyron94
30 settembre 2013 - 14:01
Sono d'accordo, la nuova generazione non ha saputo mantenere la linea, la praticità e l'immagine che la sua antenata ha saputo fare nel 1993.
Ritratto di MASSIMO69
27 settembre 2013 - 22:07
Ottima auto, la vera prima monovolume city car.
Ritratto di lucaveyron94
30 settembre 2013 - 14:03
Verissimo, all'epoca della presentazione fu una vera rivoluzione.
Ritratto di cris25
29 settembre 2013 - 11:34
1
tutta la prova, xò ne è valsa la pena, è davvero ben scritta e molto dettagliata. Per quanto riguarda la Twingo esteticamente lascia davvero a desiderare e guardandola non sembra un'auto del 2003...ah dimenticavo il progetto risale ai primi anni 90... cmq bravo, complimenti per la recensione !
Ritratto di lucaveyron94
4 ottobre 2013 - 15:14
Grazie mille, pensavo fosse un po' lunga in effetti!
Ritratto di Moreno1999
19 dicembre 2013 - 15:33
4
L'auto secondo me vale 5/5...è mitica, spaziosa, versatile, comoda, pratica. E' anche molto luminosa! Ha aperto una nuova tipologia di vetture nel 93 e questo è degno di nota. Fighissimi i sedili che formano un letto!
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