Recensione Renault Megàne III Coupè GT-Line
Primo approccio
Appena il responsabile Renault mi indica l'auto, non potevo credere che fosse già disponibile la GT-Line versione su base Dinamique che insieme alla GT è stata presentata allo scorso salone di Ginevra. Livrea bianco ghiaccio, cerchi da 17" fumè, sensori di parcheggio posteriori, paraurti anteriore e posteriore sportivi e una linea di cinta unica: il taglio dei fanali posteriori è di quelli che lascia il segno, ben raccordati con la fiancata e il lunotto che risulta abbastanza inclinato. Gli interni molto semplici ma sicuramente sportivi presentano selleria in una morbidissima ecopelle e logo GT Line cucito sul poggiatesta, un volante molto raccolto che infonde la voglia di afferrarlo e andare ed è proprio così, consegnate le chiavi si va!!
L'erogazione del motore appare subito fluidissima, quasi avessi burro sotto il pedale dell'acceleratore, insieme a questo la sorprendente sincerità dello sterzo, (che risulta ben tarato) mentre il cambio che comunque sia ha una corsa abbastanza corta risulta essere qualche volta impreciso nell'ingramento della marcia, mentre il bracciolo centrale è da riprogettare (anche se immenso e profondo), tuttavia a primo acchitto la cosa che si nota di più è la piccolezza del lunotto posteriore, che viene in parte compensata dai sensori di parcheggio e in parte ad una maggiore prudenza nei cambi di corsia.
In città
Nel traffico cittadino comunque si comporta con disinvoltura e lo spiccato brio del piccolo 1500 turbo diesel common rail si fa sentire poco in termini di decibel nell'abitacolo, tuttavia spinge bene, ma appena superati i 2500-2600 giri/min la festa finisce, o comunque l'erogazione diventa esente da emozioni. Il mio giro continua su e giù per Torino dove i semafori sono di più dei dipendenti alla Fiat, proprio per questo ho modo di testare la frenata, che risulta modulabilissima e che accenna ad un lieve affaticamento solo dopo molto tempo ( e molti semafori).
Il mio piede sinistro inizia ad accusare il colpo dopo un' oretta in auto, poichè la frizione che comunque è nella media sia come rigidezza che come corsa, stanca molto nel traffico cittadino. Mentre la mia pazienza inizia a traballare, dopo aver cercato di capire come attivare semplicemente i tergicristalli tra i comandi sotto il volante. Utile e ben funzionate sia il cruise control, che è persino regolabile una volta scelta la velocità da due pulsanti sul volante e sia il sensore di pioggia, che interviene quasi leggesse il pensiero appena l'acqua sul parabrezza inizia a diventare insidiosa.
La giornata è di quelle uggiose con piccoli sgrosci d'acqua, l'umidità così va alla stelle, il clima dunque diventa quasi obbligatorio, (anche se non l'ho mai adorato) tuttavia sia i comandi che il getto d'aria sono piacevoli, unica pecca forse la non massima silenziosità del sistema quando è al massimo.
In autostrada-tangenziale
Prendo la tangenziale per l'aeroporto Caselle e finalmente posso mettere la sesta marcia, che risulta abbastanza vigorosa e forse la meglio tarata, che lascia il contagiri alla soglia dei 1800 giri/min alla velocità di 130 Km/h; si va oltre e l'auto ad alta velocità risulta essere stabilissima e abbastanza piatta, il volante trasmette una grande sicurezza e beccheggio in frenata e rollio in curva sono al minimo. Accompagnata la mia amica in aeroporto ho la possibilità di usare il capientissimo bagagliaio che è caratterizzato da una capacità di carico che va dai 377 ai 700 litri (niente male).