Le 10 auto più lente nello 0-100

Nata sulla stessa base meccanica della Renault Kangoo, la Mercedes Citan è una multispazio con la funzionalità come sua prima qualità. Lo è decisamente meno lo sprint, visto che il turbodiesel da 95 CV la muove senza particolare fretta: del resto si tratta di un veicolo pensato per ospitare persone e bagagli con facilità.

La Volkswagen Polo ha lo stesso 1.0 aspirato da 80 CV della cugina Ibiza: l’andatura è rilassata e il comportamento generale punta alla regolarità più che sulla vivacità. Chi percorre soprattutto tragitti cittadini non sentirà la mancanza di un po’ di potenza in più, ma in salita e a pieno carico potrebbe andare un po’ in sofferenza.

Stesso motore delle cugine tedesche e spagnole anche per la Skoda Fabia, che punta ancora di più sulla praticità e sullo sfruttamento dello spazio. Anche in questo caso il tre cilindri lavora con gradualità, accompagnando una guida orientata a viaggi rilassati.

A differenza della più modaiola Stepway, la Dacia Sandero Streetway è offerta anche con 1.0 SCe da 67 CV, che rappresenta la proposta più essenziale della casa rumena. Il motore aspirato privilegia la semplicità costruttiva e la facilità di utilizzo; lo scatto non è il suo punto di forza, ma la vettura vuole essere facile da guidare per tutti.

Soprattutto nello spunto iniziale, le elettriche sono spesso un passo avanti rispetto alle termiche. Non è così per la DR 1.0, i cui 61 CV sono piuttosto lenti a fare arrivare la piccola citycar a batteria italiana di origine cinese fino a 100 km/h. Del resto, anche la velocità massima non supera i 120 km/h, facendo della DR 1.0 l’auto più lenta in assoluto di questa lista.

Tecnicamente gemella della precedente generazione della Renault Clio, la Mitsubishi Colt adotta lo stesso “mille” montato sulla Dacia Sandero Streetway. La versione d’ingresso della citycar del marchio giapponese però pesa qualche chilogrammo in più della cugina rumena e lo scatto ne risente di qualche decimo.

La citycar coreana Kia Picanto continua a convincere per agilità e compattezza, ma con il cambio automatico e il tre cilindri meno potente della gamma, da 68 CV, la progressione diventa molto lenta. Va decisamente meglio scegliendo la trasmissione manuale, che consente alla supercompatta di coprire lo 0-100 in meno di 15 secondi.

La brillantezza non è la qualità migliore della nuova Fiat 500 ibrida: la berlina torinese accelera da 0 a 100 km/h in 16,2 secondi, facendo comunque meglio della più pesante 500C. Il “mille” a tre cilindri da 65 CV predilige i ritmi tranquilli e non è adatto a chi ha particolarmente fretta.