Giunta alla quinta generazione, la Seat Ibiza è stata la prima vettura del gruppo Volkswagen a sfruttare la nuova piattaforma modulare MQB A0, via via utilizzata da altri modelli lunghi attorno ai quattro metri. Gli aggiornamenti dell'estate 2021 e del 2025 non ne hanno stravolto le linee tese e filanti, rese più grintose da profonde nervature su cofano e fiancate.
Tanto lo spazio nell’abitacolo della Seat Ibiza (il divano pare quasi quello di una berlina media) ma si sente la mancanza delle utlili maniglie di appiglio nel soffitto. La plancia, spigolosa, è su due livelli, con rivestimenti in plastica morbida nella parte superiore (un po’ più rigida, ma ben lavorata, in quella inferiore). Completo l'infotainment, con i servizi online e la connessione wireless per Apple CarPlay e Android Auto. Nel complesso i comandi si rivelano pratici e intuitivi: facili da raggiungere, quando si guida, i tasti per regolare il “clima”. Il tachimetro del cruscotto analogico, però, non è il massimo della leggibilità; più chiaro quello digitale e configurabile (optional).
Sulla Seat Ibiza abbonda la tecnologia: dal rilevatore della stanchezza del conducente, alla telecamera posteriore di parcheggio fino al sistema di ricarica senza fili per gli smartphone e numerosi sistemi elettronici di ausilio alla guida. Pratico il baule: offre una capacità di 355 litri (parecchi per la categoria) e ha la soglia di carico a 71 cm da terra (non troppi).
Nella guida la Seat Ibiza è intuitiva, agile e, anche nelle versioni meno potenti, perfino divertente. Consigliato il cambio robotizzato a doppia frizione: è assai efficiente.
















































































































