La sesta generazione dell'utilitaria tedesca, solo a cinque porte e aggiornata a metà 2021, nasce sul pianale modulare MQB A0: lo stesso utilizzato per molti altri modelli compatti del gruppo tedesco, come la crossover T-Cross, le Seat Ibiza e Arona e le Skoda Scala e Kamiq. Molto classico, l'esterno è proporzionato e spigoloso, con luci dalla grafica curata; in presenza dei fari a matrice di led optional, c'è anche una fascia luminosa che attraversa la mascherina. L'abitacolo, spazioso in rapporto alle dimensioni esterne della Volkswagen Polo, ha una plancia squadrata visivamente alleggerita da una fascia orizzontale che include il cruscotto digitale (di 8" o 10,3" in base alla versione) e il display centrale (di 6,5" per la "base" e di 8 per le altre); la consolle centrale è nettamente rivolta verso il guidatore. In generale la qualità delle finiture è buona, con assemblaggi molto curati e alcune plastiche dall'apparenza "povera". A finezze quali la regolazione in altezza delle cinture di sicurezza corrispondono però piccole mancanze, come l'assenza delle maniglie nel soffitto per permettere ai passeggeri di sorreggersi durante la marcia. Tra le migliori della categoria la capacità di carico: 351 litri con i cinque posti in uso, e 1125 reclinando le due frazioni del divano e caricando fino al soffitto. Buona la dotazione di aiuti elettronici alla guida, di serie o optional, come la frenata automatica di emergenza attiva anche in presenza di pedoni, il mantenimento in corsia, i sensori dell'angolo cieco dei retrovisori e il cruise control adattativo. Quanto alla guida, pur con le differenze legate ai diversi assetti e pneumatici, le Polo sono tutte precise e soprattutto facili da condurre; bene anche il comfort e il rapporto fra prestazioni e consumi garantiti dai motori, che sono tutti turbo (a benzina o a metano).