Le 10 suv più economiche sul mercato

Con un prezzo base di 19.900 ci sono tre suv. La prima, la Dacia Duster, non ha quasi bisogno di presentazioni, essendo un successo ormai da diversi anni: la versione più economica è la 1.0 TCe Eco-G Essential, con l’1.0 da 101 CV alimentato sia a benzina che a Gpl. Meno diffusa la DR 5.0, dotata di un 1.5 da 117 CV e allestita in Molise sulla base di un’auto proveniente dalla Cina. Di origine cinese è anche la SWM G03F, suv a trazione di circa 4,6 metri dallo stile squadrato con tre file di sedili e sette posti: sotto al cofano c’è un 1.5 a benzina da 110 CV.

In soli 440 cm, la Citroën C3 Aircross riesce a ospitare fino a 7 passeggeri. La versione più economica, che parte da 19.090 euro, però ha solo 5 posti ed è spinta dal 1.2 PureTech da 101 CV, abbinato a un cambio manuale a 6 rapporti: la You d’ingresso impone tuttavia qualche rinuncia, per esempio bisogna fare a meno dello schermo dell’infotaiment, sostituito da un gancio per il cellulare. 

La Cirelli 1 è la SWM G03F italianizzata dall’azienda lombarda. Rispetto alla gemella cinese cambia la mascherina e poco altro, resta a 7 posti ma costa oltre di mille euro in meno, partendo da 18.800 euro. Non cambia l’aspetto squadrato da fuori strada (anche se la trazione è solo anteriore) e il “millecinque” da 110 CV sotto al cofano.

Crossover compatta lunga 417 cm derivata dalla cinese Chery Tiggo 3x, rispetto alla quale ha una mascherina diversa e poche altre differenze, la DR 3.0 ha linee piuttosto sportiveggianti, poco assecondate però da un 1.5 da 117 CV un po’ pigro. La versione base venduta a 18.400 euro ha diversi accessori come il tetto apribile e la vernice metallizzata di serie, ma la sicurezza non è il suo forte.

Con una lunghezza di 432 cm la MG ZS Classic può tranquillamente essere presa in considerazione come unica auto di famiglia. Costa a 17.990 euro ed la precedente generazione della ZS che viene venduta con il nome di Classic, con il 1.5 da 106 CV, da non confondere con la ZS lanciata lo scorso anno, che è ancora più grande e tecnologica. Comunque il prezzo è vantaggioso considerando che anche l’entry level ha il “clima” bizona automatico e un display centrale di buone dimensioni.

Lunga 439 cm, la DSFK Glory 500 non ha uno stile particolarmente originale, ma mette a disposizione 5 posti comodi a un prezzo di 17.988 euro. Sotto al cofano c’è un 1.5 a benzina da 106 che non brilla per sportività, in contrasto con gli interni bicolore che vantano sedili avvolgenti e volante appiattito nella parte bassa. Il display dell’infotainment è piccolo (e manca la compatibilità con gli smartphone) e anche in tema sicurezza ci sono parecchie lacune.

Stesso prezzo (17.900 euro) per due modelli Evo 4 ed Evo 5 (nella foto), entrambi derivati da vetture cinesi ed entrambi lunghi 433 cm. La Evo 4 ha linee più arrotondate mentre la 5 ha un aspetto più scolpito. La Evo 5 è leggermente più potente, grazie a 126 CV espressi da suo 1.5 turbo abbinato al cambio manuale a 6 marce, mentre 4 ha un 1.6 aspirato da 114 CV.

Derivata dalla cinese Livan X3 e commercializzata in Italia dall’Eurasia Motor Company a partire da 17.700 euro, la EMC Quattro è estremamente compatta (è lunga solo 401 cm) ma riesce comunque a offrire un bagagliaio di 400 litri con tutti i sedili in posizione. La versione base è equipaggiata con un 1.5 aspirato da 103 CV. Migliorabile la sicurezza: gli airbag sono solo due e gli aiuti alla guida sono quasi del tutto assenti.