Alfa Romeo 159 1.9 JTDM 120 CV ECO Progression

serie 1 restyle in produzione dal 2009 al 2013

Pubblicato il 5 settembre 2010

Listino prezzi Alfa Romeo 159 non disponibile

Qualità prezzo
4
Dotazione
4
Posizione di guida
5
Cruscotto
4
Visibilità
3
Confort
3
Motore
4
Ripresa
4
Cambio
4
Frenata
5
Sterzo
5
Tenuta strada
5
Media:
4.1666666666667
Perché l'ho comprata o provata
Chi si ritrova a lavorare in un noleggio auto passa le sue giornate su diverse auto, e non è un caso se tra tante sente il bisogno di parlarne di una in particolare, perché anche se sono passati anni dal suo debutto quando la vedi parcheggiata in mezzo a tante altre non puoi fare a meno di dare un occhiata a quella sua faccia cattiva donatagli da Giorgetto Giugiaro. C’è poco da dire, contrari o non che voi siate in vita vostra c’è stata almeno una volta in cui anche vi siete fermati a fissarla, a incrociare il suo sguardo. Questo quindi può essere un motivo per avvicinarsi a lei, conoscerla meglio o provarla, ma ce ne possono essere diversi. Tra brevi e lunghi tragitti si ha la possibilità di far bagaglio dei pregi e difetti che possono appartenere a quest’ Alfa 159 sia in versione berlina che wagon con motorizzazioni 1.9 JTD-M da 120 e 150 CV in allestimento Progression. Le auto hanno raggiunto un chilometraggio superiore ai 75.000 km e sono state sottoposte a vari maltrattamenti di clienti poco garbati, quindi un buon test per esprimere anche una valutazione sull’affidabilità.
Gli interni
Se la prima cosa che salta all’occhio nel vederla da fuori è il frontale con i suoi sei faretti circolari messi in linea a convergere nel classico scudo, la prima cosa che salta all’occhio una volta all’interno sono sicuramente i due grandi indicatori analogici con gli aghi puntati verso il basso in puro stile “Alfa” e la consolle centrale rivolta verso il guidatore che a sua volta ripropone altri tre indicatori in uguale stile ma in dimensione molto più ridotta. Anche all’interno, quindi, non si è risparmiato sulla ricerca del design come incontro di eleganza e spirito sportivo. I materiali plastici utilizzati risultano essere quasi in linea con il prezzo e il blasone dell’auto senza brutte cadute di qualità nelle parti inferiori e nascoste. Sulla versione Progression non sono offerti gli inserti in alluminio ma in plastica grigia che lascia intravedere facilmente i segni d’usura, sedili e pannelli porta sono rivestiti con un tessuto vellutato grossolano, resistente ma che assorbe un po’ troppo facilmente i cattivi odori e lo sporco. Tornando alla strumentazione, nel quadro principale vengono ospitati, come già detto, i due grandi strumenti analogici per tachimetro (a sinistra) e numero di giri (a destra) tra i due troviamo il display per tutte l’indicazioni del computer di bordo ( consumo medio e istantaneo, tempo di viaggio, chilometri parziali e totali, temperatura esterna, data e ora, e livello olio motore). Gli indicatori sulla console centrale riportano i valori del livello del carburante, della temperatura del liquido di raffreddamento e la pressione del turbo. Sulla consolle centrale infine troviamo come di consueto l’autoradio che riproduce solo i cd -audio, di buona qualità e adatto al tipo di vettura, subito sotto in posizione molto scomoda i semplici comandi del climatizzatore bizona, molto potente ed efficiente. Seduti al posto guida ci si sente padroni, si ha l’impressione che l’auto sia avvolta intorno al proprio al proprio corpo, aspetto che preannuncia in qualche modo il comportamento stradale. Il passeggero anteriore invece si trova un po’ isolato lontano dai comandi della console centrale. Lo spazio comunque nella zona anteriore non manca le poltrone(regolabili manualmente) ospitano bene il corpo ma stancano dopo qualche ore di viaggio. Il bracciolo non interferisce mai con i movimenti di chi guida, ma nei lunghi viaggi si trova in posizione un po’ troppo bassa per farne un rilassante utilizzo. La zona posteriore sembra stata un po’ dimenticata dai progettisti. Lo spazio per le gambe è ridotto, il divano è comodo solo per due persone, complice il tunnel centrale alto e la sagoma del divano, inoltre le dimensioni piccole di finestrini posteriori e lunotto(non oscurati) creano un ambiente un po’ cupo e non accogliente. La ridotta accessibilità per i più alti porta a dover chinare molto la testa. Il bagagliaio sui modelli 2007 e antecedenti non ha l’apertura esterna, non ha una forma regolare ed ha una soglia di carico alta per entrambe le varianti di carrozzeria, le sue dimensioni sono da weekend 400 litri per la berlina e 445 per la wagon.
Alla guida
Infilando il telecomando nell’apposita fessura, con il piede sul pedale della frizione si preme il pulsante Start/Stop e il motore si avvia. 120 o 150 CV che sia il suo battito si fa sentire in maniera marcata soprattutto a basse temperature. Entrambe le motorizzazione sono dotate di cambio manuale a 6 rapporti , con la sesta volta nettamente alla riduzione dei consumi, la leva del cambio è corta e dagli innesti duri ma precisi. I motori hanno entrambi un carattere sportivo, ma purtroppo il peso dell’auto limita le loro capacità, tra il 120 e il 150 cv la differenza prestazionale non risulta elevatissima, i consumi invece sulla motorizzazione più potente salgono in maniera non rapportata alle prestazioni. Su una distanza autostradale di 400 km la 120 CV cavalli ha riscontrato un consumo di 16.5 km/l con una media di 120 km/h. Nei tratti urbani invece il consumo sale e si stabilizza, con una guida parsimoniosa, sui 12,5/13 km/l sempre per la motorizzazione da 120 CV. L’assetto è più rigido rispetto alle concorrenti del suo segmento, la lega di acciai ad alta resistenza che costituiscono il telaio conferiscono una rigidità torsionale (180.000 daN m/rad) ed una rigidità flessionale (12.400 daNm/mm) molto elevate, e questo si avverte dal posto di guida, si diventa un tutt’uno con l’auto e lo sterzo direttissimo regala un grande piacere di guida, ma lo si avverte anche sul divano posteriore dove i passeggeri ne risentono molto in termini di confort. Il sistema di sospensione è di alto livello ed è forse il punto più forte della meccanica di quest’auto, sulle ruote anteriori è stato istallato il sistema di sospensioni a quadrilatero alto che regala il massimo piacere di guida e una migliore tenuta rispetto al sistema Mac Pearson comunemente istallato sulla maggior parte delle auto , sulle ruote posteriori è stato applicato uno schema di sospensioni multilink che garantisce traiettorie da linea ferrata. La 159 su strada rimane fedele ai comandi di chi è dietro il volante, segue con elevata disinvoltura le linee impostate con una precisione unica nella sua categoria, trasmette grande sicurezza anche su fondi a scarsa aderenza e riesce ad essere sempre prevedibile senza regalare mai brusche reazioni. La visibilità è una nota dolente come già detto in precedenza, il problema più grosso risulta la coda troppo alta ma anche il lungo muso fa la sua parte. Certo con il tempo ci si riesce ad adattare d’altronde le dimensioni esterne non sono eccessive.
La comprerei o ricomprerei?
L’alfa 159 non è una macchina che si compra per il confort e per la capacità di ospitare comodamente la propria famiglia a bordo, perché orientandosi su altri marchi si risparmiano parecchi sacrifici durante i lunghi spostamenti ai nostri ospiti, non la si compra neanche per le prestazioni con queste motorizzazioni o per i consumi. La 159 la si compra perché ti alimenta una passione che ti porta a chiudere un occhio su tutti i suoi difetti, cercando di assaporare solo i non numerosi pregi. Personalmente ho sempre adorato questa macchina ma razionalmente non l’acquisterei, anche con una mentalità da ragazzo quale sono preferirei una berlina che sappia essere più comoda, confortevole e parsimoniosa, anche perché oramai nei limiti di velocità e anche ben oltre un po’ tutte le berline attuali riesco a dare la giusta tenuta di strada e sicurezza, e poi i consumi non sono bassi e questo è da mettere comunque in conto. Dovendo dare un consiglio sulle motorizzazioni non sottovaluterei così tanto come molti fanno la motorizzazione da 120 CV è un motore abbastanza adatto come entry level , e se volete le prestazione non scegliete il 150 cv, orientatevi sul 2,4 JTD M-jet.
Alfa Romeo 159 1.9 JTDM 120 CV ECO Progression
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I VOTI DEGLI UTENTI
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VOTO MEDIO
5,0
5
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Ritratto di emy82vts
21 settembre 2010 - 19:07
la 2.4 210 cv come diesel!
Ritratto di simone gt
18 settembre 2010 - 14:25
Complimenti ottima prova. La 159 è proprio bella!!!!! se solo avesse la trazione posteriore!!! Una domanda qualcuno ha provato la1750TBI?????
Ritratto di dinosauroGJ
19 settembre 2010 - 13:00
anche a me qualche parere sul 1750 .. chissa quanti ne hanno venduti pero, non credo molti
Ritratto di simone gt
19 settembre 2010 - 15:15
Sicuramente pochi, io fino ad ora di 159 a benzina in giro ne ho fista solo una 1.9 JTS
Ritratto di dinosauroGJ
19 settembre 2010 - 15:18
sono davvero rare le 1,9 jts solitamente le usano come auto blu. Io ho visto qualche 2,2 jts e poi quando sono stato in fiat a mirafiori giravano alcune 3,2 jts ma penso quelle siano sicuramente alcune delle poche prodotte.
Ritratto di Ro
21 settembre 2010 - 00:31
A mio parere la Mito, la Giulietta, e anche se attirerò critiche su critiche, anche la 8c Competizione, hanno portato l'Alfa a rinchiudersi in uno stile senza uscita. Io ho una mia via di pensiero, come tutti credo, e vedere l'Alfa Romeo ridotta così mi fa rabbia...Inutili i discorsi sul passato, su chi ha inventato i motori, su chi è solo una macchina e chi no, quale auto ha il cuore e quale no, pubblicità pubblicità pubblicità. Ora rimangono la Mito , e la Giulietta. Ce le vendono bombardandoci di paragoni con la 8c Competizione, che rabbia. Ma noi italiani siamo diventati solo dei mirabolanti e grandiosi pubblicitari?!...La 8c Competizione viene portata a livelli più bassi con questi paragoni che attraversano settori completamente diversi, e la Mito ne esce ancora più ridicola, é alta e stretta, in vista laterale nemmeno con i cerchi da 18 le ruote sembrano raggiungere una dimensione decente, colpa dei passaruota osceni, giganti, colpa di voler, testardamente, riportare il fascino di una fuoriserie corta bassa e larga come la 8c, in una utilitaria come la Mito (è una Grande Punto) alta e stretta, le proporzioni in tv in 16:9 sembrano starci ma dal vero...non basta mettere i fari simili in auto dal corpo diverso, non è la stessa cosa.Per gli appassionati, per chi guarda tutto non basta. Infine c'è lei, che auto, io trovo la 159 meravigliosa, esteticamente parlando, meravigliosa perchè nata da un'idea semplice con un bel pianale nato per auto più performanti. Mi attira sempre, ogni volta che ne incrocio una la guardo dissetandomi gli occhi, massiccia, sportiva, con la linea che la fa apparire bassa e larga, alleggerita dal faro che da quella cattiveria sul frontale e quella indifferenza di classe superiore nel posteriore...la 159 ha una bella linea, semplice, d'effetto, architettata semplicemente ed efficacemente, bella davvero, Giugiaro è un designer architetto, tecnico, ordinato, geometrico, si fanno le fondamenta, e poi si costruisce.è pulita, educata, sicura di sè, è una Signora Macchina...Questa è l'ultima italiana che sa farmi sentire orgoglioso del tricolore in campo automobilistico. I tedeschi la invidiano, nera, con i cerchi da 18, non c'è bmw o audi che possa distoglierci lo sguardo da lei, i tedeschi lo hanno capito...e arrivederci Italdesign...noi italiani ci terremo la nostra bella Mito, un bel criceto con i cerchi da 18...ci basta questo per farci dire "che bella".
Ritratto di dinosauroGJ
21 settembre 2010 - 18:57
tradito nel mio orgoglio di italiano, aspettare un progresso industriale automobilistico italiano è da illusi. Ci stanno portando alla deriva con le loro politiche scellerate. L'unica soluzione per Alfa, che di Alfa è rimasto solo un logo da appiccicare su un auto, è la parola "Vendita". Dicono che lo fanno per non creare concorrenza e intanto portano a morire posti di lavoro con i loro fallimenti. E poi che io so la concorrenza dovrebbe aumentare la qualita e la quantita di produzione. Vedi Lamborghini.
Ritratto di dinosauroGJ
21 settembre 2010 - 18:57
tradito nel mio orgoglio di italiano, aspettare un progresso industriale automobilistico italiano è da illusi. Ci stanno portando alla deriva con le loro politiche scellerate. L'unica soluzione per Alfa, che di Alfa è rimasto solo un logo da appiccicare su un auto, è la parola "Vendita". Dicono che lo fanno per non creare concorrenza e intanto portano a morire posti di lavoro con i loro fallimenti. E poi che io so la concorrenza dovrebbe aumentare la qualita e la quantita di produzione. Vedi Lamborghini.
Ritratto di Etneo
20 giugno 2011 - 08:15
...questa si che è una prova dettagliatissima. Non posso fare altro che dare un bel 5 e farti i complimenti per la Alfa che ha il frontale + bello e aggressivo di tutta la sua categoria. Complimenti!
Ritratto di dinosauroGJ
20 giugno 2011 - 11:34
Sono contento che sei riuscito a trovare le mie prove e che ti piacciano. Sono le prime che ho scritto e per altro le ho scritte un po di tempo fa. Ti ringrazio per la visita e per il commento. Buonagiornata!
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